Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 7


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Eraunaronsi da lui i Farisei, e alcuni degli Scribi venuti da Gerusalemme.1 Si radunarono intorno a Gesù i farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme,
2 E avendo osservato alcuni de' suoi discepoli cibarsi con mani impure, cioè senza essersele lavate, li biasimarono.2 i quali notarono che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure, ossia non lavate.
3 Imperocché i Farisei, e tutti i Giudei non mangiano senza lavarsi spesso le mani, attenendosi alla tradizione de' maggiori:3 I farisei, infatti, come tutti i Giudei, non mangiano se prima non si sono lavati accuratamente le mani, secondo la tradizione ricevuta dagli antichi;
4 E quando tornano dal foro, non mangiano, se prima non si sono battezzati. E vi sono molte altre lavande, che è stato loro insegnato di osservare, de' bicchieri, degli orciuoli, de' vasi di bronzo, e dei letti.4 e anche tornando dal mercato, non mangiano senza prima essersi purificati. Vi sono, inoltre, molte altre cose che essi hanno ricevuto e che devono rispettare, come lavature di coppe, di orciuoli e di vasi di rame.
5 Or i Farisei, e gli Scribi lo interrogarono: Per qual motivo i tuoi discepoli non camminano secondo la tradizione degli antichi, e mangiano senza lavarsi le mani?5 I farisei e gli scribi, dunque, gli domandarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma mangiano il pane con mani impure?".
6 Ma egli rispose, e disse loro: A ragione Isaia profetò di voi ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra; ma il cuor loro è lungi da me.6 Rispose loro: "Bene di voi, ipocriti, ha profetato Isaia, secondo quanto sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.
7 Inutilmente poi mi onorano, insegnando dottrine, e comandamenti d'uomini:7 Invano, però, mi prestano culto, mentre insegnano dottrine che sono precetti di uomini.
8 Imperocché, trascurati i comandamenti di Dio, siete tenaci delle tradizioni degli uomini, dei lavamenti degli orciuoli, e dei bicchieri; e molte altra cose voi fate simili a queste.8 Infatti, lasciando da parte i comandamenti di Dio, voi vi attaccate alla tradizione degli antichi".
9 E diceva loro: Voi benissimo distruggete i comandamenti di Dio per osservare la vostra tradizione.9 Diceva ancora loro: "Con disinvoltura voi abrogate il comandamento di Dio per stabilire la vostra tradizione.
10 Imperocché Mosè disse: Onora il padre, e la madre, e chi maledirà il padre, o la madre, sia punito di morte.10 Mosè, infatti, ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi oltraggia il padre e la madre sia punito con la morte.
11 Ma voi dite: Uno potrà dire al padre, o alla madre: Qualunque offerta, che io fo a Dio, gioverà a te:11 Voi, invece, dite che se uno dice al padre o alla madre: Corbàn, cioè: sia offerta sacra ciò che da parte mia dovresti ricevere,
12 E non permettete, che egli faccia nulla per suo padre, o per la madre,12 non gli lasciate fare più nulla per il padre o per la madre.
13 Violando la parola di Dio per la vostra tradizione inventata da voi: e molto cose voi fate simili a questa.13 Così annullate la parola di Dio per la tradizione che voi stessi vi siete tramandata. E di cose simili a questa ne fate ancora molte".
14 E chiamata a se nuovamente la turba, dicevate: Ascoltatemi tutti, e imparate.14 Quindi, chiamata a sé di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete!
15 Nissuna cosa vi è esteriore all'uomo, la quale entrando in esso possa renderlo immondo; ma quelle, che procedono dall'uomo, quelle sono, che rendono impuro l'uomo.15 Non c'è nulla di esterno all'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo. Piuttosto sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo.
16 Chi ha orecchie da intendere, intenda.16 Chi ha orecchi da intendere, intenda!".
17 Ed entrato che egli fu nella casa sciolto dalla turba, i discepoli lo interrogarono intorno a quella parabola.17 Quando poi fu entrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono intorno a tale parabola.
18 Ed egli disse loro: Anche voi adunque siete tanto ignoranti? Non intendete, che tutto quello, che di fuora entra nell'uomo, non può renderlo impuro?18 Egli disse loro: "Anche voi siete ancora privi di intelligenza? Non capite che tutto ciò che di esterno entra nell'uomo non può contaminarlo,
19 Perché non entra nel cuore di lui; ma passa nel ventre, donde va nel secesso, lo spurgo di tutti i cibi.19 giacché non entra nel suo cuore, bensì nel ventre per finire poi nella fogna?". Così dichiarava puri tutti gli alimenti.
20 Ma quello, diceva egli, che esce dall'uomo, rende immondo l'uomo.20 E diceva: "Ciò che esce dall'uomo, questo, sì, contamina l'uomo.
21 Imperocché dal di dentro, dal cuore degli uomini procedono i cattivi pensieri, gli adulterj, le fornicazioni, gli omicidi,21 Dall'interno, cioè dal cuore degli uomini, procedono i cattivi pensieri, le fornicazioni, i furti, le uccisioni,
22 I furti, le avarizie, le malvagità, le frodi, le impudicizie, l'invidia, le bestemmie, la superbia, la stoltezza.22 gli adultèri, le cupidigie, le malvagità, l'inganno, la lascivia, l'invidia, la bestemmia, la superbia e la stoltezza.
23 Tutti questi mali procedono, dal di dentro e impuro rendono l'uomo.23 Tutte queste cose malvagie procedono dall'interno e contaminano l'uomo".
24 Indi partitosi, se ne audò ai confini di Tiro, e di Sidone: ed entrato in una casa, non voleva, che nissun lo sapesse; ma non potè star celato.24 Partito di là, andò nel territorio di Tiro e di Sidone, ed essendo entrato in una casa voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
25 Imperocché una donna, la figliuola di cui era posseduta dallo spirito immondo, avendo sentito parlar di lui, andò a gettarsi a' suoi piedi.25 Anzi, ben presto una donna, la cui figliola era posseduta da uno spirito immondo, avendo sentito parlare di lui, venne e gli si gettò ai piedi.
26 Ella era Gentile, e Sirofenice di nazione. E lo supplicava, che scacciasse il Demonio dalla sua figliuola.26 La donna era pagana e sirofenicia di origine. Lo pregò di scacciare il demonio da sua figlia,
27 Ma Gesù dissele: Lascia, che prima si satollino i figliuoli: imperocché non è ben tatto di prendere il pan de' figliuoli, e gettarlo a' cani.27 ma egli le disse: "Lascia che prima siano saziati i figli, perché non sta bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".
28 Ma quella rispose, e disselli: Si, Signore: imperocché anche i cagnuolini mangiano sotto la tavola i minuzzoli de' figliuoli.28 Quella, allora, replicò: "Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli!".
29 Ed egli le disse: Per questa parola va': il Demonio è uscito dalla tua figlia.29 Egli, perciò, le disse: "A motivo di questa tua parola, va' pure! Il demonio è già uscito da tua figlia".
30 Ed ella ritornata a casa sua, trovò la fanciulla, che giaceva sul letto, e che il Demonio sen era partito.30 Quella, tornata a casa, trovò la figlioletta stesa sul letto, mentre il demonio ne era già uscito.
31 E tornato indietro dai confini di Tiro, andò per Sidone verso il mare di Galilea, traversando il territorio della Decapoli.31 Di nuovo, partito dal territorio di Tiro e passando per Sidone, venne al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli.
32 E gli fu presentato un uomo sordo, e mutolo, e lo supplicarono a imporrli la mano.32 Gli portarono un uomo sordo e muto e lo pregarono di imporgli le mani.
33 Ed egli, trattolo in disparte dalla folla, gli mise le sue dita nelle orecchie, e colle sputò toccò la sua lingua:33 Allora egli, presolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise le dita nelle orecchie e con la saliva gli toccò la lingua;
34 E alzati gli occhi verso del cielo, sospirò, e dissegli: Ephapheta, che vuol dire, apriti.34 quindi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e disse: "Effathà!", che significa: "A'priti!".
35 E immediatamente se gli aprirono le orecchie, e si sciolse il nodo della sua lingua, e parlava distintamente.35 E subito le sue orecchie si aprirono e il nodo della sua lingua si sciolse, sicché parlava correttamente.
36 Ed egli ordinò loro di non dirlo a nissuno. Ma per quanto loro lo comandasse, tanto più lo celebravano:36 Egli comandò loro di non dirlo a nessuno; ma quanto più lo comandava, tanto più quelli lo divulgavano;
37 E tanto più ne restavano ammirati, e dicevano: Ha fatto bene tutte le cose: ha fatto, che odano i sordi, e i mutoli favellino.37 e al colmo dello stupore dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa! Fa udire i sordi e parlare i muti!".