Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Giobbe 42


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 E GIOBBE rispose al Signore, e disse:1 Ma a Giobbe rispose al Signore, e disse:
2 Io so che tu puoi tutto; E che cosa niuna che tu abbia deliberata, non può essere impedita.2 Io so, che tu poi il tutto, e nissun tuo pensiero rimane indietro.
3 Chi è costui, che oscura il consiglio senza scienza? Perciò, io ho dichiarata la mia opinione, Ma io non intendeva ciò ch’io diceva; Son cose maravigliose sopra la mia capacità, Ed io non le posso comprendere.3 Chi è costui, che privo di senno avviluppa i consigli (di Dio)? Io perciò ho parlato da stolto, e di cose che infinitamente sorpassano il mio sapere.
4 Deh! ascolta, ed io parlerò; Ed io ti farò delle domande, e tu insegnami.4 Ascolta, ed io parlerò; io ti interrogherò, e tu rispondimi.
5 Io avea con gli orecchi udito parlar di te; Ma ora l’occhio mio ti ha veduto.5 Io ti udii già colle mie orecchie; ora il mio occhio ti vede.
6 Perciò io riprovo ciò che ho detto, e me ne pento In su la polvere, ed in su la cenere6 Per questo io accuso me stesso, e fo penitenza nella polvere, e nella cenere.
7 Ora, dopo che il Signore ebbe dette queste cose a Giobbe, egli disse ancora ad Elifaz Temanita: L’ira mia è accesa contro a te, e contro a’ due tuoi compagni; perciocchè voi non mi avete parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore.7 Or dopo che il Signore ebbe dette a Giobbe quelle parole, egli disse ad Eliphaz di Theman: Io sono altamente sdegnato contro di te, e contro i due tuoi amici, perocché non avete parlato con rettitudine dinanzi a me, come Giobbe mio servo.
8 Ora dunque, pigliatevi sette giovenchi, e sette montoni, e andate al mio servitore Giobbe, ed offerite olocausto per voi; e faccia Giobbe, mio servitore, orazione per voi; perciocchè certamente io avrò riguardo a lui, per non farvi portar la pena della vostra stoltizia; conciossiachè voi non mi abbiate parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore.8 Prendetevi adunque sette tori, e sette arieti, e andate a trovar Giobbe mio servo, e offerite olocausto per voi; e Giobbe mio servo farà orazione per voi; e in grazia di lui non sarà imputata a voi la vostra stoltezza: perocché voi non avete parlato di me con rettitudine, come Giobbe mio servo.
9 Ed Elifaz Temanita, e Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, andarono, e fecero come il Signore avea loro detto. E il Signore esaudì Giobbe9 Andarono adunque Eliphaz di Theman, e Baldad di Sueh, e Sophar di Naamath, e fecero quanto avea detto loro il Signore, e si placò il Signore in grazia di Giobbe.
10 E il Signore trasse Giobbe della sua cattività, dopo ch’egli ebbe fatta orazione per li suoi amici; e il Signore accrebbe a Giobbe al doppio tutto quello ch’egli avea avuto per l’addietro.10 E oltre a ciò il Signore si mosse a compassione di Giobbe mentre ei pregava pe' suoi amici; e rendette il Signore a Giobbe il doppio di tutto quello, che egli avea posseduto per l'innanzi.
11 E tutti i suoi fratelli, e tutte le sue sorelle, e tutti i suoi conoscenti di prima, vennero a lui, e mangiarono con lui in casa sua, e si condolsero con lui, e lo consolarono di tutto il male che il Signore avea fatto venir sopra lui; e ciascuno di essi gli donò una pezza di moneta, ed un monile d’oro.11 E andarono a ritrovarlo tutti i suoi fratelli, e tutte le sue sorelle, e tutti quelli, che prima l'avean conosciuto, e mangiarono con lui nella sua casa, e scuotevano il capo sopra di lui, e lo consolavano di tutte le tribolazioni mandate a lui dal Signore, e ognuno di essi diede a lui una pecora, e un orecchino di oro.
12 E il Signore benedisse lo stato ultimo di Giobbe, più che il primiero; talchè egli ebbe quattordicimila pecore, e seimila cammelli, e mille paia di buoi, e mille asine.12 E il Signore benedisse Giobbe da ultimo più che da principio; ed egli ebbe quattordici mila pecore, e sei mila cammelli, e mille paia di bovi, e mille asine.
13 Ed ebbe sette figliuoli e tre figliuole.13 Ed ebbe sette figliuoli, e tre figliuole.
14 E pose nome alla prima Gemima, e alla seconda Chesia, e alla terza Cheren-happuc.14 E alla prima pose nome Giorno, e alla seconda Cassia, e alla terza Corno di Antimonio.
15 E non si trovarono in tutto quel paese donne alcune belle come le figliuole di Giobbe; e il lor padre diede loro eredità per mezzo i lor fratelli.15 Non ebbe tutta la terra donne eguali in bellezza alle figliuole di Giobbe, e il padre loro le chiamò a parte dell'eredità insieme co' loro fratelli.
16 E dopo queste cose, Giobbe visse cenquarant’anni, e vide i suoi figliuoli, e i figliuoli de’ suoi figliuoli, infino alla quarta generazione.16 Dopo queste cose visse Giobbe cento quarant'anni, e vide i suoi figliuoli, e i figliuoli de' suoi figliuoli fin alla quarta generazione, e morì in età, avanzata, e pieno di giorni.
17 Poi morì vecchio, e sazio di giorni