Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli - Acts 12


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LXXBIBBIA VOLGARE
1 Κατ’ ἐκεῖνον δὲ τὸν καιρὸν ἐπέβαλεν Ἡρῴδης ὁ βασιλεὺς τὰς χεῖρας κακῶσαί τινας τῶν ἀπὸ τῆς ἐκκλησίας.1 E nel detto tempo il re Erode mise mano ad affliggere certi principali della chiesa (di Cristo).
2 ἀνεῖλεν δὲ Ἰάκωβον τὸν ἀδελφὸν Ἰωάννου μαχαίρῃ.2 E fece tagliare la testa (a santo) Iacobo, fratello di (santo) Giovanni.
3 Ἰδὼν δὲ ὅτι ἀρεστόν ἐστιν τοῖς Ἰουδαίοις, προσέθετο συλλαβεῖν καὶ Πέτρον, – ἦσαν δὲ [αἱ] ἡμέραι τῶν ἀζύμων –3 E vedendo che ciò piaceva a' giudei, procurò di fare pigliare eziandio Pietro in su li dì della pasca.
4 ὃν καὶ πιάσας ἔθετο εἰς φυλακὴν παραδοὺς τέσσαρσιν τετραδίοις στρατιωτῶν φυλάσσειν αὐτόν, βουλόμενος μετὰ τὸ πάσχα ἀναγαγεῖν αὐτὸν τῷ λαῷ.4 E preso ch' ebbe, lo mise in pregione, e diello in guardia a XVI cavalieri, volendo dopo la pasca producerlo (e giudicarlo) dinanzi al popolo.
5 ὁ μὲν οὖν Πέτρος ἐτηρεῖτο ἐν τῇ φυλακῇ· προσευχὴ δὲ ἦν ἐκτενῶς γινομένη ὑπὸ τῆς ἐκκλησίας πρὸς τὸν θεὸν περὶ αὐτοῦ.5 E stando così Pietro in pregione, tutta la chiesa (cioè tutti li fedeli) facevano a Dio orazione per lui senza intermissione.
6 Ὅτε δὲ ἤμελλεν προαγαγεῖν αὐτὸν ὁ Ἡρῴδης, τῇ νυκτὶ ἐκείνῃ ἦν ὁ Πέτρος κοιμώμενος μεταξὺ δύο στρατιωτῶν δεδεμένος ἁλύσεσιν δυσὶν φύλακές τε πρὸ τῆς θύρας ἐτήρουν τὴν φυλακήν.6 Or avvenne che in quella notte, che il dì seguente Erode intendeva di producerlo (al popolo in pubblico per condannarlo), stando Pietro e dormendo intra due berrovieri, legato con due catene; e molte altre guardie stavano all' uscio della pregione;
7 καὶ ἰδοὺ ἄγγελος κυρίου ἐπέστη καὶ φῶς ἔλαμψεν ἐν τῷ οἰκήματι· πατάξας δὲ τὴν πλευρὰν τοῦ Πέτρου ἤγειρεν αὐτὸν λέγων· ἀνάστα ἐν τάχει. καὶ ἐξέπεσαν αὐτοῦ αἱ ἁλύσεις ἐκ τῶν χειρῶν.7 ecco, subitamente apparve l'angelo di Dio, con tanto lume che tutta la pregione illuminò; e percuotendo Pietro dall' uno lato, sì lo svegliò e disseli: sta su incontanente. E svegliandosi, si trovò le mani sue sciolte dalle catene.
8 εἶπεν δὲ ὁ ἄγγελος πρὸς αὐτόν· ζῶσαι καὶ ὑπόδησαι τὰ σανδάλιά σου. ἐποίησεν δὲ οὕτως. καὶ λέγει αὐτῷ· περιβαλοῦ τὸ ἱμάτιόν σου καὶ ἀκολούθει μοι.8 Allora l'angelo li disse: vèstiti e càlzati. Ed elli così fece. E l'angelo li disse: circòndati il tuo vestimento, e sèguitami.
9 καὶ ἐξελθὼν ἠκολούθει καὶ οὐκ ᾔδει ὅτι ἀληθές ἐστιν τὸ γινόμενον διὰ τοῦ ἀγγέλου· ἐδόκει δὲ ὅραμα βλέπειν.9 Ed elli così facendo il seguitava, e non sapea per verità quello che l' angelo si faceva; ma parevali quasi uno sogno ovvero visione.
10 διελθόντες δὲ πρώτην φυλακὴν καὶ δευτέραν ἦλθαν ἐπὶ τὴν πύλην τὴν σιδηρᾶν τὴν φέρουσαν εἰς τὴν πόλιν, ἥτις αὐτομάτη ἠνοίγη αὐτοῖς καὶ ἐξελθόντες προῆλθον ῥύμην μίαν, καὶ εὐθέως ἀπέστη ὁ ἄγγελος ἀπ’ αὐτοῦ.10 E così (andando e) passando la prima e la seconda guardia, pervennero alla porta di ferro che mena alla città; la quale miracolosamente (sùbito) fu aperta a loro. E uscendo fuori (della porta), passorono una certa via; e subito l'angelo disparve.
11 Καὶ ὁ Πέτρος ἐν ἑαυτῷ γενόμενος εἶπεν· νῦν οἶδα ἀληθῶς ὅτι ἐξαπέστειλεν [ὁ] κύριος τὸν ἄγγελον αὐτοῦ καὶ ἐξείλατό με ἐκ χειρὸς Ἡρῴδου καὶ πάσης τῆς προσδοκίας τοῦ λαοῦ τῶν Ἰουδαίων.11 E allora Pietro, tornando in sè, disse: ora m' avveggio per verità, che il Signore mandò l'angelo suo, e hammi liberato delle mani di Erode, e del giudizio che li Iudei aspettavano (che facesse · di me).
12 συνιδών τε ἦλθεν ἐπὶ τὴν οἰκίαν τῆς Μαρίας τῆς μητρὸς Ἰωάννου τοῦ ἐπικαλουμένου Μάρκου, οὗ ἦσαν ἱκανοὶ συνηθροισμένοι καὶ προσευχόμενοι.12 E considerando (così liberato) andò a casa di (una cristiana che avea nome) Maria ch' era madre di (uno delli discepoli il cui nome era) Giovanni, (ma era) chiamato Marco; nella quale casa molti (cristiani) erano raunati e stavano in orazione (per lui).
13 κρούσαντος δὲ αὐτοῦ τὴν θύραν τοῦ πυλῶνος προσῆλθεν παιδίσκη ὑπακοῦσαι ὀνόματι Ῥόδη,13 E picchiando elli all' uscio, venne una giovenetta, che avea nome Rode, per aprire.
14 καὶ ἐπιγνοῦσα τὴν φωνὴν τοῦ Πέτρου ἀπὸ τῆς χαρᾶς οὐκ ἤνοιξεν τὸν πυλῶνα, εἰσδραμοῦσα δὲ ἀπήγγειλεν ἑστάναι τὸν Πέτρον πρὸ τοῦ πυλῶνος.14 E conoscendo la voce di Pietro, per la grande allegrezza non gli aperse, ma tornò adrieto, e disse (a quelli cristiani li quali erano dentro congregati) che Pietro era quello che picchiava all'uscio.
15 οἱ δὲ πρὸς αὐτὴν εἶπαν· μαίνῃ. ἡ δὲ διϊσχυρίζετο οὕτως ἔχειν. οἱ δὲ ἔλεγον· ὁ ἄγγελός ἐστιν αὐτοῦ.15 La quale cosa quelli non credendo, (per che sapevano ch' egli era messo in pregione) sì li dissono: tu se' fuori di senno. Ma quella pure affermava, che ciò era vero. Allora quelli dissero: forse che sarà l'angelo suo.
16 ὁ δὲ Πέτρος ἐπέμενεν κρούων· ἀνοίξαντες δὲ εἶδαν αὐτὸν καὶ ἐξέστησαν.16 Ma Pietro pure perseverava di picchiare (all'uscio). Onde egli, aprendogli e vedendo ch' era desso, maraviglioronsi molto.
17 κατασείσας δὲ αὐτοῖς τῇ χειρὶ σιγᾶν διηγήσατο [αὐτοῖς] πῶς ὁ κύριος αὐτὸν ἐξήγαγεν ἐκ τῆς φυλακῆς εἶπέν τε· ἀπαγγείλατε Ἰακώβῳ καὶ τοῖς ἀδελφοῖς ταῦτα. καὶ ἐξελθὼν ἐπορεύθη εἰς ἕτερον τόπον.17 E facendo Pietro cenno con mano ch' egli tacessero, narrò loro il modo come era uscito di pregione, e pregolli che questo fatto tosto facessero sapere a (santo) Iacobo ( ch' era vescovo in Ierusalem) e agli altri apostoli. E poi egli (incontanente) si partì, e andossene in uno altro luogo (la notte medesima).
18 Γενομένης δὲ ἡμέρας ἦν τάραχος οὐκ ὀλίγος ἐν τοῖς στρατιώταις τί ἄρα ὁ Πέτρος ἐγένετο.18 E fatto che fu giorno, li (cavalieri e) soldati (che guardavano la pregione, non trovando) vennero in mirabile turbazione (e questione), non sapendo che fatto ne fusse.
19 Ἡρῴδης δὲ ἐπιζητήσας αὐτὸν καὶ μὴ εὑρών, ἀνακρίνας τοὺς φύλακας ἐκέλευσεν ἀπαχθῆναι, καὶ κατελθὼν ἀπὸ τῆς Ἰουδαίας εἰς Καισάρειαν διέτριβεν.19 E ciò sentendo Erode, fecelo cercare (per molte parti), e non trovandolo fece grande inquisizione sopra le guardie; e poi partendosi da Ierusalem, e andando in Cesarea, quivi stette alquanti tempi.
20 Ἦν δὲ θυμομαχῶν Τυρίοις καὶ Σιδωνίοις· ὁμοθυμαδὸν δὲ παρῆσαν πρὸς αὐτὸν καὶ πείσαντες Βλάστον, τὸν ἐπὶ τοῦ κοιτῶνος τοῦ βασιλέως, ᾐτοῦντο εἰρήνην διὰ τὸ τρέφεσθαι αὐτῶν τὴν χώραν ἀπὸ τῆς βασιλικῆς.20 Ed essendo Erode turbato contra a quelli di Tiro e di Sidonia (per certa cagione), quelli temendo vennero a lui (concordevolmente e con molta umiltà); e prendendo per avvocato (e procuratore) il cameriere di Erode, che aveva nome Blasto, procuravano di tornare nella grazia del re; perciò che senza lui non avevano di che vivere nelle loro contrade.
21 τακτῇ δὲ ἡμέρᾳ ὁ Ἡρῴδης ἐνδυσάμενος ἐσθῆτα βασιλικὴν [καὶ] καθίσας ἐπὶ τοῦ βήματος ἐδημηγόρει πρὸς αὐτούς,21 Or avvenne che uno giorno (d' una grande festa) Erode, vestendosi di vestimenti regali, sedette per tribunale, e ragionava insieme con loro.
22 ὁ δὲ δῆμος ἐπεφώνει· θεοῦ φωνὴ καὶ οὐκ ἀνθρώπου.22 E il popolo (per piacerli) cominciò a lodare (e a millantare) dicendo, come elli pareva Iddio, e non uomo; (le quali vane lodi quello, come superbo, volentieri udiva).
23 παραχρῆμα δὲ ἐπάταξεν αὐτὸν ἄγγελος κυρίου ἀνθ’ ὧν οὐκ ἔδωκεν τὴν δόξαν τῷ θεῷ, καὶ γενόμενος σκωληκόβρωτος ἐξέψυξεν.23 Incontinente l'angelo di Dio il percosse per che usurpava la gloria di Dio, (dilettandosi d'essere chiamato e reputato Iddio); e consunto da' vermi, (e corrompendosi tutto il suo corpo, dopo pochi giorni) morì miseramente.
24 Ὁ δὲ λόγος τοῦ θεοῦ ηὔξανεν καὶ ἐπληθύνετο.24 Il fervore della predicazione delli fedeli continuamente cresceva.
25 Βαρναβᾶς δὲ καὶ Σαῦλος ὑπέστρεψαν εἰς Ἰερουσαλὴμ πληρώσαντες τὴν διακονίαν, συμπαραλαβόντες Ἰωάννην τὸν ἐπικληθέντα Μᾶρκον.25 E (dopo queste cose) Barnaba e Saulo, compiuto loro ministerio (il perchè mandati furono), tornorono da Ierusalem, menando con loro Giovanni il quale era cognominato Marco.