Vangelo secondo Matteo 22
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BIBBIA CEI 2008 | DIODATI |
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1 Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: | 1 E GESÙ, messosi a parlare, da capo ragionò loro in parabole, dicendo: |
2 «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. | 2 Il regno de’ cieli è simile ad un re, il qual fece le nozze al suo figliuolo. |
3 Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. | 3 E mandò i suoi servitori a chiamar gl’invitati alle nozze, ma essi non vollero venire. |
4 Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. | 4 Di nuovo mandò altri servitori, dicendo: Dite agl’invitati: Ecco, io ho apparecchiato il mio desinare, i miei giovenchi, e i miei animali ingrassati sono ammazzati, ed ogni cosa è apparecchiata; venite alle nozze. |
5 Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; | 5 Ma essi non curandosene, se ne andarono, chi alla sua possessione, chi alla sua mercatanzia. |
6 altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. | 6 E gli altri, presi i suoi servitori, li oltraggiarono ed uccisero. |
7 Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. | 7 E quel re, udito ciò, si adirò, e mandò i suoi eserciti, e distrusse que’ micidiali, ed arse la lor città. |
8 Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; | 8 Allora egli disse a’ suoi servitori: Ben son le nozze apparecchiate, ma i convitati non n’erano degni. |
9 andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. | 9 Andate adunque in su i capi delle strade, e chiamate alle nozze chiunque troverete. |
10 Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. | 10 E quei servitori, usciti in su le strade, raunarono tutti coloro che trovarono, cattivi e buoni, e il luogo delle nozze fu ripieno di persone ch’erano a tavola. |
11 Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. | 11 Or il re, entrato per vedere quei che erano a tavola, vide quivi un uomo che non era vestito di vestimento da nozze. |
12 Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. | 12 E gli disse: Amico, come sei entrato qua, senza aver vestimento da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa. |
13 Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. | 13 Allora il re disse a’ servitori: Legategli le mani e i piedi, e toglietelo, e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto, e lo stridor dei denti. |
14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». | 14 Perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti |
15 Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. | 15 ALLORA i Farisei andarono, e tenner consiglio come lo sorprenderebbero in fallo nelle sue parole. |
16 Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. | 16 E gli mandarono i lor discepoli, con gli Erodiani, a dirgli: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che insegni la via di Dio in verità, e che non ti curi d’alcuno; perciocchè tu non riguardi alla qualità delle persone degli uomini. |
17 Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». | 17 Dicci adunque: Che ti par egli? È egli lecito di dare il censo a Cesare, o no? |
18 Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? | 18 E Gesù, riconosciuta la lor malizia, disse: Perchè mi tentate, o ipocriti? |
19 Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. | 19 Mostratemi la moneta del censo. Ed essi gli porsero un denaro. |
20 Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». | 20 Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? |
21 Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». | 21 Essi gli dissero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare le cose che appartengono a Cesare, e a Dio le cose che appartengono a Dio. |
22 A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono. | 22 Ed essi, udito ciò, si maravigliarono, e, lasciatolo, se ne andarono |
23 In quello stesso giorno vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogarono: | 23 IN quell’istesso giorno vennero a lui i Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo domandarono, dicendo: |
24 «Maestro, Mosè disse: Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio fratello. | 24 Maestro, Mosè ha detto: Se alcuno muore senza figliuoli, sposi il suo fratello per ragione d’affinità la moglie di esso, e susciti progenie al suo fratello. |
25 Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. | 25 Or appo noi vi erano sette fratelli; e il primo, avendo sposata moglie, morì; e, non avendo progenie, lasciò la sua moglie al suo fratello. |
26 Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. | 26 Simigliantemente ancora il secondo, e il terzo, fino a tutti e sette. |
27 Alla fine, dopo tutti, morì la donna. | 27 Ora, dopo tutti, morì anche la donna. |
28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie». | 28 Nella risurrezione adunque, di cui d’infra i sette sarà ella moglie? poichè tutti l’hanno avuta. |
29 E Gesù rispose loro: «Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e neppure la potenza di Dio. | 29 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio. |
30 Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. | 30 Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si dànno mogli; anzi gli uomini son nel cielo come angeli di Dio. |
31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: | 31 E quant’è alla risurrezione de’ morti, non avete voi letto ciò che vi fu detto da Dio, quando disse: |
32 Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!». | 32 Io son l’Iddio d’Abrahamo, e l’Iddio d’Isacco, e l’Iddio di Giacobbe? Iddio non è l’Iddio de’ morti, ma de’ viventi. |
33 La folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento. | 33 E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina |
34 Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme | 34 ED i Farisei, udito ch’egli avea chiusa la bocca a’ Sadducei, si raunarono insieme. |
35 e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: | 35 E un dottor della legge lo domandò, tentandolo, e dicendo: |
36 «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». | 36 Maestro, quale è il maggior comandamento della legge? |
37 Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. | 37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua. |
38 Questo è il grande e primo comandamento. | 38 Quest’è il primo, e il gran comandamento. |
39 Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. | 39 E il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. |
40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». | 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge, ed i profeti |
41 Mentre i farisei erano riuniti insieme, Gesù chiese loro: | 41 ED essendo i Farisei raunati, Gesù domandò loro, dicendo: |
42 «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide». | 42 Che vi par egli del Cristo? di chi è egli figliuolo? Essi gli dicono: Di Davide. |
43 Disse loro: «Come mai allora Davide, mosso dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: | 43 Egli disse loro: Come adunque Davide lo chiama egli in ispirito Signore, dicendo: |
44 Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? | 44 Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de’ tuoi piedi? |
45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». | 45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come è egli suo figliuolo? |
46 Nessuno era in grado di rispondergli e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo. | 46 E niuno poteva rispondergli nulla; niuno eziandio ardì più, da quel dì innanzi, fargli alcuna domanda |