Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine?1 - Un patto io conchiusi con gli occhi miei, di neppur pensare a una vergine:
2 E pur quale è la parte che Iddio mi ha mandata da alto? E quale è l’eredità che l’Onnipotente mi ha data da’ luoghi sovrani?2 giacchè qual parte avrebbe avuto in me Dio dall'alto, e quale eredità l'Onnipotente dall'eccelso?
3 La ruina non è ella per lo perverso, E gli accidenti strani per gli operatori d’iniquità?3 La ruina non è forse per il disonesto, e la sventura per chi commette ingiustizia?
4 Non vede egli le mie vie? E non conta egli tutti i miei passi?4 non vede forse [Dio] le mie strade, e tutti i passi miei non conta Egli?
5 Se io son proceduto con falsità, E se il mio piè si è affrettato alla fraude,5 Se ho proceduto con falsità, e s'affrettò verso la frode il mio piede,
6 Pesimi pure Iddio con bilance giuste, E conoscerà la mia integrità.6 che Egli mi pesi pure in bilance giuste, e Dio conoscerà la mia schiettezza.
7 Se i miei passi si sono stornati dalla diritta via, E se il mio cuore è ito dietro agli occhi miei, E se alcuna macchia mi è rimasta attaccata alla mano;7 Se il mio passo si scostò dalla [retta] via, e dietro agli occhi miei andò il mio cuore, e qualche macchia s'attaccò alle mie mani:
8 Semini pure io, e un altro se lo mangi; E sieno diradicati i miei rampolli8 quando io seminerò, un altro mangi [il frutto], e i miei proventi vadano divelti.
9 Se il mio cuore è stato allettato dietro ad alcuna donna, E se io sono stato all’agguato all’uscio del mio prossimo;9 Se il mio cuore fu sedotto per una donna, e alla porta del mio compagno stetti a spiare:
10 Macini pur la mia moglie ad un altro, E chininsi altri addosso a lei.10 diventi mia moglie donna di piacere per altri, ed altri si curvino su lei.
11 Perciocchè quello è una scelleratezza, Ed una iniquità da giudici.11 Poichè è ben quella un'infamiae un'iniquità grandissima;
12 Conciossiachè quello sarebbe stato un fuoco Che mi avrebbe consumato fino a perdizione, E avrebbe diradicata tutta la mia rendita.12 è un fuoco che fino alla ruina divora, e che sradica ogni rampollo.
13 Se io ho disdegnato di comparire in giudicio col mio servitore, E con la mia servente, Quando hanno litigato meco;13 Se sdegnai di venire a giudizio col mio servoe con la mia ancella, che si querelano contro di me:
14 E che farei io, quando Iddio si leverà? E quando egli ne farà inchiesta, che gli risponderei?14 che cosa potrei fare quando Dio sorgesse a giudicare, e quando facesse un'inchiesta che cosa gli risponderei?
15 Colui che mi ha fatto nel seno non ha egli fatto ancora lui? Non è egli un medesimo che ci ha formati nella matrice?15 Non mi ha forse formato nell'utero chi formò anche quello, e non ci ha fatti dentro al seno Uno stesso?
16 Se io ho rifiutato a’ poveri ciò che desideravano, Ed ho fatti venir meno gli occhi della vedova;16 Se negai ai poverelli quel che chiedevano, e gli occhi della vedova feci aspettare [invano],
17 E se ho mangiato tutto solo il mio boccone, E se l’orfano non ne ha eziandio mangiato;17 e se mangiai il mio boccone da me solo, senza che ne mangiasse anche l'orfano
18 Conciossiachè dalla mia fanciullezza esso sia stato allevato meco, Come appresso un padre; Ed io abbia dal ventre di mia madre avuta cura della vedova;18 - poichè fin dalla mia infanzia crebbe insiem con me la compassione, e dal seno di mia madre era uscita meco -
19 Se ho veduto che alcuno perisse per mancamento di vestimento, E che il bisognoso non avesse nulla da coprirsi;19 se disprezzai uno sventurato perchè non aveva veste, e il povero ch'era senza coperta:
20 Se le sue reni non mi hanno benedetto, E se egli non si è riscaldato con la lana delle mie pecore;20 se non mi hanno benedetto i fianchi di questo tale, e se dalla lana delle mie pecore egli non si scaldò:
21 Se io ho levata la mano contro all’orfano, Perchè io vedeva chi mi avrebbe aiutato nella porta;21 se alzai la mano contro l'orfano, anche quando mi vedevo superiore nella porta;
22 Caggiami la paletta della spalla, E sia il mio braccio rotto, e divelto dalla sua canna.22 caschi pur l'omero mio dalla sua giuntura, ed il mio braccio con l'ossa sue si spezzi,
23 Perciocchè io avea spavento della ruina mandata da Dio, E che io non potrei durar per la sua altezza23 poichè sempre temetti Dio come flutto rigonfio su me, e la maestà di lui io non potei sostenere.
24 Se ho posto l’oro per mia speranza; E se ho detto all’oro fino: Tu sei la mia confidanza;24 Se stimai l'oro come mia fortezza, e verso l'oro puro esclamai: - O mia fiducia! -
25 Se mi son rallegrato perchè le mie facoltà fosser grandi, E perchè la mia mano avesse acquistato assai;25 se mi rallegrai per le molte mie ricchezze, e perchè molti beni stringeva la mia mano:
26 Se ho riguardato il sole, quando risplendeva; E la luna facendo il suo corso, chiara e lucente;26 se contemplai il sole che fulgeva, e la luna che splendida incedeva,
27 E se il mio cuore è stato di nascosto sedotto, E la mia bocca ha baciata la mia mano;27 e s'allietò in segreto il mio cuore, e portai la mano alla bocca per inviar baci:
28 Questa ancora è una iniquità da giudici; Conciossiachè io avrei rinnegato l’Iddio disopra.28 questa sarebbe stata un'iniquità somma, e un rinnegare l'altissimo Dio;
29 Se mi son rallegrato della calamità del mio nemico, Se mi son commosso di allegrezza, quando male gli era sopraggiunto,29 se mi rallegrai della sventura di chi m'odiava, ed esultai perchè l'incolse un male,
30 Io che non pure ho recato il mio palato a peccare, Per chieder la sua morte con maledizione;30 e non impedii che la mia lingua peccassefacendo imprecazioni all'anima sua;
31 Se la gente del mio tabernacolo non ha detto: Chi ci darà della sua carne? Noi non ce ne potremmo giammai satollare….31 se non esclamarono i miei compagni di tenda: Chi c'è che delle sue vivande non si sia saziato?
32 Il forestiere non è restato la notte in su la strada; Io ho aperto il mio uscio al viandante32 poichè il pellegrino non rimase al di fuoriessendo aperta la mia porta al viandante:
33 Se io ho coperto il mio misfatto, come fanno gli uomini, Per nasconder la mia iniquità nel mio seno…33 se nascosi, come fa l'uomo, la mia mancanza, e celai nel mio petto la mia iniquità;
34 Quantunque io potessi spaventare una gran moltitudine, Pure i più vili della gente mi facevano paura, Ed io mi taceva, e non usciva fuor della porta.34 se ebbi timore della gran moltitudine, e lo sprezzo delle famiglie m'intimidì, e non piuttosto serbai il silenzioe non uscii dalla mia porta:
35 Oh! avessi io pure chi mi ascoltasse! Ecco, il mio desiderio è Che l’Onnipotente mi risponda, O che colui che litiga meco mi faccia una scritta;35 Oh! s'io avessi chi m'ascoltasse, sì che l'Onnipotente esaudisse il mio desiderio! Oh! se Egli che giudica scrivesse il libello [d'accusa]!
36 Se io non la porto in su la spalla, E non me la lego attorno a guisa di bende.36 Sulla mia spalla [come trofeo] lo porterei, e me ne cingerei come fosse una corona!
37 Io gli renderei conto di tutti i miei passi, Io mi accosterei a lui come un capitano.37 A Lui di tutti i miei passi io darei conto, e [fiero] qual principe gli andrei incontro.
38 Se la mia terra grida contro a me, E se parimente i suoi solchi piangono;38 Se contro di me il mio terreno grida, ed insiem con esso i suoi solchi piangono;
39 Se ho mangiati i suoi frutti senza pagamento, E se ho fatto sospirar l’anima de’ suoi padroni;39 se i suoi frutti mangiai senza pagarli, e l'anima degli agricoltori afflissi:
40 In luogo del grano nascami il tribolo, E il loglio in luogo dell’orzo. Qui finiscono i ragionamenti di Giobbe40 invece di frumenti mi nascano triboli, e invece di orzo, spine!»