Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

ΠΑΡΟΙΜΙΑΙ - Proverbi - Proverbs 21


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LXXBIBBIA VOLGARE
1 ωσπερ ορμη υδατος ουτως καρδια βασιλεως εν χειρι θεου ου εαν θελων νευση εκει εκλινεν αυτην1 Il cuore e potere del re (e di tutti gli altri uomini) sono nella mano di Dio in tutto; e in molto poco tempo, quando gli piace, ha fatto d' uno malvagio, uomo buono, (quando la grazia dello Spirito Santo gli mette in cuore, che lascia il suo peccato, e sì si confessa).
2 πας ανηρ φαινεται εαυτω δικαιος κατευθυνει δε καρδιας κυριος2 E sono molte genti, che altri credono che menino buona vita, e che sieno in buono stato; ma niuno conosce il cuore altro che Iddio.
3 ποιειν δικαια και αληθευειν αρεστα παρα θεω μαλλον η θυσιων αιμα3 E piace più a Dio fare misericordia e diritto giudicio, che sacrificio (che uomo gli possa fare).
4 μεγαλοφρων εφ' υβρει θρασυκαρδιος λαμπτηρ δε ασεβων αμαρτια4 Allegrezza di cuore fa ribaldire gli occhi; (coloro che desiderano le cose che veggiono, debbono molto odiare e' loro occhi, che hanno molto spesso mala pace ne' loro cuori); i disleali non desìderano se non male, e non saranno già lieti se non possono fare male.
5 -5 Il prode uomo e il savio averanno tuttavia assai; ma il malvagio e il pigro saranno tuttavia in miseria e in povertà.
6 ο ενεργων θησαυρισματα γλωσση ψευδει ματαια διωκει επι παγιδας θανατου6 Quello che con malvagità hanne acquistato grande ricchezza, e' metterà rigoglio; per la qual cosa anderà alle pene dello inferno.
7 ολεθρος ασεβεσιν επιξενωθησεται ου γαρ βουλονται πρασσειν τα δικαια7 Ciò che i falsi giudici hanno avuto e preso a fare disleale giudicamento, graverae loro troppo (nella fede; al dì del giudicio parleranno contro a loro per li doni che n' hanno avuto).
8 προς τους σκολιους σκολιας οδους αποστελλει ο θεος αγνα γαρ και ορθα τα εργα αυτου8 (L'uomo fue fatto per Iddio servire propriamente, e per guardarsi da peccare, e fare bene; e) quando egli fa contro a' comandamenti, egli fae altrimenti contro a lui (ed esce fuori di diritta via); ma se fa ciò che deve, piace molto a colui che lo forinò.
9 κρεισσον οικειν επι γωνιας υπαιθρου η εν κεκονιαμενοις μετα αδικιας και εν οικω κοινω9 Molto vale meglio all' uomo, che si tenga di tutti i diletti carnali, e intenda a bene fare, che non vale compagnia di femina che non sia piacevole e di buona maniera.
10 ψυχη ασεβους ουκ ελεηθησεται υπ' ουδενος των ανθρωπων10 La volontà dell' uomo disleale è tuttavia a mal fare; e già a suo potere non averà pietà nè mercede del suo prossimo, (s' egli hae mestiere di lui).
11 ζημιουμενου ακολαστου πανουργοτερος γινεται ο ακακος συνιων δε σοφος δεξεται γνωσιν11 Le disavventure, che vengono a' cattivi uomini, sì possono castigar medesimamente i fanciulli; ma quelli tengono compagnia al prode uomo e santo, apparano tuttavia sapienza.
12 συνιει δικαιος καρδιας ασεβων και φαυλιζει ασεβεις εν κακοις12 I prodi uomini sono alcuna volta in grande tormento (e in grande pena, per castigare i folli e) per trarre i malvagi di loro malizia.
13 ος φρασσει τα ωτα του μη επακουσαι ασθενους και αυτος επικαλεσεται και ουκ εσται ο εισακουων13 Quello che non degna d' udire il povero uomo che mercede gli chiede (o che gli domanda limosina o che gli chiegga consiglio), e’verrà il giorno che griderae mercede, e non sarà udito; (tutto simigliantemente colui che non ha pietade nel suo cuore d'altrui disavventura e d'altrui peccato, che giudica e a lui non tiene, e' non si guarda già pure che gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, inanzi che vegna alla fine; e perciò è molto ardito chi altrui giudica, chè niuno non sa ciò che gli addiviene).
14 δοσις λαθριος ανατρεπει οργας δωρων δε ο φειδομενος θυμον εγειρει ισχυρον14 Molto puote essere lieto chi puote fare limosina di sua diritta fatica; chè (quando elli l' ha fatta sanza rigoglio e sanza rimostranza,) egli estingue il peccato dall'ira di Dio; ma niuno la deve fare in maniera che il mondo la vegga, (ma solamente il grande Signore, per cui ello la fa, elli la renderà, quando il mondo sarà finito).
15 ευφροσυνη δικαιων ποιειν κριμα οσιος δε ακαθαρτος παρα κακουργοις15 Assai deve essere lieto lo prode uomo a fare giudicamento; (chè quando non si sente di niente colpevole, non teme se non Iddio;) ma coloro che fanno male, (e sono in malo stato) debbono (dottare e) temere (la vendetta de' giudicii terreni e il giudicamento di Dio).
16 ανηρ πλανωμενος εξ οδου δικαιοσυνης εν συναγωγη γιγαντων αναπαυσεται16 Colui che Iddio non teme, (nè castigamento di prode uomo, elli non riceve misericordia, e tuttavia cresce il suo peccato sanza ritornare in via di veritade) sarae giudicato nella mente con esso i diavoli.
17 ανηρ ενδεης αγαπα ευφροσυνην φιλων οινον και ελαιον εις πλουτον17 Colui che è ghiotto della bocca, sarà povero tutto tempo; chi troppo desidera cose assai, non sarà già mai ricco.
18 περικαθαρμα δε δικαιου ανομος18 Quello che a prode uomo fa male (a torto e sanza ragione) sarae dannato per suo misfatto; e i disleali saranno giudicati per lo male ch' egli hanno fatto (a coloro che non li hanno servito; sì come fue a Pilato ed Erode e gli altri mali fattori, che feciono tormentare e uccidere coloro che amavano Dio e temevano).
19 κρεισσον οικειν εν γη ερημω η μετα γυναικος μαχιμου και γλωσσωδους και οργιλου19 Meglio viene a uno uomo (che ami pace) in povera villa stare (ed essere semplice), che avere compagnia di femina troppo adirosa e maliziosa (ed essere riccamente in cittade o in a tra buona villa).
20 θησαυρος επιθυμητος αναπαυσεται επι στοματος σοφου αφρονες δε ανδρες καταπιονται αυτον20 Il consiglio dell' uomo, il quale Iddio più ama, vale un tesoro; (in tutto suo affare non troverà già uomo, se non dolcezza e umilità;) ma già il malvagio non cura sì poco di grazia, ch' ella non sia male impiegata; (chè ello non si conosce mai in niuno bene).
21 οδος δικαιοσυνης και ελεημοσυνης ευρησει ζωην και δοξαν21 Quello che ha la mano diritta in giustizia e in misericordia, viverà lungamente in buono stato,' e sarà in gloria e in riposo.
22 πολεις οχυρας επεβη σοφος και καθειλεν το οχυρωμα εφ' ω επεποιθεισαν οι ασεβεις22 (Niuno deve avere fidanza in sua forza nè in sua virtude, chè tosto è abbattuta forza d' uomo, quando Dio vuole. E perciò dice Salomone :) la forte città prese il savio uomo, e abbattè la securità ch' ella aveva in sua forza. (Il savio è il nostro Signore, che abbatte la forza della città, quando egli abbatte l'orgoglio dell' uomo).
23 ος φυλασσει το στομα αυτου και την γλωσσαν διατηρει εκ θλιψεως την ψυχην αυτου23 Quello che guarda la sua bocca, e lascia la lingua da dire male d' altrui e di dire parole ree, elli guarda la sua anima di dolore e di tribulazione.
24 θρασυς και αυθαδης και αλαζων λοιμος καλειται ος δε μνησικακει παρανομος24 Il folle è chiamato rigoglioso e stolto; medesimamente fellonie e rigogliosi debbono odiare sopra tutte cose.
25 επιθυμιαι οκνηρον αποκτεινουσιν ου γαρ προαιρουνται αι χειρες αυτου ποιειν τι25 Quello che niente vuole fare (e che non ha che perdere) non è maraviglia già se sarae a fine; chè uomo ozioso (e povero che tosto) s' abbandona a fare follia.
26 ασεβης επιθυμει ολην την ημεραν επιθυμιας κακας ο δε δικαιος ελεα και οικτιρει αφειδως26 L'uomo di male affare tosto desidera l' altrui cose; ma il prode uomo non ha cura dell' altrui, anzi dona del suo a coloro che mestiere n' hanno.
27 θυσιαι ασεβων βδελυγμα κυριω και γαρ παρανομως προσφερουσιν αυτας27 Molto odia Iddio (offeso, che malvagio uomo faccia) elemosina ch' è fatta di malvagio acquisto; (e oblazione nulla non gli piace, se non per umilità e diritta fatica a chi la fa).
28 μαρτυς ψευδης απολειται ανηρ δε υπηκοος φυλασσομενος λαλησει28 (Quello che fa sembianti di servire a Dio, nè non ha cura nè volontà, farà mala fine; ma quello che a Dio serve semplicemente e di buona volontà, sarà tuttavia in bene qui e nell' altro secolo nella compagnia di Dio). Testimonio falso perirà; e l'obediente parlerà vittoria.
29 ασεβης ανηρ αναιδως υφισταται προσωπω ο δε ευθης αυτος συνιει τας οδους αυτου29 E l'uomo disleale si tiene forte nella sua malizia (e odia castigamento di Dio e di prode uomo); ma quello che sente il suo peccato, e sa che Iddio è crucciato, ammenda tosto sua vita, (quand' egli gli manda un poco di malizia).
30 ουκ εστιν σοφια ουκ εστιν ανδρεια ουκ εστιν βουλη προς τον ασεβη30 Contro a Dio non vale nè sapere nè consiglio nè prodezza di uomo; (nè contro al suo volere non può niuno, e sia grande signore se sa).
31 ιππος ετοιμαζεται εις ημεραν πολεμου παρα δε κυριου η βοηθεια31 L'uomo apparecchia cavalli e arme per andare in guerra (e in battaglia); ma da Dio viene la vittoria. (Dio dae battaglia a qual parte più gli piace, e fae alcuna volta a poche genti sopramontare, e uscire molta grande assembrata di genti).