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Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 19


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Ed entrato in Gerico passava pel mezzo della città.1 Entrato nella città di Gerico, la stava attraversando.
2 Quand' ecco un uomo per nome Zaccheo: il quale era capo de' pubblicani, ed ei pur facoltoso.2 Or un uomo di nome Zaccheo, che era capo dei pubblicani e ricco,
3 E bramava di conoscer di vista Gesù: e non poteva a causa della folla, perché era piccolo di statura.3 cercava di vedere chi fosse Gesù, ma non ci riusciva; c'era infatti molta gente ed egli era troppo piccolo di statura.
4 E porse innanzi, e sali sopra una pianta di sicomoro a fine di vederlo: perché era per passare da quella parte.4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, si arrampicò sopra un sicomoro, perché Gesù doveva passare di là.
5 E arrivato Gesù a quel luogo, alzati gli occhi lo vide, e gli disse: Zaccheo, presto cala giù: perché fa d'uopo, ch'io alberghi quest' oggi in casa tua.5 Gesù, quando arrivò in quel punto, alzò gli occhi e gli disse: "Zaccheo, scendi in fretta, perché oggi devo fermarmi a casa tua".
6 E quegli frettolosamente discese, e lo accolse allegramente.6 Scese subito e lo accolse con gioia.
7 Veduto ciò, tutti mormoravano, dicendo, che era andato a posare in casa di un peccatore.7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: "E' andato ad alloggiare in casa di un peccatore!".
8 Ma Zaccheo si presentò, e disse al Signore: Ecco che io, o Signore, do la metà de' miei beni a poveri: e se ad alcuno ho tolto qualche cosa, gli rendo il quadrupolo.8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Signore, io do ai poveri la metà dei miei beni e se ho rubato a qualcuno gli restituisco il quadruplo".
9 E Gesù gli disse: Oggi questa casa ha ottenuto salute: perché anche questo è figliuolo di Abramo.9 Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo.
10 Imperocché è venuto il figliuolo dell'uomo a cercare, e salvare que', che si erano perduti.10 Infatti il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".
11 E stando quegli ad ascoltare tali cose, continuò, e disse una parabola sopra l'esser lui vicino a Gerusalemme: e sul credere, che essi facevano, che presto dovesse manifestarsi il regno di Dio.11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù raccontò quest'altra parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che la manifestazione del regno di Dio fosse imminente.
12 Disse adunque: Un nobil uomo andò in lontano paese a prender possesso di un regno per poi ritornare.12 Disse dunque: "Un uomo di nobile famiglia se ne andò in un paese lontano per ricevere il titolo di re, e poi ritornare.
13 E chiamati a se dieci de' suoi servidori, diede loro dieci mine, e disse loro: Impiegatele sino al mio ritorno.13 Chiamati dieci dei suoi servi, diede loro dieci mine, dicendo: "Fatele fruttificare fino a quando tornerò".
14 Ma i suoi concittadini gli volevano male: e gli spediron dietro ambasciadori, dicendo: Non vogliamo costui per nostro re.14 Ma i suoi concittadini lo odiavano e gli mandarono dietro alcuni rappresentanti a dire: "Non vogliamo che costui regni su di noi".
15 E avvenne, che tornato egli dopo aver preso possesso del regno fece chiamare a sei servidori, ai quali aveva dato il denaro per sapere, che guadagno avesse fatto ciascuno.15 Ma quell'uomo divenne re e ritornò al suo paese e fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno ne avesse ricavato.
16 E venne il primo, e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci.16 Si fece avanti il primo e disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttato dieci".
17 Ed ei gli disse: Buon per te, servitore fedele, perché se' stato fedele nel poco, sarai signore di dieci città.17 Gli rispose: "Bene, servo buono; poiché sei stato fedele nel poco, ricevi il governo sopra dieci città".
18 E venne il secondo, e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate cinque.18 Poi venne il secondo e disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttato cinque".
19 E (il padrone) disse anche a questo: Tu pure sarai signore di cinque città.19 Anche a questo disse: "Anche tu avrai l'amministrazione di cinque città".
20 E venne un altro, e disse: Signore, eccoti la tua mina, che ho tenuta rivolta in un fazzoletto:20 Infine si fece avanti l'altro servo e disse: "Signore, ecco la tua mina che ho nascosto in un fazzoletto.
21 Imperocché ho avuto apprensione di te, perché se' di naturale austero: togli quel, che non hai depositato, e mieti quel, che non hai seminato.21 Ho avuto paura di te, perché sei un uomo severo: pretendi quello che non hai depositato e raccogli quello che non hai seminato".
22 Ma (il padrone) gli disse: Sa la tua propria confessione ti condanno, servo cattivo: sapevi, che io sono un uomo austero, che tolgo quel, che non ho depositato, e mieto quel, che non ho seminato:22 Gli rispose: "Dalle tue parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che pretendo quello che non ho depositato e raccolgo quello che non ho seminato.
23 E Perché non hai impiegato il mio denaro sopra una banca, che io al mio ritorno lo averi ritirato co' suoi frutti?23 Perché allora non hai depositato il mio denaro alla banca? Al mio ritorno l'avrei ritirato con l'interesse".
24 E disse agli astanti: Toglietegli la mina, e datela a colui, che ne ha dieci.24 Disse poi ai presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci".
25 Signore, risposero, egli la dieci mine.25 Gli risposero: "Signore, ne ha già dieci!".
26 E io vi dico, che sarà dato a chi ha, e sarà nell'abbondanza: a chi poi non ha, sarà levato anche quello che ha.26 "Vi dico: chi ha riceverà ancora di più; invece a chi ha poco sarà tolto anche quello che ha.
27 Quanto poi a que' miei nemici, i quali non mi hanno volato per loro re, conduceteli qui, e uccidetegli alla mia presenza.27 Intanto, conducete qui i miei nemici, quelli che non mi volevano come loro re. Conduceteli qui e uccideteli alla mia presenza".
28 E dette tali cose, camminava innanzi agli altri verso Gerusalemme.28 Dopo questi discorsi, Gesù camminava in testa agli altri, salendo a Gerusalemme.
29 E arrivato che fu vicino a Betfage, e a Betania, al monte detto degli ulivi, mandò due de' suoi discepoli,29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, mandò avanti due discepoli dicendo:
30 E disse loro: Andate nel villaggio, che sta dirimpetto: e in entrando troverete legato un asinello, che non è stato mai cavalcato da alcuno: scioglietelo, e menatemelo.30 "Andate nel villaggio che sta qui di fronte; entrando, troverete un asinello legato sul quale non è mai salito nessuno; slegatelo e portatelo qui.
31 E se alcuno vi domanderà il perché lo sciogliete, gli direte: Perché il Signore ne ha bisogno.31 Se qualcuno vi chiederà: "Perché lo slegate?", voi risponderete così: "Il Signore ne ha bisogno".
32 E quelli, che erano stati spediti, andarono, e trovarono l'asinello starsi nel modo, che egli aveva loro predetto.32 I due discepoli andarono e trovarono le cose come egli aveva detto.
33 E mentre scioglievano l'asinello, i padroni disser loro: Perché lo sciogliete voi?33 Mentre slegavano il puledro, i proprietari domandarono loro: "Perché slegate il puledro?".
34 Ed essi lor dissero: Perché il Signore ne ha bisogno.34 Essi risposero: "Il Signore ne ha bisogno".
35 E lo menarono a Gesù. E distesi i loro mantelli sopra l'asinello, vi poser sopra Gesù.35 Allora lo condussero a Gesù e, dopo aver coperto il puledro con i loro mantelli, vi fecero montare Gesù.
36 E seguitando egli il suo viaggio, la gente gli distendeva sotto le sue vesti per la strada.36 Via via che Gesù avanzava, la gente stendeva i mantelli sulla strada.
37 Quando poi fu vicino alla scesa del monte Oliveto, tutta la turba de' discepoli cominciò lietamente a lodare Dio ad alta voce per tutti i prodigj, che veduti avevano,37 Quando fu vicino alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare a gran voce Dio per tutti i miracoli che aveva visto.
38 Dicendo: Benedetto il Re, che viene nel nome del Signore, pace in cielo, e gloria nel più alto de' cieli.38 Gridavano: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore: egli è il re! In cielo pace e gloria nel più alto dei cieli".
39 E alcuni de' Farisei mescolati col popolo gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli.39 Allora alcuni farisei che si trovavano tra la folla gli dissero: "Maestro, fa' tacere i tuoi discepoli!".
40 Ma egli rispose loro: Vi dico, che se questi taceranno, grideranno le pietre.40 Ma egli rispose: "Vi dico che se taceranno costoro, si metteranno a gridare le pietre".
41 E avvicinandosi alla città, rimirandola pianse sopra di lei, e disse:41 Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa,
42 O se conoscessi anche tu, e in questo giorno quello, che importa al tuo bene: ma ora questo è a' tuoi occhi celato.42 dicendo: "Oh, se tu pure conoscessi, in questo giorno, quello che occorre alla tua pace! Ma ora ciò è stato nascosto ai tuoi occhi.
43 Conciossiachè verrà per te il tempo: quando i tuoi nemici ti circonderanno di trinciera: e ti serreranno all'intorno: e ti stringeranno per ogni parte:43 Verranno sopra di te giorni nei quali i tuoi nemici ti circonderanno di trincee. Ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte.
44 E cacceranno per terra te, e i tuoi figliuoli con te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra; perché non hai conosciuto il tempo della visita a te fatta.44 Distruggeranno te e i tuoi abitanti, e non lasceranno in te pietra su pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei stata visitata".
45 Ed entrato nel tempio cominciò a scacciare coloro, che in esso vendevano, e comperavano,45 Entrato poi nel tempio, si mise a cacciare quelli che facevano commercio,
46 Dicendo loro: Sta scritto; La casa mia è casa di orazione; e voi l'avete cangiata in ispelonca di ladri.46 dicendo loro: "La mia casa sarà casa di preghiera. Voi, invece, ne avete fatto una caverna di ladri!".
47 E insegnava ogni giorno nel tempio. Ma i principi de' sacerdoti, e gli Scribi, e i caporioni del popolo cercavano di levarlo dal mondo:47 E insegnava ogni giorno nel tempio. I capi dei sacerdoti e i dottori della legge cercavano di farlo perire, e così anche i capi del popolo.
48 Né sapevan, che farsi di lui. Conciossiaché tutto il popolo stava a bocca aperta ad udirlo.48 Ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell'ascoltarlo.