Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Isaia 37


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 E quando il re Ezechia ebbe udito, stracciò le sue vesti, e si involse nel cilicio, ed entrò nella casa del Signore.1 Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore.
2 E mandò Eliacim prefetto della casa, e Sobna dottor della legge, e gli anziani de' sacerdoti vestiti di cilizio ad Isaia figliuolo di Amos profeta,2 Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia, figlio di Amoz,
3 E questi gli dissero: Ezechia dice: Giorno di tribolazione, e di gastigo, e di bestemmia egli è questo: i figliuoli sono stati condotti fino al parto, e manca la forza per partorirli.3 perché gli dicessero: «Così dice Ezechia: “Giorno di angoscia, di castigo e di disonore è questo, perché i bimbi stanno per nascere, ma non c’è forza per partorire.
4 Se il Signore Dio tuo ha udite le parole di Rabsace mandato dal re Assiro suo signore a bestemmiare il Dio vivo, ed a schernirlo con que' discorsi, che il Signore Dio tuo ha sentiti: alza adunque tu la tua orazione per que', che ancora rimangono.4 Forse il Signore, tuo Dio, udrà le parole del gran coppiere che il re d’Assiria, suo signore, ha inviato per insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore, tuo Dio, avrà udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane”».
5 E andarono i servi di Ezechia da Isaia:5 Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia.
6 E Isaia disse loro: Dite questo al vostro padrone: Il Signore dice: Non ti faccian paura le parole, che hai udite, colle quali i servi del re degli Assirj mi hanno bestemmiato.6 Disse loro Isaia: «Riferite al vostro signore: “Così dice il Signore: Non temere per le parole che hai udito e con le quali i ministri del re d’Assiria mi hanno ingiuriato.
7 Ecco, che io darò a lui uno spirito, e gli sarà recato un avviso, e tornerà al suo paese, e farollo perire di spada nel suo paese.7 Ecco, io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nella sua terra e nella sua terra io lo farò cadere di spada”».
8 E se n' andò' Rabsace, che aveva udito come il re degli Assirj era sloggiato da Lachis, e trovollo, che faceva assedio di Lobna,8 Il gran coppiere ritornò, ma trovò il re d’Assiria che combatteva contro Libna; infatti aveva udito che si era allontanato da Lachis,
9 E udì novelle intorno a Taraca re dell'Etiopia, come questi veniva per combatterlo. La qualcosa poiché ebbe udita, mandò ambasciadori ad Ezechia, dicendo:9 avendo avuto, riguardo a Tiraka, re d’Etiopia, questa notizia: «Ecco, è uscito per combattere contro di te».
Allora il re d’Assiria inviò di nuovo messaggeri a Ezechia dicendo:
10 Direte ad Ezechia re di Giuda: Non t'inganni il tuo Dio a cui tu ti affidi col dire: Non sarà data Gerusalemme in potere del re Assiro.10 «Così direte a Ezechia, re di Giuda: “Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d’Assiria.
11 Ecco, che tu hai sentito tutto quel, che han fatto i re Assiri a tutte queste regioni, le quali eglino hanno sterminate; e tu potrai liberartene?11 Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d’Assiria a tutti i territori votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?
12 Hann'eglino forse gli dei delle genti salvato quegli, a' quali portaron rovina ì padri miei, Gozan, e Haram e Reseph, e i figliuoli di Eden, che erano in Thelassar?12 Gli dèi delle nazioni, che i miei padri hanno devastato, hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Resef e i figli di Eden che erano a Telassàr?
13 Dov'è il re di Emath, e il re di Arphad, e il re della città di Sepharvaim, di Ana, e di Ava?13 Dove sono il re di Camat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?”».
14 E prese Ezechia la lettera dalle mani degli ambasciadori, e la lesse, e andossene alla casa del Signore, e la distese dinanzi al Signore.14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio del Signore, l’aprì davanti al Signore
15 E fece orazione Ezechia al Signore, dicendo:15 e pregò davanti al Signore:
16 Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini; tu solo se Dio di tutti i regni della terra tu facesti il cielo, e la terra16 «Signore degli eserciti, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.
17 Porgi Signore le tue orecchie, ed ascolta: apri Signore gli occhi tuoi, e vedi, ed ascolta tutto quello, che manda a dire Sennacherib bestemmiando il Dio vivo.17 Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente.
18 Vero è, o Signore, che i re degli Assirj han disertate le genti, e i loro paesi.18 È vero, Signore, i re d’Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra,
19 Ed han dati alle fiamme gli dei loro: perocché non erano dei, ma opere delle mani degli uomini, legni, e sassi: e gli hanno fatti in pezzi.19 hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti.
20 Ma tu adesso, o Signore Dio nostro, salvaci dalle mani di lui; e i regni tutti della terra conoscano, che tu se solo il Signore.20 Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo sei il Signore».
21 E Isaia figliuolo di Amos mandò a dire ad Ezechia: Il Signore Dio d'Israele dice cosi: Quanto a quello, che tu mi hai pregato di fare riguardo a Sennacherib re degli Assirj:21 Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Poiché tu mi hai pregato riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria,
22 Ecco quello che ha detto il Signore contro di lui: Egli ti ha disprezzato, e ti ha insultato, o vergine figlia di Sion: ha scosso la testa dietro a te, figliuola di Gerusalemme.22 questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
23 Chi hai tu oltraggiato, e chi hai tu bestemmiato, e contro di chi hai alzata la voce, e il superbo tuo sguardo? Contro il Santo d'Israele.23 Chi hai insultato e ingiuriato?
Contro chi hai alzato la voce
e hai levato in alto i tuoi occhi?
Contro il Santo d’Israele!
24 Per mezzo de' servi tuoi hai oltraggiato il Signore, ed hai detto: io colla moltitudine de' miei cocchi sono salito sugli alti monti, su' gioghi del Libano: troncherò i suoi cedri più alti, e gli scelti suoi abeti, salirò alla ultima cima di esso, ed entrerò nella boscaglia del suo Carmelo.24 Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il mio Signore
e hai detto: Con la moltitudine dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho reciso i cedri più alti,
i suoi cipressi migliori,
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
25 Io ho scavato, ed ho bevuto le acque, e dovunque ho posti i piedi, ho asciugati tutti i rivi correnti tralle loro ripe.25 Io ho scavato e bevuto le acque,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i fiumi d’Egitto.
26 Ma non hai tu udito, che io già tempo ordinai queste cose; Io già ab antico le concepii; ed ora le ho poste ad effetto; e sono eseguite, talmente chè sono distrutte le rocche, che fan resistenza, e le munite città.26 Non l’hai forse udito?
Da tempo ho preparato questo,
da giorni remoti io l’ho progettato;
ora lo eseguo.
E sarai tu a ridurre in mucchi di rovine
le città fortificate.
27 Gli abitatori di queste come monchi tremarono, e si spaurirono, son divenuti come lo strame de' campi, e il fieno de' pascoli, e l'erba dei tetti, che secca prima di esser a maturità.27 I loro abitanti, stremati di forza,
erano atterriti e confusi,
erano erba del campo,
foglie verdi d’erbetta,
erba di tetti, grano riarso
prima di diventare messe.
28 Lo conobbi il tuo stare, e l'andare, e 'l venire, e la stoltezza tua contro di me.28 Che tu ti sieda, esca o rientri,
io lo so.
29 Quando tu infuriavi contro di me, pervenne alle mie orecchie la tua arroganza: io pertanto metterò alle tue narici un anello, ed un freno alle tue labbra, e ti rimenerò per quella strada, per cui venisti.29 Poiché il tuo infuriarti contro di me
e il tuo fare arrogante
è salito ai miei orecchi,
porrò il mio anello alle tue narici
e il mio morso alle tue labbra;
ti farò tornare per la strada
per la quale sei venuto”.
30 Ma tu (o Ezechia) ecco il segno, che avrai: Mangia per quest'anno quello, che spontaneamente darà la terra; ed il secondo anno viverai di pomi: il terzo anno poi seminate, e mietete, e piantate vigne, e mangiatene i frutti.30 Questo sarà per te il segno:
mangiate quest’anno il frutto dei semi caduti,
nel secondo anno ciò che nasce da sé,
nel terzo anno seminate e mietete,
piantate vigne e mangiatene il frutto.
31 E quel, che si salverà, e quello, che rimarrà della casa di Giuda, getterà all'ingiù le sue radici, e fruttificherà in alto:31 Il residuo superstite della casa di Giuda
continuerà a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
32 Perocché di Gerusalemme usciranno gli avanzi, e dal monte di Sion i salvati: lo zelo del Signor degli eserciti farà tal cosa.32 Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dal monte Sion un residuo.
Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.
33 Per la qual cosa così dice il Signore riguardo al re Assiro: Ei non porrà il piede in questa città, né getterà qua una saetta, né la scalerà il soldato coperto di scudo, né egli alzerà terra all'intorno.33 Pertanto così dice il Signore riguardo al re d’Assiria:
“Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l’affronterà con scudi
e contro di essa non costruirà terrapieno.
34 Per la strada, per cui venne, ritornerà, e non entrerà in questa città, dice il Signore.34 Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore:
35 Ed io proteggerò questa città, affin di salvarla a causa mia, e a causa di Davidde mio servo.35 Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo”».
36 Venne adunque un angelo del Signore, e percosse negli alloggiamenti degli Assirj cento ottantacinque mila uomini: e la mattina alla levata, ecco che tutti questi, eran morti cadaveri.36 Ora l’angelo del Signore uscì e colpì nell’accampamento degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, erano tutti cadaveri senza vita.
37 E partissi, e se n' andò, e tornò Sennacheribbe re degli Assirj a posarsi in Ninive.37 Sennàcherib, re d’Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Ninive, dove rimase.
38 Ed avvenne, che mentre adorava nel tempio Nesroch suo Dio, Adramelech, e Savasar suoi figliuoli lo uccisero a colpi di spada, e fuggirono nel paese di Ararat, e regnò in luogo di lui il figliuol suo Asarhaddon.38 Mentre si prostrava nel tempio di Nisroc, suo dio, i suoi figli Adrammèlec e Sarèser lo colpirono di spada, mettendosi quindi al sicuro nella terra di Araràt. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.