SCRUTATIO

Lunedi, 13 ottobre 2025 - Beata Alessandrina Maria da Costa ( Letture di oggi)

Qoelet 2


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BIBBIA MARTINIBiblija Hrvatski
1 Io dissi in cuor mio: Anderò a provarla copia delle delizie, e a godere dei beni. E riconobbi, che questo pure è vanità.1 Tad rekoh u srcu svom: »Daj da okušam užitak i vidim što naslada pruža« – ali gle: i to je ispraznost!
2 Il riso lo condannai di pazzia: e al gaudio dissi: Come vanamente ti inganni!2 O smijehu rekoh: »Ludost je«; o užitku: »Čemu valja?«
3 Risolvei in cuor mio di divezzar la mia carne dal vino per rivolgere l'animo alla sapienza, e per fuggir la stoltezza; sino a tanto che io avessi veduto quel, che sia utile pe' figliuoli degli uomini, e quel, che sia necessario di fare sotto del sole nei giorni contati della sua vita.3 Odlučih tijelo krijepiti vinom, a srce posvetiti mudrosti; poželjeh prigrliti i ludost, kako bih spoznao usrećuje li ljude ono što pod nebesima čine za izbrojenih dana svojega života.
4 Or io feci opere grandi, fabbricai delle case, e piantai delle vigne.4 Učinih velika djela: sazidah sebi palače, zasadih vinograde;
5 Piantai orti, e giardini, e vi messi ogni specie di piante.5 uredih perivoje i voćnjake, nasadih u njima voćke svakojake.
6 E formai delle peschiere di acque per annaffiare la selva de' giovani arboscelli.6 Načinih jezera da plodna sadišta natapam.
7 Ebbi in mio dominio dei servi, e delle serve con molta famiglia, ed armenti, e greggi di pecore numerosi, sorpassando tutti quelli, che furono avanti a me in Gerusalemme:7 Nakupovah robova i robinja, imadoh i sluge domaće, a tako i stada krupne i sitne stoke više no itko prije mene u Jeruzalemu.
8 Ammassai argento, ed oro, e quel,che aveano di più prezioso i regi, e le provincie: e mi scelsi de' cantori, e delle cantatrici, e le delizie de' figliuoli degli uomini, delle coppe, e de' vasi per mescere i vini.8 Nagomilah srebro i zlato i blago kraljeva i pokrajina, nabavih pjevače i pjevačice i svakoga raskošja ljudskog, sve škrinju na škrinju.
9 E superai nelle ricchezze tutti quei che furono prima di me in Gerusalemme; e la sapienza ancora fu sempre meco.9 I postadoh tako velik, veći no bilo tko prije mene u Jeruzalemu; a nije me ni mudrost moja ostavila.
10 E non negai agli occhi miei nulla di tutto quel, ch'ei desiderarono, e non vietai al mio cuore, il godere di ogni piacere, e il deliziarsi in tutte queste cose preparate da me, e questa credetti la mia porzione, il godere di mie fatiche:10 I što god su mi oči poželjele, nisam im uskratio, niti branih srcu svojemu kakva veselja, već se srce moje veselilo svakom trudu mojem, i takva bî nagrada svakom mojem naporu.
11 Ma volgendomi poi a tutte le opere fatte dalle mie mani, e alle fatiche, nelle quali io avea sudato inutilmente, in ogni cosa io vidi vanità, e afflizione di cuore, e che niente dura sotto il sole.11 A onda razmotrih sva svoja djela, sve napore što uložih da do njih dođem – i gle, sve je to opet ispraznost i pusta tlapnja! I ništa nema valjano pod suncem.
12 Passai a contemplar la saggezza, e gli errori, e la stoltezza. Che è egli l'uomo (dissi io) che seguir possa il re suo Creatore?12 Okrenuh zatim misao svoju mudrosti, gluposti i ludosti. Što, na priliku, čini kraljev nasljednik? Ono što je već učinjeno.
13 E riconobbi, come tanto va avanti la sapienza alla stoltezza, quanto la luce è distante dalle tenebre.13 I spoznadoh da je bolja mudrost od ludosti, kao što je svjetlost bolja od tame.
14 Il saggio ha occhi in testa: lo stolto cammina al buio: ma io appresi,che e l'uno, e l'altro vanno egualmente alla morte.14 Mudracu su oči u glavi,
a bezumnik luta u tami.
Ali također znam da obojicu stiže ista kob.
15 Onde io dissi in cuor mio: Se e lo stolto, ed io egualmente morremo, che giova a me l'aver fatto maggior studio della sapienza? E dopo averla discorsa coll'animo mio, conobbi, che questo stesso è vanità:15 Zato rekoh u sebi: »Kakva je sudbina luđaku, takva je i meni. Čemu onda žudjeti za mudrošću?« I rekoh u srcu: »I to je ispraznost!«
16 Perocché non sarà eterna la memoria del saggio, come neppure dello stolto; e i tempi avvenire seppelliran nell'oblio tutte a un modo le cose: muore il dotto appunto, come l'indotto.16 Jer trajna spomena nema ni mudru ni bezumniku: obojicu će poslije nekog vremena prekriti zaborav! I, jao, mudrac mora umrijeti kao i bezumnik.
17 E perciò mi venne a noja la vita o in veggendo come i mali tutti si trovano sotto del sole, e che tutto è vanità, ed è afflizione di spirito.17 Omrznuh život, jer mi se učini mučnim sve što se zbiva pod suncem: sve je ispraznost i pusta tlapnja.
18 Detestai di poi tutta la mia sollecitudine, onde con tanto studio mi affannai sotto del sole, mentr'io son per avere un erede dopo di me,18 Zamrzih sve za što sam se pod suncem trudio i što sad ostavljam svome nasljedniku.
19 Il quale io non so se sia per essere sapiente, o stolto, e il quale possederà le mie fatiche, che a me costarono sudori, ed affanni. Or v'ha egli cosa vana più di questa?19 Tko zna hoće li on biti mudar ili lud? Pa ipak on će biti gospodar sve moje muke u koju uložih sav svoj napor i mudrost pod suncem. I to je ispraznost.
20 Per la qual cosa io mi presi riposo, e il cuor mio rìnunziò a travagliarsi mai più sotto del sole.20 I stao sam srcem očajavati zbog velikog napora kojim sam se trudio pod suncem.
21 Conciossiachè dopo che uno ha faticato con saggezza, e prudenza, e sollecitudine, gli acquisti suoi lascia ad un infingardo: e questo è certamente vanità, e male grande.21 Jer čovjek se trudi mudro i umješno i uspješno, pa sve to mora ostaviti u baštinu drugomu koji se oko toga nije uopće trudio. I to je ispraznost i velika nevolja.
22 Imperocché qual vantaggio trarrà l'uomo di tutte le sue fatiche, e delle afflizioni di spirito, ond'egli si è straziato sotto del sole?22 Jer što on dobiva za sav svoj napor i trud koji je pod suncem podnio?
23 Di dolori, e di amarezze sono pieni tutti i suoi giorni, e neppure la notte ha posa il suo spirito: e questo non è egli vanità?23 Jer svi su njegovi dani doista mukotrpni, poslovi mu puni brige; čak ni noću ne miruje srce njegovo. I to je ispraznost.
24 Non è egli meglio mangiare, e bere, e far del bene all'anima propria colle proprie fatiche? E questo è pur dalla mano di Dio.24 Nema čovjeku druge sreće već jesti i piti i biti zadovoljan svojim poslom. I to je, vidim, dar Božje ruke.
25 Chi consumerà, e accumulerà delizie, come ho fatto io?25 Jer tko bi mogao jesti, tko li nezadovoljan biti, osim po njemu?
26 All'uomo, che è retto dinanzi a lui, ha data Dio la sapienza, e la scienza, e la letizia; ma al peccatore ha date le afflizioni, e la inutile cura di accumulare, e ammassare de' beni per lasciarli a chi Dio vorrà: e questo pure è vanità, e inutile angoscia di animo.26 Mudrost, spoznaju, radost on daruje onom tko mu je po volji, a grešniku nameće zadaću da sabire i skuplja za onoga tko je po volji Bogu. I to je ispraznost i pusta tlapnja.