Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Sapienza 9


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Dio de' padri miei, e Signore di misericordia, il quale tutte le cose facesti per mezzo di tua Parola,1 Dio dei miei padri, e Signore di misericordia, che tutto hai creato colla tua Parola,
2 E di tua sapienza ornasti l'uomo, affinchè fosse signore delle creature fatte date,2 e colla tua sapienza, hai formato l'uomo, af­finchè domini sulle creature da te fatte,
3 E affinchè governasse il mondo con equità, e giustizia, e con animo retto rendesse ragione:3 e governi il mondo con equità e giustizia, rendendo giu­stizia con animo retto,
4 Dammi quella sapienza, che assiste al tuo trono, e non mi rigettare dal numero de' tuoi figliuoli;4 dammi la sapienza che assiste al tuo tro­no, e non mi escludere dal numero dei tuoi figli.
5 Perocché tuo servo son io, e figliuolo di tua ancella, uomo fiacco, e di poco tempo, e inetto ad intendere i giudizj, e le leggi.5 Perchè io son tuo servo e figlio di tua ancella, uomo fragile e di corta vita e in­ capace d'intendere i giudizi e le leggi.
6 E se tra' figliuoli degli uomini alcun fosse perfetto, questi quando da lui sen vada la tua sapienza, sarà contato per un niente.6 Del resto, anche se uno fosse il piu perfetto degli uomini, senza la tua sapienza sarà stima­to un niente.
7 Tu mi eleggesti re del tuo popolo, e giudice de' tuoi figliuoli, e delle tue figlie:7 Tu mi hai eletto re del tuo popolo, e giudice dei tuoi figli e figlie;
8 E mi ordinasti di edificare il tempio sul tuo monte santo, e un altare nella città di tua residenza, a imitazione del santo tuo tabernacolo, cui ordinasti da principio tu, e la tua sapienza con te,8 m'hai ordinato di fabbricarti un tempio nel tuo monte santo, e, nella città della tua dimora, un'altare, copia del tuo santo tabernacolo, da te di­ sposto da principio.
9 La quale conosce le opere tue, e fu con teco allora quando facevi il mondo, ed ella conosceva quello, che fosse accetto negli occhi tuoi, e quello, che fosse ben fatto secondo li tuoi comandamenti.9 Teco è la sa­pienza, che ben conosce le tue opere; essa era presente quando creavi il mondo, e sapeva ciò che fosse gradito agli occhi tuoi, e ret­to secondo i tuoi comandamenti.
10 Manda lei da' santi tuoi cieli, dalla residenza di tua grandezza, affinchè ella sia meco, e fatichi con me, affinchè io sappia quello, che piaccia a te;10 Mandala dai santi tuoi cieli, e dal trono della tua grandezza, af­finché m'assista ed operi meco, in modo ch'io sappia quello che ti è gradito:
11 Perocché ella il tutto sa, e comprende, ed ella mi guiderà nelle mie imprese colla prudenza, e col poter suo mi proteggerà.11 essa, che tutto sa e comprende, mi guiderà con pru­denza nelle mie imprese, e mi pro­teggerà colla sua potenza;
12 E saranno accette le opere mie ed io governerò con giustizia il tuo popolo, e sarò degno del trono del padre mio.12 e saranno accette le mie opere, e go­vernerò con giustizia il tuo popo­lo, e sarò degno del trono di mio padre.
13 Imperocché chi è degli uomini, che saper possa i consigli di Dio? o chi potrà intendere quel, che Dio voglia?13 Chi tra gli uomini potrà conoscere i consigli di Dio? E chi potrà pensare quello che Dio vo­glia?
14 Perocché timidi sono i pensieri dei mortali, e le previdenze nostre son mal sicure.14 Timidi sono i pensieri dei mortali e incerti i nostri provve­ dimenti;
15 Perché il corpo corruttibile aggrava l'anima, e il tabernacolo di terra deprime la mente, che ha molti pensieri.15 perchè il corpo, che si corrompe, aggrava l'anima, e la dimora terrestre deprime lo spi­rito che ha molti pensieri.
16 E con difficoltà congetturiamo le cose della terra, e a mala pena investighiamo quelle, che abbiamo davanti agli occhi; or chi scoprirà quelle, che sono ne' cieli?16 Con difficoltà diciamo il nostro pare­re sulle cose della terra, e a mala pena troviamo le cose che abbia­mo davanti agli occhi: or chi po­trà scoprire quelle che sono in cielo?
17 E chi conoscerà i tuoi voleri, se tu non dai la sapienza, e non mandi dal più alto cielo il tuo santo spirito;17 Chi potrà conoscere il tuo sentimento, se tu non gli dài la sapienza, e non mandi dal più al­to dei cieli il tuo santo spirito,
18 Onde cosi siano ammendati gli andamenti di que', che vivono sulla terra, e gli uomini apprendano quel, che sia grato a te?18 in modo che sian raddrizzate le vie di quelli che sono sulla terra, e gli uomini sappiano quello che ti è gradito?
19 Imperocché per mezzo della sapienza furon sanati tutti quelli, che a te piacquero, o Signore, fin da principio.19 Infatti per la sa­pienza furon salvati tutti quelli che a te, o Signore, piacquero fin da principio.