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Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 14


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1 E avvenne, che essendo Gesù entrato in giorno di sabato nella casa di uno de' principali Farisei per ristorarsi, questi gli tenevano gli occhi addosso.1 E fatto è che in uno sabbato, entrando Iesù in casa di uno principe de' Farisei a mangiare il pane, coloro ch' erano quivi ponevano mente a quello che Iesù faceva.
2 Ed eccoti che un certo uomo idropico se gli pose davanti.2 Ed ecco, uno uomo idropico gli venne dinanzi.
3 E Gesù prese a dire, ai dottori della legge, e ai Farisei: E egli lecito di risanare in giorno di sabato?3 E Iesù rispose (alli loro iniqui pensieri e) alli savii della legge e Farisei: è lecito a curare il sabbato?
4 Ma quegli si tacquero. Ed egli toccatolo lo risanò, e rimandollo:4 Ed egli tacettero. E allora egli prese l' idropico, e sanollo, e lasciollo andare.
5 E soggiunse, e disse loro: Chi di voi, se gli è caduto l'asino, o il bue nel pozzo, non lo trae subito fuora in giorno di sabato?5 E poi rispose a coloro, e disse: qual è di voi, che avesse uno asino o uno bove, e cadesse in una fossa, ch' egli non cavasse fuora incontinente nel giorno del sabbato?
6 Né a tali cose potevano replicargli.6 Ed egli non gli poterono rispondere.
7 Disse ancora a' convitali una parabola, osservando com'ei si pigliavano i primi posti, dicendo loro:7 Allora disse Iesù questa parabola a coloro ch' erano invitati, riguardando a coloro che vogliono pigliare gli primi luoghi delle mense, e diceva a loro:
8 Quando sarai invitato a nozze, non ti mettere a sedere nel primo posto, perché a sorte non sia stato invitato da lui quacheduno più degno di te;8 Quando sarai invitato alle nozze, non ti ponere ne' primi luoghi; chè se fosse invitato uno che fosse da più onore di te e migliore,
9 E quegli, che ha invitato te, e lui, venga a dirti: Cedi a questo il luogo: onde allora tu cominci a star con vergogna nell'ultimo posto:9 venendo egli, non ti sia poi detto da quelli che hanno invitato te e lui: dà questo luogo a costui; e tu con tua vergogna vadi poi a stare nel luogo infimo.
10 Ma quando sarai invitato, va a metterti nell'ultimo luogo: affinchè venendo, chi ti ha invitato, ti dica: Amico, vieni più in su. Ciò allora ti sia d'onore presso tutti i convitati:10 E imperò, quando tu sei invitato, va e siedi nell' ultimo luogo (di sotto); sì che, venendo colui che ti ha invitato, ti dica: amico, va e sta di sopra. E allora ti sarà gloria dinanzi a tutti gli uomini invitati.
11 Imperocché chiunque si innalza, sarà umiliato: e chi si umilia, sarà innalzato.11 Imperò che qualunque si esalta, sarà umiliato; e qualunque si umilia, sarà esaltato.
12 Diceva di più a colui, che lo aveva invitato: Quando farai qualche pranzo, o cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i parenti, né i ricchi viccini: perché a sorte ancor essi non invitino te, e ti sia renduto il contraccambio:12 E diceva a cui l'avea invitato: quando tu fai desinare, ovvero cena, non volere chiamare l'amico tuo ovvero fratello ovvero cognato, nè etiam gli vicini ricchi, acciò forse loro non ti reinvitino e a te sia retribuito.
13 Ma quando fai qualche festino, chiama i poveri, gli stroppiati, gli zoppi, e ciechi:13 Ma quando fai il convito, chiama li poveri e gli deboli, li zoppi e gli ciechi.
14 E sarai fortunato, perché non hanno da renderti il contraccambio: conciossiaché il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione de' giusti.14 E sarai beato, conciosia che loro non hanno da retribuirti; ma saratti retribuito nella resurrezione de' giusti.
15 Udito questo, dissegli uno de' convitati: Beato colui, che si reficierà nel regno di Dio.15 E udendolo uno di quelli che sedevano insieme a mensa nel convito, dissegli: beato quel che manuca il pane nel regno di Dio.
16 Ma egli rispose a lui: Un uomo fece una gran cena, e invitò molta gente.16 Ed egli disse a quello: fu uno uomo che fece una cena, e invitò molta gente.
17 E all'ora della cena mandò un suo servo a dire a' convitati, che andassero, perché tutto era pronto.17 E all' ora della cena mandò il servò suo per coloro ch' erano invitati, che venissero, imperò che ogni cosa era apparecchiata.
18 E principiarono tutti d'accordo a cullarsi. Il primo dissegli: Ho comprato un podere, e bisogna, che vada a vederlo: di grazia compatiscimi.18 E tutti quelli invitati si incominciarono a scusarsi. El primo disse: io ho comperato una possessione, e io ho bisogno andare; imperò pregoti che tu mi abbi escusato.
19 E un altro disse: Ho comprato cinque gioghi di buoi, e vo a provarli: di grazia compatiscimi.19 E l'altro disse: io ho comprato cinque para di buoi; voglio andare a provargli; pregoti che mi abbi per iscusato.
20 E un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire.20 E l'altro disse: io ho menato mogliere, e imperò non posso venire.
21 E tornato il servo, riferì queste cose al suo padrone. Allora sdegnato il padre di famiglia, disse al suo servo: Va' tosto per le piazze, e per le contrade della città: e mena qua dentro i mendici, gli stroppiati, i ciechi, e gli zoppi.21 E il servo tornò, e disse queste risposte al signore suo. Allora il padre della famiglia adirossi, e disse al servo suo; va tosto in piazza e (cerca) per tutti gli borghi della città, e mena teco tutti quanti e poveri e ciechi, zoppi e deboli.
22 E disse il servo: Signore, si è fatto, come hai comandato, ed evvi ancora luogo.22 E il servo disse: fatto sarà quello che hai comandato. E fatto che fu, disse il servo al signore suo signore, anche vi avanza luoghi (che sono vòti).
23 E disse il padrone al servo: Va' per le strade, e lungo le siepi: e sforzagli a venire, affinchè si riempia la mie casa.23 E il signore suo disse: va per le vie e per le piazze, (e tanto che meni) eziandio sforzandogli, sì che la casa si empia.
24 Imperocché vi dico, che nessuno di coloro, che erano stati invitati, assaggerà la mia cena.24 E in verità vi dico, che niuno degli uomini ch' erano invitati, non gustaranno della mia cena.
25 E andava con lui turba grande di popolo: e si rivolse, e disse loro:25 Andavano adunque molte genti con quello; e tornato disse a quelli:
26 Se uno vien da me, e non odia il padre suo, e la madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, e fin l'anima sua, non può essere mio discepolo.26 Se alcuno viene a me, e non odia il padre e la madre sua, mogliere e figliuoli, fratelli e sorelle e anche l'anima sua, non può essere mio discepolo.
27 E chi non porta la sua croce, e mi siegue, non può essere mio discepolo.27 E chi non toglie la croce sua e sèguita me, non è di me degno.
28 Imperocché chi di voi fabbricar volendo una torre, non fa prima a tavolino i conti delle spese, che vi vorranno, e se abbia con che finirla;28 E qual è di voi, che volesse edificare una torre, che in prima non pensasse e facesse ragione dell' opere che vi son bisogno, e se egli ha da poterla compire,
29 Affinchè, dopo gettate le fondamenta non potendo egli terminarla, non comincino tutti que', che veggono, a burlarsi di lui,29 acciò che, poscia che avesse principiato il fondamento, e non la potesse compire, chiunque la vedesse incominciata, ed egli non seguisse, schernirebbelo,
30 Dicendo: Costui ha principiato a fabbricare, e non ha potuto finire?30 dicendo questo uomo incominciò a edificare, e non ha potuto compire?
31 Ovvero qual è quel re, che stando per muover guerra a un altro re non consulti prima a tavolino, se possa con diecimila uomini andar incontro ad uno, che gli vien contro con ventimila?31 Ovvero qual è quello re che abbia a combattere con uno altro re, e non si debba egli inanzi molto bene avvisare (e antivedere), se egli può con diecimilia farsi in contra a colui che n'ha ventimilia, che viene contra lui?
32 Altrimenti mentre questi è tuttora lontano, gli spedisce ambasciadori, e lo prega di pace.32 Certo, essendo quelli ancora da lungi, mandaragli li ambasciatori, (invitandolo e) pregandolo di pace.
33 Così adunque chiunque di voi non rinunzia a tutto quel, che possiede, non può essere mio discepolo.33 Così ciascuno di voi, il quale non renunzia a tutte quelle cose che possiede, non può essere mio discepolo.
34 Buona cosa è il sale: ma se il sale diventa scipito, con che condirassi?34 Egli è buono il sale; ma se etiam squagliarassi il sale, in che si salerà?
35 Non è a proposito né per la terra né per letame: ma sarà gettato via. Chi ha orecchie da intendere, intenda.35 Egli non è utile in terra, e ne' luoghi immondi; ma gitterassi fuori. Chi ha orecchie da udire, oda.