Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Isaia 50


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Così ha detto il Signore: Dove è la lettera del divorzio di vostra madre, per la quale io l’abbia mandata via? ovvero, chi è colui de’ miei creditori, a cui io vi abbia venduti? Ecco, voi siete stati venduti per le vostre iniquità, e la madre vostra è stata mandata via per li vostri misfatti.1 Queste cose dice il Signore: « Che è questo libello di ripudio della vostra madre, col quale l'ho mandata via? o chi è il mio creditore al quale vi ho venduti? ecco per le vostre iniquità siete stati venduti, e per le vostre scelleratezze ho ripudiata la vostra madre.
2 Perchè, essendo io venuto, non si è trovato alcuno? Ed avendo io chiamato, niuno ha risposto? È forse la mia mano per alcuna maniera accorciata, da non poter riscuotere? O non vi è egli in me forza alcuna, da poter liberare? Ecco, col mio sgridare io secco il mare, io riduco i fiumi in deserto, sì che il pesce loro diventa puzzolente, per mancamento di acqua, essendo morto di sete.2 Io venni, e nonv'era nessuno, io chiamai, e nessuno rispose. E' forse, accorciata e divenuta piccola la mia mano, chè non possa riscattarvi, e può essere che non abbia forza per liberarvi? ecco, colle mie sgridate ridurrò a deserto il mare, metterò a secco fiumi; senz'acqua i pesci marciranno e periranno di sete.
3 Io rivesto i cieli di caligine, e metto un cilicio per lor coverta3 Vestirò a nero i cieli, e li coprirò di cilizio.
4 IL Signore Iddio mi ha data la lingua de’ dotti, per saper parlare opportunamente allo stanco; egli mi desta ogni mattina l’orecchio, per udire come i dotti.4 Il Signore mi ha donato una lingua erudita, affinchè sostenga colla parola gli stanchi, egli mi tiene erette ogni mattina, mi tiene erette le orecchie, affinchè l'a­AIA li 2 scolti come maestro.
5 Il Signore Iddio mi ha aperto l’orecchio, ed io non sono stato ribello, non mi son tratto indietro.5 Il Signore Dio m'ha aperto l'orecchio, ed io non resisto, non mi ritiro indietro.
6 Io ho porto il mio corpo a’ percotitori, e le mie guance a quelli che mi strappavano i capelli; io non ho nascosta la mia faccia dalle onte, nè dallo sputo.6 Ho abbandonato il mio corpo ai percotitori, le mie guance a chi mi strappa la barba, non ho allontanata la faccia da chi mi oltraggiava, da chi mi sputacchiava.
7 Ma il Signore Iddio è stato in mio aiuto; perciò, non sono stato confuso; perciò, ho resa la mia faccia simile ad un macigno, e so che non sarò svergognato.7 Il Signore Dio è mio aiuto, per questo non sono stato confuso, per questo ho ridotta la mia faccia come pietra durissima, e so di non rimaner confuso.
8 Colui che mi giustifica è prossimo; chi contenderà meco? presentiamoci pure amendue insieme; chi è mio avversario? accostisi pure a me.8 Mi sta vicino colui che mi giustifica: chi mi contraddirà? Presentiamoci insieme! Chi è il mio avversario? Si accosti a me!
9 Ecco, il Signore Iddio è in mio aiuto; chi mi condannerà? ecco, tutti coloro saran logorati come un vestimento; la tignuola li roderà9 Ecco, il Signore Dio è mio aiuto: chi è che possa condannarmi? Ecco tutti saran consumati come un vestito, li mangerà la tignola.
10 Chi è colui, d’infra voi, che tema il Signore, che ascolti la voce del suo Servitore? Benchè cammini in tenebre, e non abbia chiarezza alcuna, pur confidisi nel Nome del Signore, ed appoggisi sopra l’Iddio suo.10 Chi è tra voi che tema il Signore e ascolti la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre ed è senza luce speri nel nome del Signore e si appoggi al suo Dio.
11 Ecco, voi tutti che accendete del fuoco, e vi attorniate di faville, camminate alla luce del vostro fuoco, ed alle faville che avete accese. Questo vi è avvenuto dalla mia mano; voi giacerete in tormento11 Ecco, voi tutti che accendete il fuoco, ravvolti nelle fiamme, camminate al lume del vostro fuoco, tra le fiamme da voi accese. Questo è stato fatto a voi dalla mia mano, e voi dormirete in mezzo ai dolori.