Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Salmi 39


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 Salmo di Davide, dato a Iedutun capo de’ Musici IO aveva detto: Io prenderò guardia alle mie vie, Che io non pecchi colla mia lingua; Io guarderò la mia bocca con un frenello, Mentre l’empio sarà davanti a me.1 Al maestro del coro. A Iedutùn. Salmo. Di Davide.
2 Io sono stato mutolo e cheto; Ho eziandio taciuto il bene; Ma la mia doglia si è inasprita.2 Ho detto: «Vigilerò sulla mia condottaper non peccare con la mia lingua;metterò il morso alla mia boccafinché ho davanti il malvagio».
3 Il mio cuore si è riscaldato dentro di me; Un fuoco si è acceso, mentre io ravvolgeva questo nell’animo mio; Onde io ho parlato colla mia lingua, dicendo:3 Ammutolito, in silenzio,tacevo, ma a nulla serviva,e più acuta si faceva la mia sofferenza.
4 O Signore, fammi conoscere il mio fine, E quale è il termine de’ miei dì; Fa’ ch’io sappia quanto io ho da vivere ancora in questo mondo.4 Mi ardeva il cuore nel petto;al ripensarci è divampato il fuoco.Allora ho lasciato parlare la mia lingua:
5 Ecco tu hai ridotti i miei dì alla misura di un palmo, E il tempo della mia vita è come niente appo te; Certo, ogni uomo, quantunque sia in piè, è tutta vanità. Sela.5 «Fammi conoscere, Signore, la mia fine,quale sia la misura dei miei giorni,e saprò quanto fragile io sono».
6 Certo l’uomo va e viene in figura; Certo in vano si travagliano tutti, E adunano de’ beni senza sapere chi li raccorrà6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni,è un nulla per te la durata della mia vita.Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive.
7 Ma ora, Signore, che aspetto io? La mia speranza è in te.7 Sì, è come un’ombra l’uomo che passa.Sì, come un soffio si affanna,accumula e non sa chi raccolga.
8 Liberami da tutti i miei misfatti; Non farmi essere il vituperio dello stolto.8 Ora, che potrei attendere, Signore?È in te la mia speranza.
9 Io ammutolisco, io non aprirò la bocca; Perciocchè tu hai fatto questo.9 Liberami da tutte le mie iniquità,non fare di me lo scherno dello stolto.
10 Toglimi d’addosso la tua piaga; Io mi vengo meno, per la guerra che tu mi fai colla tua mano.10 Ammutolito, non apro bocca,perché sei tu che agisci.
11 Se tu castighi alcuno con castigamenti d’iniquità, Tu fai struggere tutto ciò che vi è di bello e d’eccellente in lui, Come una tignuola; certo, ogni uomo è vanità. Sela.11 Allontana da me i tuoi colpi:sono distrutto sotto il peso della tua mano.
12 Signore, ascolta la mia orazione, e porgi l’orecchio al mio grido, E non esser sordo alle mie lagrime; Perciocchè io son forestiere appo te, Ed avveniticcio, come tutti i miei padri.12 Castigando le sue colpetu correggi l’uomo,corrodi come un tarlo i suoi tesori.Sì, ogni uomo non è che un soffio.
13 Cessati da me, acciocchè io mi rinforzi, Innanzi che io me ne vada, e non sia più13 Ascolta la mia preghiera, Signore,porgi l’orecchio al mio grido,non essere sordo alle mie lacrime,perché presso di te io sono forestiero,ospite come tutti i miei padri.
14 Distogli da me il tuo sguardo:che io possa respirare,prima che me ne vadae di me non resti più nulla.