Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
1 Figliuolo mio, se tu prometterai per l'amico tuo, tu hai firmato la mano tua apresso ad altrui,
2 se ti sei legato con ciò che hai detto
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
2 e hai obbligato la roba tua; a quello tu sei obligato con le tue parole.
3 figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
3 Fa adunque, figliuolo mio, quello ch' io ti dico, e te stesso ti libera; per che tu sei intrato nelle mani del tuo prossimo (per la obligazione fatta). Discorri, sollecita e cerca l'amico tuo,
4 non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
4 acciò tu sie liberato da quello obligo; e liberati dalle mani sue.
5 così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
5 E fa come l'uccello quando si libera dalle insidie dell' uccellatore, (cioè quando tu se' cascato nel peccato, sei fatto suddito al diavolo e a lui dedicato; però bisogna tu ti levi, e discorri per la via della penitenza a liberarti da quello).
6 Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
6 Va alla formica, o uomo pigro, e considera le sue operazioni, e appara sapienza.
7 Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
7 La quale, ben che non abbi duce, nè precettore, nè soprastante,
8 eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
8 s' apparecchia la estate il cibo, e congrega nel tempo della mietitura quello è bisogno per la vita sua.
9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
9 O pigro, fino a ora dormi? Quando ti levarai dal sonno?
10 Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
10 Tu dormirai, e poco adopererai acciò che tu dormi.
11 e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
11 E verratti la penuria tostamente, e la povertà dalla quale tu non potrai fuggire: (e questo ti avvenirà così nelli beni spirituali, se tu sarai pigro a bene operare; sopraverratti la morte, dalla quale non potrai fuggire, e sarai dannato). Se veramente tu non sarai pigro, (ma sollecito così circa li beni spirituali come temporali), ti verrà copia del tutto, come fonti d' acque che non mancheranno: e penuria non si trovarà appresso a te.
12 Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
12 L'uomo apostata (seminator di discordie) è uomo inutile (è a se e ad altrui), e le opere sue sono perverse; (la bocca sua è dedicata ad adulazione e detrazione).
13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
13 È nel vedere impudico (instabile e incostante), non sta mai fermo in uno luogo, (persevera nel mal fare) parlando con le dita.
14 Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
14 Pensa sempre nel cuore suo di far male, e tutto il tempo consuma in poner discordie.
15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.
15 A questo tale sùbito e nell' improvviso verrà la perdizione sua, e sùbito morrà (quanto al corpo e quanto all' anima), e non vi sarà più rimedio.
16 Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
16 Sei condizioni di uomini ha odiato il Signore, e la settima ha detestato l'anima sua;
17 occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
17 (I superbo va con) gli occhi elevati il mendace assuefatto, quello si diletta di sparger il sangue innocente;
18 cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
18 quello compone nel cuore suo pessime cogitazioni (ordinate ad estirpar e confondere i buoni ); quello è pronto e preparato ad (eseguire e) operar ogni male;
19 falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.
19 quello è pronto a testificar falsamente (e assuefatto); e quello che semina nel prossimo discordie, (come sono eretici e scismatici).
20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
20 Conserva, figliuolo mio, i comandamenti del padre tuo, e non abbandonare la legge della madre tua.
21 Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
21 Stabiliscile nel cuore tuo sempre (acciò tu abbi facoltà di ben operare), e circondale alla gola tua (acciò abbi modo di parlare [come] fa mestieri secondo il tempo).
22 Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
22 Quando tu anderai, fa che vengano teco; quando tu dormirai, saranno tue custodie; e quando ti sveglierai, parla con loro.
23 perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
23 Per che il comandamento è come lucerna, la legge come luce (in tutte le buone operazioni), e la correzione (degli uomini santi, come si debba bene operare) è una via a condurci a vita eterna;
24 ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
24 acciò te liberino dalle femine male, e dalla dolce lingua della adultera.
25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
25 Non desideri il cor tuo la bellezza sua, acciò tu non sia illaqueato da' suoi gesti.
26 poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
26 Per che la dilettazione della meretrice (è molto breve, e dura poco tempo, e il prezzo suo) è appena di valuta di uno pane; ma la femina tuole all' uomo l'anima sua preziosa (fatta alla imagine di Dio, quando l' uomo sì la sa sedurre).
27 Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
27 Saria possibile, che l'uomo potesse asconder il fuoco nel seno suo, e le sue vestimente non s'abruciasse?
28 o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
28 ovver andar sopra i carboni accesi, e non s'abruciasse le piante de' piedi?
29 Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
29 Così colui che entra alla mogliere del suo prossimo, non sarà senza peccato da poi l'avrà toccata.
30 Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
30 Non è gran peccato a furar quello d'altrui (per comparazione dell' adulterio); per che chi ruba fa questo, per che essendo povero, ch' egli abbi da sovvenirsi.
31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
31 Dopo serà cognosciuto il furto, bisognerà ch' el restituisca integralmente, e vendendo tutto lo aver di casa sua darà per satisfazione (e rimarrà libero).
32 Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
32 Ma quello che è adultero, per la insipienza del suo cuore perde l'anima sua, (la qual è di molto maggiore danno, che perder la roba. Adunque maggior offesa è al prossimo l'adulterio, che il furto; per che nel furto si puote far restituzione, ma nell'adulterio non si puote far restituzione).
33 Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
33 Grande turpitudine e grande infamia si congrega lo adultero, e l' obbrobrio suo non è rimosso.
34 poiché la gelosia accende l’ira del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
34 Per che il zelo e il furore di Cristo non li -perdonerà nel dì del giudicio.
35 Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.
35 Nè si poterà placare per preghiera di alcuno, nè in quel tempo vi valerà (oro, ovver argento, ovver) dono alcuno, (ma rimarrà perpetualmente dannato).