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Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.1 Ed eransi approssimati a quello li pubblicani e peccatori, acciò udissero quello.
2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».2 E gli Scribi e Farisei mormoravano (di Iesù) e dicevano questo riceve (pubblicani e) peccatori, e mangia con loro.
3 Ed egli disse loro questa parabola:
3 E Iesù disse a loro questa similitudine:
4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?4 Qual è quello di voi, il quale avendo cento pecore, e perdendone una di quelle cento, non lascia egli le novantanove nel deserto, e va dietro a quella ch' era perduta, insino che l'ha ritrovata?
5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle,5 E ritrovata ch' egli l'ha, rallegrasi e pònesela in su le spalle;
6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.6 e torna a casa, e chiama gli vicini e gli amici, e dice a loro: rallegratevi meco, imperò ch' io ho ritrovato la pecora ch' io avea perduta.
7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
7 E così vi dico: più allegrezza sarà in cielo di uno peccatore che torni a penitenza, che di novantanove giusti li quali non hanno bisogno di fare penitenza.
8 Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?8 Ovvero qual femina è che abbia dieci dramme, e se ella ne perde una, non accende ella la lucerna, e cerca tutta la casa diligentemente, tanto che l'abbia trovata?
9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”.9 E quando l' ha ritrovata, ella chiama le amiche e le vicine, e dice: rallegratevi con meco, imperò ch' io ho ritrovata la dramma ch' io avea perduta.
10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
10 E io così dico a voi: sarà (maggiore) allegrezza in cielo, dinanzi alli angioli di Dio, di uno peccatore che torni a penitenza.
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.11 Disse adunque: fu uomo ch' ebbe due figliuoli.
12 Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze.12 E il più giovine disse al padre: padre, dammi la parte mia di quello che mi tocca, che tu hai. E il padre diedeli.
13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.13 E dopo alquanti giorni, radunato ch' ebbe ciò che il padre gli avea dato, andò in lontano paese; e quivi consumò tutta la sua sostanza, vivendo lussuriosamente.
14 Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.14 E quando ebbe consumato ogni cosa, avvenne che in quello paese (venne tanta carestia che) la fame v'era grandissima; onde egli incominciò avere grande necessità (e fame).
15 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci.15 E (per scampare la vita sua dalla fame) puosesi per fante di uno cittadino di quelle contrade; e mandollo in villa sua a pascere li porci.
16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.16 Onde egli venne a tanto che desiderava (di saziarsi e) d'empirsi il ventre di quelli cibi che mangiavano gli porci; e niuno gliene dava.
17 Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!17 E quello, tornando in sè medesimo, disse: oh quanti mercenarii abbondano di pane nella casa del mio padre; e io mi moro di fame!
18 Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;18 Onde io mi voglio levare, e andare al padre mio, e dirgli padre mio, io ho peccato in cielo (e) in terra) e dinanzi da te.
19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”.19 E già non son degno di esser chiamato tuo figliuolo; ma fa a me sì come a uno de' tuoi mercenarii.
20 Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
20 E levossi, e venne al padre suo. E inanzi che giugnesse a casa, il padre della lunga l' ebbe veduto; e vedendolo ebbe misericordia di lui, e andogli incontra, e abbracciollo e basciollo.
21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”.21 E il figliuolo disse al padre: padre, io ho peccato in cielo (e in terra) e dinanzi a te, e non son degno di esser chiamato tuo figliuolo.
22 Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi.22 Allora disse il padre alli servi suoi: andate presto, e togliete il più nobile vestimento ch' è in casa, e vestitelo; e arrecate l'anello, e ponetelo nelle sue mani, e il calzamento ne' suoi piedi.
23 Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,23 E pigliate il vitello saginato ( ch' è più grasso), e uccidetelo, acciò che manuchiamo e facciamo (nozze e) festa.
24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
24 Imperò che questo mio figliuolo era morto, e ora è resuscitato; perduto, ed ello è ritrovato. E (giunto che fu a casa) cominciorono a mangiare e fare grande festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;25 Allora il figliuolo maggiore era nel campo; e tornando, e approssimandosi a casa, udì li canti e suoni, e gl' instrumenti della festa.
26 chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo.26 Chiamò uno de' servi, e dimandollo che era quello.
27 Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”.27 Rispose il servo e disse: il tuo fratello è ritornato, e che il tuo padre avea morto il vitello (grasso saginato), perchè l' ha trovato salvo.
28 Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo.28 E quello indignossi, e non volea entrare in casa. Allora il padre di quello uscì fuori a lui, ? cominciò a pregare quello.
29 Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.29 E colui rispose, e disse: tu sai ch' io ti ho servito cotanti anni, e mai non feci contro il tuo comandamento, e già mai non mi desti uno capretto, ch' io mangiassi con gli compagni miei.
30 Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”.30 E questo altro tuo figliuolo ch' è tornato, il quale ha consumato la sua parte con le meretrici (vivendo lussuriosamente), hai per lui ucciso il vitello (grosso e) saginato.
31 Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;31 E il padre gli disse: figliuolo, tn sei sempre meco, e ciò ch' io ho sì è tuo.
32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».32 Ma pure ci conviene fare festa (e convito) e mangiare, imperò che questo tuo fratello era morto, ed è resuscitato; era perito, ed è ritrovato.