Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Isaia 37


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DIODATINOVA VULGATA
1 E QUANDO il re Ezechia ebbe intese queste cose, stracciò le sue vesti, e si coprì di un sacco ed entrò nella Casa del Signore.1 Et factum est cum audisset rex Ezechias, scidit vestimen ta sua etobvolutus est sacco et intravit in domum Domini;
2 E mandò Eliachim, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e i più vecchi de’ sacerdoti, coperti di sacchi, al profeta Isaia, figliuolo di Amos.2 et misit Eliachim, qui eratsuper domum, et Sobnam scribam et seniores de sacerdotibus opertos saccis adIsaiam filium Amos prophetam,
3 Ed essi gli dissero: Così ha detto Ezechia: Questo è un giorno di angoscia, di rimprovero, e di bestemmia; perciocchè i figliuoli son venuti fino all’apritura della matrice, ma non vi è forza da partorire.3 et dixerunt ad eum: “ Haec dicit Ezechias:Dies tribulationis et correptionis et contumeliae dies haec, quia venerunt filiiusque ad partum, et virtus non est pariendi.
4 Forse che il Signore Iddio tuo avrà intese le parole di Rab-sache, il quale il re di Assiria, suo signore, ha mandato, per oltraggiar l’Iddio vivente, e per fargli rimprovero con le parole che il Signore Iddio tuo ha udite; perciò mettiti a fare orazione per lo rimanente del popolo che si ritrova.4 Forsitan audiet Dominus Deus tuusverba Rabsacis, quem misit rex Assyriorum, dominus suus, ad blasphemandum Deumviventem, et puniet sermones, quos audivit Dominus Deus tuus; leva ergoorationem pro reliquiis, quae repertae sunt ”.
5 Così i servitori del re Ezechia vennero ad Isaia.5 Et venerunt servi regis Ezechiae ad Isaiam;
6 Ed Isaia disse loro: Dite così al vostro signore: Così ha detto il Signore: Non temere per le parole che tu hai udite, con le quali i servitori del re degli Assiri mi hanno oltraggiato.6 et dixit ad eos Isaias: “Haecdicetis domino vestro: Haec dicit Dominus: Ne timeas a facie verborum, quaeaudisti, quibus blasphemaverunt pueri regis Assyriorum me.
7 Ecco, io di presente metterò un tale spirito in lui, che, avendo inteso un certo grido, egli ritornerà al suo paese, ed io ho farò cader per la spada nel suo paese7 Ecce ego dabo eispiritum, et audiet nuntium et revertetur ad terram suam, et corruere eum faciamgladio in terra sua ”.
8 Or essendosene Rab-sache ritornato, e andato a trovare il re di Assiria, che combatteva Libna perciocchè egli avea inteso ch’egli s’era partito di Lachis;8 Reversus est autem Rabsaces et invenit regem Assyriorum proeliantem adversusLobnam; audierat enim quia profectus esset de Lachis.
9 esso ebbe novelle di Tirhaca, re di Etiopia, che dicevano: Egli è uscito fuori per darti battaglia. Ed avendo ciò udito, mandò messi ad Ezechia, dicendo:9 Et audivit de Tharacarege Aethiopiae dicentes: “ Egressus est, ut pugnet contra te ”.
Quod cum audisset, misit nuntios ad Ezechiam dicens:
10 Dite così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel qual tu ti confidi, non t’inganni, dicendo: Gerusalemme non sarà data nelle mani del re di Assiria.10 “ Haec dicetisEzechiae regi Iudae loquentes: Non te decipiat Deus tuus, in quo tu confidis,dicens: “Non dabitur Ierusalem in manu regis Assyriorum”.
11 Ecco, tu hai inteso quello che i re degli Assiri hanno fatto a tutti gli altri paesi, distruggendoli; e tu scamperesti?11 Ecce tu audistiomnia, quae fecerunt reges Assyriorum omnibus terris, quas ad interitumdevoverunt, et tu poteris liberari?
12 Gl’Iddii delle genti, che i miei padri distrussero, cioè: di Gozan, di Haran, di Resef, e de’ figliuoli di Eden, che sono in Telasar, le hanno essi liberate?12 Numquid eruerunt eos dii gentium, quossubverterunt patres mei, Gozan et Charran et Reseph et filios Eden, qui erant inThelassar?
13 Dove è il re di Hamat, e il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Hena, e di Ivva?13 Ubi est rex Emath et rex Arphad et rex urbis Sepharvaim, Ana etAva? ”.
14 Quando Ezechia ebbe ricevute quelle lettere, per mano di que’ messi, e le ebbe lette, salì alla Casa del Signore, e le spiegò davanti al Signore.14 Et tulit Ezechias epistulam de manu nuntiorum et legit eam. Et ascendit indomum Domini et expandit eam Ezechias coram Domino.
15 Ed Ezechia fece orazione al Signore, dicendo:15 Et oravit Ezechias ad Dominum dicens:
16 O Signore degli eserciti, Iddio d’Israele, che siedi sopra i Cherubini, tu solo sei l’Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.16 “ Domine exercituum, Deus Israel, qui sedes super cherubim, tu es Deussolus omnium regnorum terrae, tu fecisti caelum et terram.
17 O Signore, inchina il tuo orecchio, e odi; o Signore, apri i tuoi occhi, e vedi; ed ascolta tutte le parole di Sennacherib, ch’egli ha mandate a dire, per oltraggiar l’Iddio vivente.17 Inclina, Domine,aurem tuam et audi; aperi, Domine, oculos tuos et vide et audi omnia verbaSennacherib, quae misit ad blasphemandum Deum viventem.
18 Egli è vero, Signore, che i re degli Assiri hanno distrutti tutti que’ paesi, e le lor terre;18 Vere enim, Domine,dissipaverunt reges Assyriorum gentes et regiones earum
19 ed hanno gettati nel fuoco gl’iddii loro; perciocchè non erano dii, anzi opera di mani d’uomini, pietra, e legno; onde li hanno distrutti.19 et dederunt deosearum igni: non enim erant dii, sed opera manuum hominum, lignum et lapis; etcomminuerunt eos.
20 Ma ora, o Signore Iddio nostro, liberaci dalla sua mano; acciocchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei il Signore20 Et nunc, Domine Deus noster, salva nos de manu eius; etcognoscant omnia regna terrae quia tu, Domine, es solus Deus ”.
21 Allora Isaia, figliuolo di Amos, mandò a dire ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Quant’è a ciò, di che tu mi hai fatta orazione intorno a Sennacherib, re degli Assiri;21 Et misit Isaias filius Amos ad Ezechiam dicens: “ Haec dicit Dominus, DeusIsrael: Pro quibus rogasti me de Sennacherib rege Assyriorum,
22 questa è la parola, che il Signore ha pronunziata contro a lui: La vergine, figliuola di Sion, ti ha sprezzato, e ti ha beffato; la figliuola di Gerusalemme ha scossa la testa dietro a te.22 hoc est verbum,quod locutus est Dominus super eum:
Despexit te, subsannavit te virgo filia Sion;
post te caput movit filia Ierusalem.
23 Chi hai tu schernito ed oltraggiato? e contro a chi hai tu alzata la voce, e levati in alto gli occhi tuoi? contro al Santo d’Israele.23 Cui exprobrasti et quem blasphemasti?
Et super quem exaltasti vocem
et levasti altitudinem oculorum tuorum?
Contra Sanctum Israel!
24 Tu hai schernito il Signore per li tuoi servitori; ed hai detto; Con la moltitudine de’ miei carri, io son salito in cima de’ monti fino al sommo del Libano; io taglierò i suoi più alti cedri, e i suoi più scelti abeti; e perverrò infino all’alto della sua cima, al bosco del suo Carmel.24 In manu servorum tuorum exprobrasti Domino
et dixisti: “In multitudine quadrigarum mearum
ego ascendi altitudinem montium, iuga Libani;
et succidi excelsa cedrorum eius
et electas abietes illius
et introivi altitudinem summitatis eius,
silvam condensam.
25 Io ho cavati dei pozzi, e ne ho bevute le acque; ed ho asciutti con le piante de’ miei piedi tutti i rivi de’ luoghi assediati.25 Ego fodi et bibi aquam alienam
et exsiccavi vestigio pedis mei
omnes rivos Aegypti”.
26 Non hai tu inteso che già da lungo tempo io ho fatto questo, e l’ho formato ab antico? ed ora l’ho fatto venire, ed è stato per desolare, e per ridurre in mucchi di ruine le città forti.26 Numquid non audisti?
A saeculo feci illud; a diebus antiquis
ego plasmavi illud et nunc adduxi,
ut fiat in eradicationem,
in lapides eversos civitates munitae.
27 E gli abitanti di esse, scemi di forza, sono stati spaventati e confusi; sono stati come l’erba de’ campi, e come la verzura dell’erbetta, e come il fieno de’ tetti, e come le biade riarse, avanti che sieno salite in ispiga.27 Habitatores earum breviata manu
contremuerunt et confusi sunt;
facti sunt sicut fenum agri
et gramen viride et herba tectorum, quae exaruit a facie austri.
28 Ma io conosco il tuo stare, e il tuo uscire, e il tuo andare, e il tuo furore contro a me.28 Sessionem tuam
et egressum tuum et introitum tuum cognovi
et insaniam tuam contra me.
29 Perciocchè tu sei infuriato contro a me, e il tuo romoreggiare è salito a’ miei orecchi; io ti metterò il mio raffio nelle nari, e il mio freno nelle mascelle; e ti farò ritornare indietro per la via stessa, per la quale sei venuto.29 Cum fureris adversum me,
et superbia tua ascenderit in aures meas,
ponam circulum in naribus tuis
et frenum in labiis tuis
et reducam te in viam,
per quam venisti.
30 E questo, o Ezechia, te ne sarà il segno: Quest’anno si mangerà quel che sarà nato de’ granelli caduti nella ricolta precedente; e l’anno seguente quello che sarà nato da sè stesso; ma l’anno terzo voi seminerete, e mieterete; e pianterete vigne, e mangerete del frutto loro.30 Tibi autem hoc erit signum:
Comedantur hoc anno, quae colligi poterunt,
et in anno secundo, quae sponte nascuntur;
in anno autem tertio seminate et metite
et plantate vineas et comedite fructum earum.
31 E quello che sarà restato della casa di Giuda, e sarà scampato, continuerà a far radici di sotto, ed a portar frutto di sopra.31 Et mittet id, quod salvatum fuerit de domo Iudae,
quod reliquum est, radicem deorsum
et faciet fructum sursum.
32 Perciocchè di Gerusalemme uscirà un rimanente, e del monte di Sion un residuo. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo.32 Quia de Ierusalem exibit residuum,
et, quod salvum fuerit, de monte Sion.
Zelus Domini exercituum faciet istud.
33 Perciò, il Signore ha detto così intorno al re degli Assiri: Egli non entrerà in questa città, e non vi tirerà dentro alcuna saetta, e non verrà all’assalto contro ad essa con iscudi, e non farà alcun argine contro ad essa.33 Propterea haec dicit Dominus de rege Assyriorum:
Non introibit civitatem hanc
et non iaciet ibi sagittam
et non opponet ei clipeum
et non mittet contra eam aggerem.
34 Egli se ne ritornerà per la medesima via, per la quale è venuto, e non entrerà in questa città, dice il Signore.34 In via, qua venit, per eam revertetur,
et civitatem hanc non ingredietur, dicit Dominus.
35 Ed io sarà protettor di questa città, per salvarla, per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore.35 Et protegam civitatem istam, ut salvem eam
propter me et propter David servum meum ”.
36 Or un Angelo del Signore uscì, e percosse centottantacinquemila uomini nel campo degli Assiri; e quando si furono levati la mattina, ecco non si vedeva altro che corpi morti.36 Egressus est autem angelus Domini et percussit in castris Assyriorum centumoctoginta quinque milia; et surrexerunt mane, et ecce omnes illi cadaveramortuorum.
37 E Sennacherib, re degli Assiri, si partì, e se ne andò, e ritornò in Ninive, e vi dimorò.37 Et egressus est et abiit; et reversus est Sennacherib rex Assyriorum ethabitavit in Nineve.
38 Ed avvenne che mentre egli adorava nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec, e Sareser, suoi figliuoli lo percossero con la spada, e poi scamparono nel paese di Ararat. Ed Esar-haddon, suo figliuolo, regnò in luogo suo38 Et factum est, cum adoraret in templo Nesroch dei sui,Adramelech et Sarasar filii eius percusserunt eum gladio fugeruntque in terramArarat. Et regnavit Asarhaddon filius eius pro eo.