Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Figlio, non rifiutare al povero il necessario per la vita,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
1 Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.
2 Non rattristare chi ha fame,
non esasperare chi è in difficoltà.
2 E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.
3 Non turbare un cuore già esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
3 Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.
4 Non respingere la supplica del povero,
non distogliere lo sguardo dall’indigente.
4 Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.
5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non dare a lui l’occasione di maledirti,
5 E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.
6 perché se egli ti maledice nell’amarezza del cuore,
il suo creatore ne esaudirà la preghiera.
6 Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.
7 Fatti amare dalla comunità
e davanti a un grande abbassa il capo.
7 Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.
8 Porgi il tuo orecchio al povero
e rendigli un saluto di pace con mitezza.
8 Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.
9 Strappa l’oppresso dal potere dell’oppressore
e non essere meschino quando giudichi.
9 Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).
10 Sii come un padre per gli orfani,
come un marito per la loro madre:
sarai come un figlio dell’Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.
10 Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.
11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
11 Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.
12 Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
12 La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.
13 Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
13 E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.
14 Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
14 Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.
15 Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
15 Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.
16 Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
16 Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.
17 Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
17 Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.
18 ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
18 Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.
19 Se invece egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.
19 Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.
20 Tieni conto del momento e guàrdati dal male,
e non avere vergogna di te stesso.
20 E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.
21 C’è una vergogna che porta al peccato
e c’è una vergogna che porta gloria e grazia.
21 E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.
22 Non usare riguardi a tuo danno
e non arrossire a tua rovina.
22 Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.
23 Non astenerti dal parlare quando è necessario
e non nascondere la tua sapienza per bellezza,
23 Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.
24 poiché dalla parola si riconosce la sapienza
e l’istruzione dai detti della lingua.
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.
25 Non contrastare la verità,
ma arrossisci della tua ignoranza.
25 Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.
26 Non vergognarti di confessare i tuoi peccati
e non opporti alla corrente di un fiume.
26 Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.
27 Non sottometterti a un uomo stolto,
non essere parziale a favore di un potente.
27 Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.
28 Lotta sino alla morte per la verità,
il Signore Dio combatterà per te.
28 E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.
29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente nelle opere.
29 Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.
30 Non essere come un leone nella tua casa
e capriccioso con i tuoi servi.
30 In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.
31 La tua mano non sia tesa per prendere
e poi chiusa nel restituire.
31 E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.
32 Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.
33 Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.
34 Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.
35 Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.
36 Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.