Vangelo secondo Marco 6
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 E quindi partitosi andò alla sua patria: e lo seguitavano i suoi discepoli: | 1 Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. |
2 E venuto il sabato, cominciò a insegnare nella sinagoga: e molti all'udirlo restavano ammirati del suo sapere, e dicevano: Donde ha cavato costui tutte queste cose? e che sapienza è quella, che gli è stata conceduta? e quali maraviglie sono per mano di lui operate? | 2 Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? |
3 Non è egli costui quel legnaiuolo, figlio di Maria, fratello di Giacomo, e di Giuseppe, e di Giuda, e di Simone? e non abbiamo qui tra di noi le sue sorelle? E si scandalizzavano di lui. | 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. |
4 Ma Gesù diceva loro: Non è il profeta senza onore, fuorichè nella sua patria, e in casa sua, e tra' suoi parenti. | 4 Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». |
5 E non poteva far ivi alcun miracolo, se non che guarì pochi malati, imponendo loro le mani. | 5 E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. |
6 E si maravigliava della loro incredulità, e girava pei castelli d'intorno, insegnando. | 6 E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. |
7 E chiamò a se i dodici: e cominciò a mandargli a due a due, e dava loro potestà sopra gli spiriti immondi. | 7 Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. |
8 E ordinò loro di non prender nulla pel viaggio, eccetto il solo bastone, non pane, non bisaccia, non denaro nella borsa; | 8 E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; |
9 Ma di calzarsi di sandali, e di non avere due vesti da vestirsi. | 9 ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. |
10 E diceva loro: In qualunque casa entriate, trattenetevi in essa, fino a tanto che quindi partiate: | 10 E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. |
11 E dovunque non vorranno ricevervi, nè ascoltarvi, ritirandovi di lì, scuotete la polvere de' vostri piedi in testimonianza per essi. | 11 Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». |
12 Ed essi andarono, e predicavano (agli uomini), che facessero penitenza. | 12 Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, |
13 E cacciavano molti demonj, e ungevano con olio molti malati, e li risanavano. | 13 scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. |
14 Venne ciò a notizia del re Erode (imperocché si era sparsa la sua rinomanza) e diceva: Giovanni Batista è risuscitato da morte: e in lui perciò' spiccano le virtù. | 14 Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». |
15 Altri poi dicevano: Egli è Elia, Altri dicevano: Egli è un profeta, come uno de' profeti. | 15 Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». |
16 Ma Erode, quando ne ebbe sentito parlare, disse: Questi è quel Giovanni cui io tagliai la testa, egli è risuscitato da morte. | 16 Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!». |
17 Imperocché Erode avea mandatoa pigliare Giovanni, e lo tenne legato in prigione per causa di Erodiade moglie di Filippo suo fratello, perché egli se l'era presa per moglie. | 17 Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. |
18 Imperocché Giovanni diceva ad Erode: Non è lecito a te di ritenere la moglie di tuo fratello. | 18 Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». |
19 Ed Erodiade gli tendeva insidie: e bramava di farlo morire; ma non le riusciva. | 19 Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, |
20 Imperocché Erode temeva Giovanni, sapendo, che era uomo giusto, e santo: e lo difendeva, e a persuasione di lui faceva molte cose, e lo sentiva volentieri. | 20 perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. |
21 Ma venuto un giorno favorevole, Erode fece una cena il suo dì natalizio ai grandi della corte, e ai tribuni, e ai principali della Galilea: | 21 Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. |
22 Ed essendo entrata la figliuola della stessa Erodiade a ballare, ed essendo piaciuta ad Erode, e ai convitati, il re disse alla fanciulla: Chiedimi quello, che vuoi, e te lo darò: | 22 Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». |
23 E le giurò: Qualunque cosa mi chiederai, te la darò, abbenchè sia 1a metà del mio regno. | 23 E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». |
24 Ed ella uscita che fu, disse a sua madre: Che dimanderò? Ed ella dissele: La testa di Giovanni Batista. | 24 Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». |
25 E ritornata subito frettolosamente dal re, gli fece la domanda, dicendo: Voglio, che tu mi dia subito in un bacile la testa di Giovanni Batista. | 25 E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». |
26 E rattristatosi il re per risguardo al giuramento, e a' convitati, non volle disgustarla: | 26 Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. |
27 Ma spedì il carnefice, e ordinò, che fosse portata la testa di lui in un bacile. E questi lo decollò nella prigione. | 27 E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione |
28 E portò in un bacile la testa di lui: e la dette alla fanciulla, e la fanciulla la dette alla madre sua. | 28 e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. |
29 Il che risaputosi da' suoi discepoli, andarono a prendere il suo corpo, e gli diedero sepoltura. | 29 I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. |
30 Ma ritornati gli Apostoli da Gesù gli detter parte di tutto quello, che avevan fatto, e insegnato. | 30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. |
31 Ed egli disse loro: Venite in disparte in luogo solitario, e riposatevi alcun poco. Imperocché eran molti qui, che andavan, e venivano: e non avevano nemmeno tempo di prender cibo. | 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. |
32 E montati in barca, se ne andarono in luogo appartato, e deserto. | 32 Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. |
33 E furono veduti, e osservati da molti, mentre si partivano: e concorsero per terra a quel luogo da tutte le città, e vi giunsero prima di loro. | 33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. |
34 E nello sbarcare Gesù vide la gran folla: e n'ebbe compassione; imperocché erano come pecore senza pastore, e incominciò a insegnar loro molte cose. | 34 Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. |
35 E facendosi tardi, se gli accostarono i discepoli a dirgli: Questo è un luogo deserto, e l'ora è già avanzata, | 35 Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; |
36 Licenzia questa gente, affinchè vadano ne' vicini villaggi, e castelli a comperarsi da mangiare. | 36 congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». |
37 Ma egli rispose loro, e disse: Datele voi da mangiare: Ed essi dissero: Andiamo a comperare per dugento denari di pane, e le daremo da mangiare. | 37 Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». |
38 Ed egli rispose loro: Andate, e vedete, quanti pani abbiate. E veduto che ebbero, gli dissero: Cinque, e due pesci. | 38 Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci». |
39 E ordinò loro, che facesser sedere tutta quella gente distribuita in tante tavolate sull'erba verde. | 39 E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. |
40 E si misero a sedere divisi in brigate qual di cento, e qual di cinquanta uomini l'una. | 40 E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. |
41 E presi i cinque pani, e i due pesci, alzati gli occhi al cielo, benedisse, e spezzò i pani, e li dette a' suoi discepoli, affinchè li ponesser loro dinanzi: e divise tra tutti i due pesci. | 41 Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. |
42 E tutti mangiarono, e si satollarono. | 42 Tutti mangiarono a sazietà, |
43 E de' pezzi raccolsero dodici sporte piene, e de' pesci (n' avanzò.) | 43 e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. |
44 Or quelli, che avevan mangiato, erano cinque mila uomini. | 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. |
45 E immediatamente costrinse i suoi discepoli a montare in barca, e andare ad aspettarlo di là dal lago dirimpetto a Betsaida, mentre che licenziava il popolo. | 45 E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. |
46 E licenziato che l'ebbe, se n'andò sopra un monte a fare orazione. | 46 Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. |
47 E fattosi sera, la barca era in mezzo al mare, ed egli solo a terra. | 47 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. |
48 E vedendo i discepoli affannati a remare (imperocché avevano il vento contrario) verso la quarta vigilia della notte andò verso di essi, camminando sopra le acque: e volle passar loro avanti. | 48 Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. |
49 Ma essi, vedutolo camminare sopra le acque, credettero, che fosse una fantasima, e alzaron le strida. | 49 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, |
50 Imperocché tutti lo videro, e si spaventarono. E subito parlò loro, e disse: Abbiate fidanza, son io: non temete. | 50 perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». |
51 E montò da loro nella barca, e il vento si quietò. E sempre più dentro di se si stupivano. | 51 E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, |
52 Imperocché non avevan fatta riflessione al fatto dei pani: perché il cuor loro era accecato. | 52 perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito. |
53 E passato il lago, giunsero al paese di Genesaret, e quivi approdarono. | 53 Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. |
54 E sbarcati che furono, subito la gente lo riconobbe: | 54 Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe |
55 E correndo per tutto il paese, cominciarono a menare da tutte le parti all'intorno i malati su' loro letticiuoli, dovunque udivano, che egli fosse. | 55 e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. |
56 E dovunque giugneva, in borghi, o villaggi, o città, posavano per le piazze gl'infermi, e lo pregavano, perché toccassero almeno l'orlo della sua veste: e quanti lo toccavano, erano salvi. | 56 E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati. |