Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Siracide 11


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 La saggezza dell'umile lo innalzerà, e farallo sedere nel consesso de' magnati.1 La sapienza dello umiliato esalterà il capo suo, e farallo sedere nel mezzo de' grandi.
2 Non lodare un uomo per la sua avvenenza, e non disprezzare alcuno per quel, che di lui apparisce:2 Non lodare l' uomo secondo la forma sua, e non dispregiar l' uomo secondo l'aspetto suo.
3 Piccola cosa trai volatili è l'ape, ma il suo frutto ogni dolcezza sorpassa.3 L'ape è picciola nelli volanti, e il frutto suo hae il principato delle dolcezze.
4 Non ti gloriare delle vestimenta, e non ti invanire quando sarai innalzato agli onori; perocché solo dell'Altissimo son mirabili le opere; e le opere di lui sono gloriose, e segrete, e non conosciute.4 Mai non ti gloriare nelle vestimenta, e non te ne esaltare nel dì dello onore tuo; però che maravigliose sono l'opere dello Altissimo, e gloriose e occulte sono tutte le sue opere.
5 Sederono in trono molti tiranni: e tal portò il diadema, a cui nissuno pensava.5 Molti tiranni sederono in sedia regale, e tale di cui non si pensò portò corona.
6 Molti potenti caddero in grande oppressione; e i magnati furon dati in potere altrui.6 Molti potenti furono fortemente oppremuti; e li famosi furono dati in mano ad altrui.
7 Non biasimare nissuno prima di informarti; e quando sarai informato, riprenderai con giustizia.7 Prima che tu domandi, non vituperare alcuno; e quando averai addomandato, riprendi giustamente.
8 Non risponder parola prima di aver sentito; e non interrompere l'altrui discorso.8 Non rispondere parola, prima che tu oda; in mezzo delli antichi non parlare.
9 Non contendere per cosa, che nulla a te importa; e non unirti a giudicare con quei, che peccano.9 Non contendere di quella cosa che non ti grava; e non istare nel piato delli peccanti.
10 Figliuolo non impicciarti in molte cose; perocché se diverai ricco, non sarai esente da colpa. E andando dietro (a molte cose) non verrai a capo di alcuna; e qualunque diligenza tu facci, non potrai trarti fuora.10 Figliuol mio, le opere [tue] non sieno in molti atti; per che tu sia ricco, non sarai sanza peccato. Se tu seguiterai molti, non piglierai; e se tu fuggirai, non scamperai.
11 Taluno si affanna, e si da da fare, e patisce, essendo privo di pietà, e tanto meno arricchisce:11 Egli è uomo che lavora e studiasi, ed è rammaricoso e crudele, e tanto maggiormente non abbonderae.
12 Tal altro è languido, e bisognoso di ajuto, e privo di forze, e ricco di miseria:12 E sì è un altro uomo languido, e che ha bisogno d' essere ricomperato, molto mancante in forza, e abbondante in povertade.
13 E l'occhio di Dio mira costui benignamente, e lo solleva dal suo abbattimento, e gli fa alzare la testa, e molti ne restano ammirati, e a Dio ne rendono onore.13 E l'occhio di Dio guatoe colui in bene, e dirizzoe lui della umilitade sua, e levoe il capo suo (della tribulazione); in colui molti si sono maravigliati, e onorarono Iddio.
14 I beni, e i mali, la vita, e la morte, la povertà, e la ricchezza vengon da Dio.14 Li beni, li mali, la vita, la morte, la povertade la onestade sono da Dio.
15 La sapienza, e la disciplina, e la scienza della legge sono da Dio: la carità, e le opere de' buoni sono da lui.15 Sapienza e disciplina e scienza della legge sono appo Iddio; la dilezione e le vie de' buoni sono appo lui.
16 L'errore, e le tenebre sono ingenite ai peccatori: e quelli, che esultano nel male, invecchiano nella malizia.16 L'errore e le tenebre sono concreate a'peccatori; coloro che si esaltano nelli mali, invecchiano in quelli.
17 Il dono di Dio rimane presso de' giusti, e con vantaggiosi progressi anderà crescendo continuamente.17 Il dono di Dio sta fermo alli giusti, e le utilitadi di colui averanno prosperitade in eterno.
18 Taluno si fa ricco colla parsimonia, e questo sol frutto ha per sua mercede,18 Egli è chi arricchisce, temperatamente operando; e questa è la parte del merito suo,
19 Che dice: Io son contento, e adesso mangerò de' miei beni io solo.19 ch' elli dice: apparecchia'mi, e io mangeroe ora de' beni miei solo.
20 Ma egli non sa quanto tempo vi sia, perché la morte si accosti, ed egli lasci ad altri ogni cosa, e si muoja.20 E non sa che il tempo passa, e la morte s' approssima, e ch' egli lascerae tutte le cose agli altri, e morrae.
21 Tienti costante al tuo patto, e sopra di questo ragiona, e invecchia nell'adempiere quel, che ti è comandato.21 Sta nel testamento tuo, e in quello favella (con noi), e nell' opera de' tuoi comandamenti invecchia.
22 Non ti abbagli il fare de' peccatori; ma confida in Dio, e sta al tuo posto;22 Non dimorare nell' opera de' peccatori; ma confidati in Dio, e sta nel luogo tuo.
23 Perocché è cosa facile dinanzi a Dio l'arricchire il povero in un momento.23 Lieve è nel conspetto di Dio sùbito arricchire il povero.
24 La benedizione di Dio corre a rimunerare il giusto, e in brev'ora fa, che egli cresca, e fruttifichi.24 La benedizione di Dio (sùbito) s' affretta a venire nel merito del giusto, e il provvedimento d'essa fruttifica in veloce onore.
25 Non dire: Che ho io da fare? e qual bene omai avrò io?25 Non dire: di che ho io bisogno? e che arò io dopo questa vita?
26 Non dire: io basto a me stesso: e qual male può mai venirmi?26 Non dire: io son sufficiente a me stesso; e (avendo tanti beni) che mal mi puote avvenire?
27 Nel dì felice non ti scordare de' cattivi giorni, e nel giorno cattivo non ti scordare del giorno felice:27 Nel dì de' beni non ti dimenticare de' mali, e nel dì de' mali non ti dimenticar de' beni.
28 Ed è cosa facile a Dio il rendere a ciascheduno secondo le opere sue nel dì della morte.28 Però che lieve cosa è dinanzi da Dio, nel die della morte, meritare ciascuno secondo le sue vie.
29 Il male di un'ora fa dimenticare le grandi delizie; perché nella fine dell'uomo si manifestano le sue operazioni.29 La afflizione sùbita fa dimenticare (l'onore e) li desideri carnali; e nella fine dell' uomo fia il palesamento delle sue opere.
30 Non lodar verun uomo prima della sua morte; perocché l'uomo si riconosce da' suoi figliuoli.30 Anzi la morte non lodare alcuno uomo; però che l'uomo si conosce ne' suoi figliuoli.
31 Non introdurre in casa tua ogni sorta di persone; perocché molte sono le insidie degli ingannatori;31 Non menare ogni uomo in casa tua; per che molte sono le insidie del fraudolente.
32 Perocché come uno stomaco fetido getta dei rutti, e come la pernice è condotta alla gabbia, e il daino al laccio, cosi va la cosa riguardo al cuor del superbo, che osserva come da una vedetta la caduta del suo prossimo.32 Sì come li luoghi vicini del cuore delle pregne spirano e gettano fuori, e sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come la cervia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de' superbi, e così il ragguardatore vedendo il cadimento del prossimo suo.
33 Perocché egli il bene convertendo in male sta tendendo insidie, e agli eletti stessi apporrà delle macchie.33 Però che convertendo le cose buone in cattive, insidia e pone macula nelli eletti.
34 Da una sola scintilla divampa il fuoco: e un solo ingannatore moltiplica le stragi; perché l'uom peccatore tende a spargere il sangue.34 Da una favilla s' accresce il fuoco, e da uno malizioso s'accresce il sangue; l'uomo peccatore agguata il sangue.
35 Guardati dall'uomo malizioso macchinatore di guai, affinchè egli non abbia a tirarti addosso infamia per petua.35 Guàrdati dal pestilenzioso, però ch' elli fabbrica il male; guàrdati da lui, acciò ch' elli non induca sopra te ischernimento in perpetuo.
36 Ricevi in tua casa lo straniero, ed egli la metterà sottosopra, e ti rovinerà, e ti spoglierà anche del tuo.36 Caccia lo straniero; e se tu non lo cacci, elli ti sovvertirae nelli ravvolgimenti suoi, e faratti smarrire nelle proprie vie.