Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Numeri 16


font
DIODATINOVA VULGATA
1 OR Core, figliuolo d’Ishar, figliuolo di Chehat, figliuolo di Levi; e Datan e Abiram, figliuoli di Eliab; e On, figliuolo di Pelet, avendo presi degli altri seco;1 Ecce autem Core filius Isaar filii Caath filii Levi et Dathan atque Abiram filii Eliab, Hon quoque filius Pheleth de filiis Ruben
2 si levarono in presenza di Mosè, con dugencinquanta uomini de’ figliuoli d’Israele, ch’erano de’ principali della raunanza, che si solevano chiamare alla raunata del popolo, uomini di nome.2 surrexerunt contra Moysen aliique filiorum Israel ducenti quinquaginta viri proceres synagogae vocati ad concilium, viri famosi.
3 E, adunatisi contro a Mosè, e contro ad Aaronne, disser loro: Bastivi; perciocchè tutta la raunanza è santa, e il Signore è nel mezzo di loro; perchè dunque v’innalzate sopra la raunanza del Signore?3 Cumque stetissent adversum Moysen et Aaron, dixerunt: “ Sufficiat vobis quia omnis congregatio sanctorum est, et in ipsis est Dominus! Cur elevamini super congregationem Domini? ”.
4 Quando Mosè ebbe ciò inteso, egli si gittò a terra sopra la sua faccia.4 Quod cum audisset Moyses, cecidit pronus in faciem
5 E parlò a Core, e a tutto il suo seguito, dicendo: Domattina farà il Signore conoscere chi è suo, e chi è santo, e lo farà accostare a sè; egli farà accostare a sè chi egli avrà eletto.5 locutusque ad Core et ad omne concilium: “ Mane, inquit, notum faciet Dominus qui ad se pertineant et qui sint sancti, et sanctos applicabit sibi; et, quos elegerit, appropinquare sibi faciet.
6 Fate questo: Tu, Core, e tutti voi che siete del suo seguito, prendete de’ turiboli.6 Hoc igitur facite: tollat unusquisque turibulum suum, tu, Core, et omne concilium tuum;
7 E domani mettete in essi del fuoco, e ponetevi su del profumo nel cospetto del Signore; e colui che il Signore avrà eletto sarà il Santo. Bastivi, figliuoli di Levi.7 et hausto cras igne, ponite desuper thymiama coram Domino; et, quemcumque elegerit, ipse erit sanctus. Sufficiat vobis, filii Levi! ”.
8 Mosè, oltre a ciò, disse a Core: Deh! ascoltate, figliuoli di Levi.8 Dixitque rursum ad Core: “ Audite, filii Levi.
9 È egli troppo poco per voi, che l’Iddio d’Israele v’abbia appartati della raunanza d’Israele, per farvi accostare a sè, per fare il servigio del Tabernacolo del Signore, e per presentarvi davanti alla raunanza, per fare il suo ministerio?9 Num parum vobis est quod separavit vos Deus Israel ab omni congregatione et iunxit sibi, ut serviretis ei in cultu habitaculi Domini et staretis coram frequentia populi et ministraretis pro ea?
10 E ch’egli abbia in effetto fatto accostar te, e tutti i tuoi fratelli, figliuoli di Levi, teco; che voi procacciate ancora il sacerdozio?10 Idcirco ad se fecit accedere te et omnes fratres tuos filios Levi, ut vobis etiam sacerdotium vindicetis,
11 Perciò, tu, e tutto il tuo seguito, siete quelli che si son convenuti contro al Signore; e che cosa è Aaronne, che voi mormorate contro a lui?11 et omne concilium tuum stet contra Dominum? Quid est enim Aaron, ut murmuretis contra eum? ”.
12 Mosè mandò ancora a chiamar Datan e Abiram, figliuoli di Eliab; ma essi dissero: Noi non ci andremo.12 Misit ergo Moyses, ut vocaret Dathan et Abiram filios Eliab, qui responderunt: “ Non venimus!
13 È egli poca cosa che tu ci abbi tratti fuor di un paese stillante latte e miele, per farci morir nel deserto, che tu vogli eziandio assolutamente fare il principe sopra noi?13 Numquid parum est tibi quod eduxisti nos de terra, quae lacte et melle manabat, ut occideres in deserto, nisi et dominatus fueris nostri?
14 Ma, lasciamo che tu non ci abbi condotti in un paese stillante latte e miele, avessici data almeno qualche possessione di campi o di vigne! Pensi tu di abbacinar gli occhi di questi uomini? Noi non ci andremo.14 Revera non induxisti nos in terram, quae fluit rivis lactis et mellis, nec dedisti nobis possessiones agrorum et vinearum! An et oculos illorum hominum vis eruere? Non venimus! ”.
15 Allora Mosè si adirò forte, e disse al Signore: Non riguardare alla loro offerta; io non ho preso nulla di quel d’alcun di loro, non pure un asino; e non ho offeso alcun di loro.15 Iratusque Moyses valde ait ad Dominum: “ Ne respicias sacrificia eorum; tu scis quod ne asellum quidem umquam acceperim ab eis nec afflixerim quempiam eorum ”.
16 Poi Mosè disse a Core: Comparite domani, tu, e tutti quelli del tuo seguito, davanti al Signore; Aaronne vi comparirà anch’esso.16 Dixitque ad Core: “ Tu et omne concilium tuum state seorsum coram Domino, et Aaron die crastino separatim.
17 E prenda ciascun di voi il suo turibolo, e mettavi del profumo, e rechi ciascuno il suo turibolo, davanti al Signore, che saranno dugencinquanta turiboli. Tu ancora, ed Aaronne, abbiate ciascuno il suo turibolo.17 Tollite singuli turibula vestra et ponite super ea incensum offerentes Domino ducenta quinquaginta turibula; tu et Aaron teneatis unusquisque turibulum suum ”.
18 Essi adunque presero ciascuno il suo turibolo, e postovi del fuoco, vi misero del profumo; e si fermarono all’entrata del Tabernacolo della convenenza. Il simigliante fecero ancora Mosè ed Aaronne.18 Quod cum fecissent, stantibus Moyse et Aaron,
19 E Core adunò tutta la raunanza contro a loro, all’entrata del Tabernacolo della convenenza; e la gloria del Signore apparve a tutta la raunanza.19 et coacervasset Core adversum eos omne concilium ad ostium tabernaculi conventus, apparuit cunctis gloria Dornini.
20 E il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo:20 Locutusque Dominus ad Moysen et Aaron ait:
21 Separatevi di mezzo di questa raunanza, e in un momento io li consumerò.21 “ Separamini de medio congregationis huius, ut eos repente disperdam ”.
22 Ma essi, gittatisi in terra sopra la faccia, dissero: O Dio, Dio degli spiriti d’ogni carne, quest’uomo solo avendo peccato, ti adireresti tu contro a tutta la raunanza?22 Qui ceciderunt proni in faciem atque dixerunt: “ Deus, Deus spirituum universae carnis; num, uno peccante, contra omnes ira tua desaeviet? ”.
23 E il Signore parlò a Mosè, dicendo:23 Et ait Dominus ad Moysen:
24 Parla alla raunanza, dicendo: Ritraetevi d’intorno a’ padiglioni di Core, di Datan, e di Abiram.24 “ Praecipe universo populo, ut separetur ab habitaculis Core et Dathan et Abiram ”.
25 E Mosè si levò, e andò a Datan, e ad Abiram; e gli Anziani d’Israele andarono dietro a lui.25 Surrexitque Moyses et abiit ad Dathan et Abiram et, sequentibus eum senioribus Israel,
26 Ed egli parlò alla raunanza, dicendo: Deh! dipartitevi d’appresso a’ padiglioni di cotesti malvagi uomini, e non toccate cosa alcuna loro; che talora non periate per tutti i lor peccati.26 dixit ad turbam: “ Recedite ab habitaculis hominum impiorum et nolite tangere, quae ad eos pertinent, ne involvamini in peccatis eorum ”.
27 Ed essi si dipartirono d’appresso a’ padiglioni di Core, di Datan, e di Abiram, d’ogni intorno. Or Datan e Abiram uscirono fuori, e si fermarono all’entrata de’ lor padiglioni, con le lor mogli, i lor figliuoli, e le lor famiglie.27 Cumque recessissent a tentoriis eorum per circuitum, Dathan et Abiram egressi stabant in introitu papilionum suorum cum uxoribus et filiis et parvulis.
28 E Mosè disse: Da questo conoscerete che il Signore mi ha mandato, per far tutte queste opere; conciossiachè io non l’abbia fatte di mio senno.28 Et ait Moyses: “ In hoc scietis quod Dominus miserit me, ut facerem universa, quae cernitis, et non ex proprio ea corde protulerim:
29 Se costoro muoiono nella maniera di tutti gli uomini, e son puniti come tutti gli altri uomini, il Signore non mi ha mandato.29 si consueta hominum morte interierint, et visitaverit eos plaga, qua et ceteri visitari solent, non misit me Dominus.
30 Ma, se il Signore crea una cosa nuova, tal che la terra apra la sua bocca, e li tranghiottisca, insieme con tutto quello che appartiene loro, sì che scendano vivi nell’inferno, voi conoscerete che questi uomini hanno dispettato il Signore.30 Sin autem novam rem fecerit Dominus, ut aperiens terra os suum deglutiat eos et omnia, quae ad illos pertinent, descenderintque viventes in infernum, scietis quod blasphemaverint Dominum ”.
31 Ed egli avvenne che, come egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, la terra ch’era sotto coloro si fendè,31 Confestim igitur, ut cessavit loqui, dirupta est terra sub pedibus eorum
32 e aperse la sua bocca, e li tranghiottì, insieme con le lor case; e parimente tutte le persone appartenenti a Core, e tutta la roba.32 et aperiens os suum devoravit illos cum domibus suis et omnibus hominibus Core et universa substantia eorum;
33 E scesero vivi nell’inferno, insieme con tutto quello che apparteneva loro; e la terra li coperse, ed essi perirono d’infra la raunanza.33 descenderuntque vivi in infernum operti humo et perierunt de medio congregationis.
34 E tutti gl’Israeliti ch’erano intorno a loro fuggirono al grido loro; perciocchè dicevano: Che la terra non ci tranghiottisca34 At vero omnis Israel, qui stabat per gyrum, fugit ad clamorem pereuntium dicens: “ Ne forte et nos terra deglutiat ”.
35 Oltre a ciò, un fuoco uscì d’appresso al Signore, il qual consumò que’ dugencinquanta uomini, che offerivano il profumo.35 Sed et ignis egressus a Domino interfecit ducentos quinquaginta viros, qui offerebant incensum.
36 Appresso, il Signore parlò a Mosè, dicendo:
37 Di’ a Eleazaro, figliuolo del Sacerdote Aaronne, che raccolga i turiboli di mezzo dell’arsione, spargendone via il fuoco; perciocchè sono sacri.
38 E dei turiboli di costoro che han peccato contro alle lor proprie anime, facciansene delle piastre distese, da coprir l’Altare; perciocchè essi li hanno presentati davanti al Signore, e sono sacri; e sieno per segnale a’ figliuoli d’Israele.
39 E il sacerdote Eleazaro prese que’ turiboli di rame, i quali coloro ch’erano stati arsi aveano presentati; e furono distesi in piastre, per coprir l’Altare,
40 per ricordanza a’ figliuoli d’Israele; acciocchè alcun uomo straniere, che non è della progenie d’Aaronne, non si accosti per far profumo davanti al Signore; e non sia come Core, e come que’ del suo seguito; siccome il Signore avea comandato a Eleazaro, per Mosè
41 E il giorno seguente tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele mormorò contro a Mosè, e contro ad Aaronne, dicendo: Voi avete fatto morire il popolo del Signore.
42 E avvenne che, come la raunanza si adunava contro a Mosè, e contro ad Aaronne, i figliuoli d’Israele riguardarono verso il Tabernacolo della convenenza; ed ecco, la nuvola lo coperse, e la gloria del Signore apparve.
43 E Mosè ed Aaronne vennero davanti al Tabernacolo della convenenza.
44 E il Signore parlò a Mosè, dicendo:
45 Levatevi di mezzo di questa raunanza, e io la consumerò in un momento. Ma essi si gittarono a terra sopra le lor facce.
46 E Mosè disse ad Aaronne: Prendi il turibolo, e mettivi del fuoco d’in su l’Altare, e ponvi del profumo, e va’ prestamente alla raunanza, e fa’ purgamento per loro; perciocchè una grave ira è proceduta d’innanzi al Signore; la piaga è già cominciata.
47 E Aaronne prese il turibolo, come Mosè avea detto, e corse in mezzo della raunanza; ed ecco, la piaga era già cominciata fra il popolo; ed egli mise il profumo in sul turibolo, e fece purgamento per lo popolo.
48 E si fermò fra i vivi e i morti; e la piaga fu arrestata.
49 E i morti per quella piaga furono quattordicimila settecento persone; oltre a quelli ch’erano morti per lo fatto di Core.
50 E la piaga essendo arrestata, Aaronne se ne ritornò a Mosè, all’entrata del Tabernacolo della convenenza