Siracide 30
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA TINTORI |
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1 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui, per gioire di lui alla fine. | 1 Chi ama il suo figliolo lo castiga sovente per averne in futuro consolazione e perchè egli non abbia a picchiare alle porte dei vicini. |
2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. | 2 Chi istruisce il suo figliolo ne avrà lode e se ne glorierà in mezzo alla gente di sua famiglia. |
3 Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico e davanti agli amici si rallegra. | 3 Chi istruisce il suo figliolo muoverà ad invidia il nemico, e si glorierà di lui coi suoi amici. |
4 Muore il padre? È come se non morisse, perché dopo di sé lascia uno che gli è simile. | 4 Se suo padre muore, sarà come non fosse morto, perchè lascia dietro di sè uno simile a lui. |
5 Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. | 5 Lo vide in vita e ne ebbe consolazione, nella sua morte non ebbe tristezza, e non restò confuso dinanzi ai nemici. |
6 Per i nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. | 6 Egli ha lasciato per i nemici un difensore della casa, e per gli amici chi saprà essere grato. |
7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. | 7 Chi accarezza il figlio ne dovrà fasciar le piaghe, e ad ogni grido sentirà straziarsi le viscere. |
8 Un cavallo non domato diventa caparbio, un figlio lasciato a se stesso diventa testardo. | 8 Il cavallo non domato diventa intrattabile, e il figlio abbandonato a se stesso diventa un rompicollo. |
9 Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. | 9 Fa' moine al figliolo e ti darà angosce, scherza con lui e ti farà triste. |
10 Non ridere con lui per non doverti rattristare, e non debba alla fine digrignare i denti. | 10 Non ridere con lui, per non avere a piangere, per non avere da ultimo allegati i denti. |
11 Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi errori. | 11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non chiuder gli occhi davanti ai suoi capricci. |
12 Piegagli il collo quando è giovane, e battigli i fianchi finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. | 12 Fagli piegare il collo in gioventù, battigli i fianchi mentre è ancora fanciullo, in modo che non diventi caparbio e di subbidiente, con gran dolore dell'anima tua. |
13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai sopportare la sua insolenza. | 13 Istruisci il tuo figliolo e affaticati intorno a lui, per non cadere nella sua vergogna. |
14 Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. | 14 Val più un povero sano e robusto, che un ricco debole e finito dalle malattie. |
15 Salute e vigore valgono più di tutto l’oro, un corpo robusto più di un’immensa fortuna. | 15 La sanità dell'anima che consiste nella santità della giustizia, vai più dell'oro e dell'argento e un corpo robusto vai più d'immense ricchezze. |
16 Non c’è ricchezza superiore alla salute del corpo e non c’è felicità più grande della gioia del cuore. | 16 Non c'è ricchezza maggiore della sanità del corpo, nè piacere maggiore della gioia del cuore. |
17 Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. | 17 E' preferibile la morte ad una vita amara, e l'eterno riposo alla sofferenza continua. |
18 Cose buone versate su una bocca chiusa sono come cibi deposti sopra una tomba. | 18 Beni riposti in bocca chiusa sono come apparecchiate vivande poste in torno ad un sepolcro. |
19 A che serve all’idolo l’offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è per colui che il Signore perséguita. | 19 Che giovano le libazioni all'idolo? Non può nè mangiare, nè sentire l'odore. |
20 Egli guarda con gli occhi e geme, come un eunuco che abbraccia una vergine e geme: così è per colui che fa giustizia con violenza. | 20 Così avviene a chi è perseguitato dal Signore e porta la mercede della sua iniquità. |
21 Non darti in balìa della tristezza e non tormentarti con i tuoi pensieri. | 21 Vedendo cogli occhi geme, e sospira come un eunuco che abbraccia una vergine. |
22 La gioia del cuore è la vita dell’uomo, l’allegria dell’uomo è lunga vita. | 22 Non t'abbandonare alla tristezza, e non t'affliggere coi tuoi pensieri. |
23 Distraiti e consola il tuo cuore, tieni lontana la profonda tristezza, perché la tristezza ha rovinato molti e in essa non c’è alcun vantaggio. | 23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, è un tesoro inesauribile di sanità, l'allegrezza dell'uomo dà la lunga vita. |
24 Gelosia e ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipano la vecchiaia. | 24 Abbi pietà della tua anima, per piacere a Dio sii continente, raccogli il tuo cuore nella santità di Dio e caccia lungi da te la tristezza. |
25 Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi e gusta tutto quello che mangia. | 25 Perchè la tristezza ne ha fatti morir molti, e non serve a nulla. |
26 L'invidia e l'ira abbreviano la vita, e i pensieri fan diventar vecchi avanti tempo. | |
27 Il cuore sereno e buono è in banchetti e i suoi banchetti son preparati con diligenza. |