Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Siracide 20


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Quanto è meglio il riprendere, e non proibir di parlare a chi con fessa (la colpa), che il nudrir l'ira!1 Meglio è morbidamente riprendere, che con ira, e non divietare colui che si confessa nella orazione.
2 Un impudico eunuco disonora una verginella:2 La concupiscenza del castrato isverginoe la giovinezza;
3 Cosi taluno iniquamente viola la giustizia.3 così colui che per forza giudica.
4 Quanto buona cosa ell' è nella correzione dimostrar pentimento! perocchè così tu fuggirai il peccato volontario.4 Come è buona cosa, che colui che è corretto il manifesti per penitenza! Fuggirai così il volontario peccato.
5 V'ha chi saggio dimostrasi col tacere: ed havvi chi è odioso per la intemperanza del parlare.5 Ed è uno che tace, il quale è trovato savio; ed è da odiare colui ch' è disposto al molto favellare.
6 Uno si tace, perché non ha senno per parlare; e uno si tace, perché sa qual'è il tempo approposito.6 Ed è un altro che tace, però che non ha sentimento della parlatura; ed è tacente colui che sa il tempo acconcio a parlare.
7 L'uomo saggio tacerà fino a un dato tempo; ma l'uomo vano, e l'imprudente non badano al tempo.7 L'uomo savio tacerae infino al tempo; e lo sciocco e il semplice non guarderanno tempo.
8 Chi molto parla, farà danno all'anima propria, e chi si arroga ingiusto potere, sarà odiato.8 Colui che usa molte parole, offende l'anima sua; e colui che si toglie signoria ingiustamente, sarà odiato.
9 La prosperità è un male per l'uomo scorretto: e i tesori trovati gli diveutan dannosi.9 L'uomo non ammaestrato procede ne' mali, e in lui è trovamento di danno.
10 Tal dono v'ha, che è inutile; e ve n'ha tale, che ha doppia mercede.10 Egli è uno dono che non è utile; ed è uno, il cui merito è doppio.
11 Taluno nell'esaltazione trova l'abbassamento; e a un altro l'umiliazione giova per innalzarsi.11 Ed è una remunerazione per avere fama; ed è chi per umilitade leva il capo.
12 Taluno compera molte cose a vii prezzo; ma poi gli tocca a pagarne il settuplo.12 Ed è chi molte cose ricompera per piccolo prezzo, ed è chi restituisce in sette doppi.
13 Il saggio si rende amabile con sue parole, ma le grazie degli stolti sono gettate.13 Il savio nelle parole fa sè medesimo amabile; ma le grazie de' matti si gittano.
14 Il dono dello stolte non sarà utile a te; perocché egli ha sette occhi:14 Lo dono dello insipido non sarà utile a te; però che gli occhi di colui sono settiplicati.
15 Ei darà poco, e molti farà rimproveri, e aperta la bocca, getterà fuoco.15 Picciole cose darà, e molte cose rimpropererae; e l'aprimento della bocca sua partorisce molti mali.
16 Egli è uno, che oggi da in prestito, e ridimanda domane: un tal uomo è odioso.16 Alcuno presta oggi, e domane più domanda; odioso è cotale uomo.
17 Lo stolto non avrà un amico, e i suoi doni non saranno graditi:17 E non avere per amico il pazzo (non sarà amico); non sarà grazia nelli beni di colui.
18 Conciossiachè quelli, che mangiano il pane di lui sono falsi di lingua: e quanti, e quanto spesso si burleranno di lui?18 Coloro che mangiano il pane dello stolto sono di falsa lingua. Oh quanti e quante volte lo scherniranno!
19 Perché egli senza giudizio dona o quello, che dovea serbare, e quello ancora, che non doveva serbare.19 Nè ancora quello che era da avere, darae con diritto senno; distribuiscene similmente e quello che non era d'avere.
20 Le cadute della lingua fallace, sono come di chi cade dal tetto; così repentina sarà la caduta dei cattivi.20 Il cadere di falsa lingua è sì come il cadere in suso lo smalto; così lo cadimento de' rei verrà tostamente.
21 L'uomo sgraziato è come una favola senza sugo di quelle, che van sempre per le bocche di gente mal allevata.21 L'uomo sgrazioso è sì come favola; nella bocca delli non ammaestrati sarae continua.
22 La parabola non ha grazia in bocca dello stolto, perché egli la dice fuori di tempo.22 Il proverbio ch' esce della bocca del pazzo, sarà biasimato; però che non lo dice nello suo tempo.
23 V'ha chi non pecca, perché non ne ha il modo, e si cruccia di stare nell'inazione.23 Elli è alcuno che non puote peccare per povertade; e nel suo riposo fia stimolato.
24 V'ha chi manda in rovina l'anima propria per uman rispetto, e la rovina in grazia di un imprudente, e per riguardo ad un tal uomo si perde.24 Ed è chi perde l'anima per timidezza, e chi per isciocchezza perde quella; per autorità d' alcuna persona perde sè.
25 V'ha chi per uman rispetto promette all'amico, e il guadagno, che ne ha, è di farselo gratuitamente nimico.25 Ed è alcuno che per vergogna promette all'amico; e sì se l'ha guadagnato per nimico.
26 Pessimo vitupero dell'uomo ella è la bugia, ma questa sta di continuo nella bocca dei male allevati.26 Sozzo vituperio è nella bocca dell' uomo la bugia; e quella fia spesso nella bocca de' non savi.
27 E men cattivo il ladro, che il mentitore perpetuo: tua e l'uno, e l'altro avranno in retaggio la perdizione.27 Migliore è il ladro, che la continuanza dell' uomo bugiardo; e l'uno e l'altro erediteranno perdizione.
28 I costumi de' mentitori sono disonorati, e si sta sempre con essi la loro ignominia.28 Li costumi delli uomini sono bugie sanza onore; e la confusione di coloro sì è con loro sanza intervallo.
29 Il saggio col suo parlare si accredita, e l'uom prudente sarà accetto ai magnati.29 Il savio nelle parole farà grande sè medesimo, e l'uomo prudente adumilierà li potenti.
30 Chi coltiva la sua terra, farà più alto cumulo di grasce: e chi fa opere di giustizia sarà esaltato; e chi è accetto ai magnati, fuggirà l'iniquità.30 Chi lavora la terra sua inalza il monte delle biade, e chi opera giustizia sarà esaltato; colui che piace alli gloriosi, schiferà iniquità.
31 I regali, è i donativi accecano gli animi de' giudici, e rattengono le loro riprensioni, facendoli come mutoli.31 Li presenti e li doni accecano li occhi dei giudici, e sì come al muto nella bocca loro isvolgeranno li castigamenti di coloro.
32 La sapienza, che si tiene occulta, e il tesoro, che non si vede, a che giovano l'una, e l'altro?32 Sapienza ascosa e tesoro non veduto, che utilità è nell' uno e nell' altro?
33 E più da stimarsi chi nasconde la sua stoltezza, che chi tiene occulto il suo sapere.33 Migliore è colui che cela la sciocchezza sua, che l'uomo che nasconde la sapienza sua.