Scrutatio

Mercoledi, 22 maggio 2024 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Sofonia 2


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Radunatevi, raccoglietevi,
o gente spudorata,
1 Convenite, congregamini, gens non amabilis,
2 prima che esca il decreto,
prima che passi il giorno come pula,
prima che piombi su di voi
l’ira furiosa del Signore,
prima che piombi su di voi
il giorno dell’ira del Signore.
2 priusquam pariat jussio quasi pulverem transeuntem diem,
antequam veniat super vos ira furoris Domini,
antequam veniat super vos dies indignationis Domini.
3 Cercate il Signore
voi tutti, poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini,
cercate la giustizia,
cercate l’umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo
nel giorno dell’ira del Signore.
3 Quærite Dominum, omnes mansueti terræ,
qui judicium ejus estis operati ;
quærite justum, quærite mansuetum,
si quomodo abscondamini in die furoris Domini.
4 Gaza infatti sarà abbandonata
e Àscalon ridotta a un deserto.
Asdod in pieno giorno sarà deportata
ed Ekron distrutta dalle fondamenta.
4 Quia Gaza destructa erit,
et Ascalon in desertum :
Azotum in meridie ejicient,
et Accaron eradicabitur.
5 Guai agli abitanti della costa del mare,
alla nazione dei Cretei!
La parola del Signore è contro di te,
Canaan, paese dei Filistei:
«Io ti distruggerò privandoti di ogni abitante».
5 Væ qui habitatis funiculum maris, gens perditorum !
verbum Domini super vos, Chanaan, terra Philisthinorum ;
et disperdam te, ita ut non sit inhabitator.
6 La costa del mare diventerà pascoli,
prati per i pastori, recinti per le greggi.
6 Et erit funiculus maris requies pastorum, et caulæ pecorum ;
7 La costa del mare apparterrà al resto della casa di Giuda;
in quei luoghi pascoleranno
e a sera nelle case di Àscalon prenderanno riposo,
quando il Signore, loro Dio, li avrà visitati
e avrà ristabilito le loro sorti.
7 et erit funiculus ejus qui remanserit de domo Juda : ibi pascentur,
in domibus Ascalonis ad vesperam requiescent,
quia visitabit eos Dominus Deus eorum,
et avertet captivitatem eorum.
8 «Ho udito l’insulto di Moab
e gli oltraggi degli Ammoniti,
con i quali hanno insultato il mio popolo
gloriandosi del suo territorio.
8 Audivi opprobrium Moab,
et blasphemias filiorum Ammon,
quæ exprobraverunt populo meo,
et magnificati sunt super terminos eorum.
9 Perciò, com’è vero che io vivo
– oracolo del Signore degli eserciti, Dio d’Israele –,
Moab diventerà come Sòdoma
e gli Ammoniti come Gomorra:
un luogo invaso dai cardi, una cava di sale,
un deserto per sempre.
I rimasti del mio popolo li saccheggeranno
e i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi».
9 Propterea vivo ego, dicit Dominus exercituum, Deus Israël,
quia Moab ut Sodoma erit,
et filii Ammon quasi Gomorrha :
siccitas spinarum, et acervi salis,
et desertum usque in æternum :
reliquiæ populi mei diripient eos,
et residui gentis meæ possidebunt illos.
10 Questo accadrà a loro per la loro superbia,
perché hanno insultato, hanno disprezzato
il popolo del Signore degli eserciti.
10 Hoc eis eveniet pro superbia sua,
quia blasphemaverunt et magnificati sunt
super populum Domini exercituum.
11 Terribile sarà il Signore con loro,
poiché annienterà tutti gli dèi della terra,
mentre a lui si prostreranno, ognuna sul proprio suolo,
tutte le isole delle nazioni.
11 Horribilis Dominus super eos,
et attenuabit omnes deos terræ :
et adorabunt eum viri de loco suo,
omnes insulæ gentium.
12 «Anche voi, Etiopi,
sarete trafitti dalla mia spada».
12 Sed et vos, Æthiopes, interfecti gladio meo eritis.
13 Stenderà la mano anche al settentrione
e distruggerà Assur,
farà di Ninive una desolazione,
arida come il deserto.
13 Et extendet manum suam super aquilonem, et perdet Assur,
et ponet speciosam in solitudinem,
et in invium, et quasi desertum.
14 Si accovacceranno in mezzo ad essa, a frotte,
tutti gli animali del branco.
Anche il gufo, anche la civetta
si appollaieranno sui suoi capitelli;
ne risuonerà la voce dalle finestre
e vi sarà desolazione sulla soglia,
perché la casa di cedro è stata spogliata.
14 Et accubabunt in medio ejus greges, omnes bestiæ gentium ;
et onocrotalus et ericius in liminibus ejus morabuntur :
vox cantantis in fenestra,
corvus in superliminari,
quoniam attenuabo robur ejus.
15 Questa è la città gaudente,
che se ne stava sicura
e pensava: «Io e nessun altro»!
Come mai è diventata un deserto,
un rifugio di animali?
Chiunque le passa vicino
fischia di scherno e agita la mano.
15 Hæc est civitas gloriosa habitans in confidentia,
quæ dicebat in corde suo :
Ego sum, et extra me non est alia amplius :
quomodo facta est in desertum cubile bestiæ ?
omnis qui transit per eam sibilabit,
et movebit manum suam.