Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Gioele 1


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DIODATIVULGATA
1 La parola del Signore, la quale fu indirizzata a Gioele, figliuolo di Petuel.1 Verbum Domini, quod factum est ad Joël, filium Phatuel.
2 UDITE questo, o vecchi; e voi, tutti gli abitanti del paese, porgete l’orecchio. Avvenne egli mai a’ dì vostri, o mai a’ dì de’ padri vostri, una cotal cosa?2 Audite hoc, senes,
et auribus percipite, omnes habitatores terræ :
si factum est istud in diebus vestris,
aut in diebus patrum vestrorum ?
3 Raccontatela a’ vostri figliuoli; e raccontinla i vostri figliuoli a’ lor figliuoli, e i lor figliuoli alla generazione seguente.3 Super hoc filiis vestris narrate,
et filii vestri filiis suis,
et filii eorum generationi alteræ.
4 La locusta ha mangiato il rimanente della ruca, e il bruco ha mangiato il rimanente della locusta, e il grillo ha mangiato il rimanente del bruco.4 Residuum erucæ comedit locusta,
et residuum locustæ comedit bruchus,
et residuum bruchi comedit rubigo.
5 Destatevi, ubbriachi, e piangete; e voi bevitori di vino tutti, urlate per lo mosto; perciocchè egli vi è del tutto tolto di bocca.5 Expergiscimini, ebrii,
et flete et ululate, omnes qui bibitis vinum in dulcedine,
quoniam periit ab ore vestro.
6 Perciocchè è salita contro al mio paese, una nazione possente e innumerabile; i suoi denti son denti di leone, ed ha de’ mascellari di fiero leone.6 Gens enim ascendit super terram meam,
fortis et innumerabilis :
dentes ejus ut dentes leonis,
et molares ejus ut catuli leonis.
7 Ha deserte le mie viti, e scorzati i miei fichi: li ha del tutto spogliati, e lasciati in abbandono; i lor rami son divenuti tutti bianchi7 Posuit vineam meam in desertum,
et ficum meam decorticavit ;
nudans spoliavit eam, et projecit :
albi facti sunt rami ejus.
8 Lamentati, come una vergine cinta di un sacco per lo marito della sua fanciullezza.8 Plange quasi virgo accincta sacco super virum pubertatis suæ.
9 L’offerta di panatica, e da spandere, è del tutto mancata nella Casa del Signore; i sacerdoti, ministri del Signore, fanno cordoglio.9 Periit sacrificium et libatio de domo Domini ;
luxerunt sacerdotes, ministri Domini.
10 I campi son guasti, la terra fa cordoglio; perciocchè il frumento è stato guasto, il mosto è seccato, l’olio è venuto meno.10 Depopulata est regio,
luxit humus,
quoniam devastatum est triticum,
confusum est vinum,
elanguit oleum.
11 Lavoratori, siate confusi; urlate, vignaiuoli, per lo frumento, e per l’orzo; perciocchè la ricolta de’ campi è perita.11 Confusi sunt agricolæ,
ululaverunt vinitores
super frumento et hordeo,
quia periit messis agri.
12 La vite è seccata, e il fico langue; il melagrano, ed anche la palma, e il melo, e tutti gli altri alberi della campagna son secchi; certo la letizia è seccata d’infra i figliuoli degli uomini.12 Vinea confusa est,
et ficus elanguit ;
malogranatum, et palma, et malum,
et omnia ligna agri aruerunt,
quia confusum est gaudium a filiis hominum.
13 Cingetevi di sacchi, e piangete, o sacerdoti; urlate, ministri dell’altare; venite, passate la notte in sacchi, ministri dell’Iddio mio; perciocchè l’offerta di panatica, e da spandere, è divietata dalla Casa dell’Iddio vostro13 Accingite vos, et plangite, sacerdotes :
ululate, ministri altaris ;
ingredimini, cubate in sacco, ministri Dei mei,
quoniam interiit de domo Dei vestri sacrificium et libatio.
14 Santificate il digiuno, bandite la solenne raunanza, radunate gli anziani, e tutti gli abitanti del paese, nella Casa del Signore Iddio vostro, e gridate al Signore:14 Sanctificate jejunium, vocate cœtum,
congregate senes, omnes habitatores terræ
in domum Dei vestri,
et clamate ad Dominum :
15 Ahi lasso! l’orribil giorno! perciocchè il giorno del Signore è vicino, e verrà come un guasto fatto dall’Onnipotente.15 A, a, a, diei !
quia prope est dies Domini,
et quasi vastitas a potente veniet.
16 Non è il cibo del tutto riciso d’innanzi agli occhi nostri? la letizia, e la gioia non è ella recisa dalla Casa dell’Iddio nostro?16 Numquid non coram oculis vestris alimenta perierunt
de domo Dei nostri, lætitia et exsultatio ?
17 Le granella son marcite sotto alle loro zolle; le conserve son deserte, i granai son distrutti; perciocchè il frumento è perito per la siccità.17 Computruerunt jumenta in stercore suo,
demolita sunt horrea,
dissipatæ sunt apothecæ,
quoniam confusum est triticum.
18 Quanto hanno sospirato le bestie! e quanto sono state perplesse le mandre de’ buoi, perciocchè non vi è alcun pasco per loro! anche le gregge delle pecore sono state desolate.18 Quid ingemuit animal,
mugierunt greges armenti ?
quia non est pascua eis ;
sed et greges pecorum disperierunt.
19 O Signore, io grido a te; perciocchè il fuoco ha consumati i paschi del deserto, e la fiamma ha divampati tutti gli alberi della campagna.19 Ad te, Domine, clamabo,
quia ignis comedit speciosa deserti,
et flamma succendit omnia ligna regionis.
20 Anche le bestie della campagna hanno agognato dietro a te; perciocchè i rivi delle acque son seccati, e il fuoco ha consumati i paschi del deserto20 Sed et bestiæ agri, quasi area sitiens imbrem, suspexerunt ad te,
quoniam exsiccati sunt fontes aquarum,
et ignis devoravit speciosa deserti.