Proverbi 5
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza e porgi l’orecchio alla mia intelligenza, | 1 Figliuol mio, sta attento alla sapienza, che io ti insegno, e porgi l'orecchio alla mia prudenza. |
2 perché tu possa conservare le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. | 2 Onde tu custodisca i miei concetti, e le tue labbra ritengano la disciplina. Non credere alle false lusinghe della donna: |
3 Veramente le labbra di una straniera stillano miele, e più viscida dell’olio è la sua bocca; | 3 Perocché le labbra della meretrice stillano miele, e molti più dell'olio sono le sue parole: |
4 ma alla fine ella è amara come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. | 4 Ma alla fine la troverai amara come l'assenzio, e trinciante come una spada a due tagli. |
5 I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono al regno dei morti, | 5 I piedi di lei si stradano verso la morte, e i suoi passi per termine hanno l'inferno. |
6 perché ella non bada alla via della vita, i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto. | 6 Ella non batte la via della vita, i suoi andamenti sono instabili, e incom prensibili. |
7 Ora, figli, ascoltatemi e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. | 7 Adesso pertanto, figliuol mio, ascoltami, e non recedere dalle parole della mia bocca. |
8 Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, | 8 Vanne lungi da lei co' tuoi passi, e non appressarti alle porte della sua casa. |
9 per non mettere in balìa di altri il tuo onore e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele, | 9 Affinchè tu non dia l'onor tuo a gente straniera, e gli anni tuoi ad una crudele: |
10 perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto | 10 Se non vuoi, che delle tue facoltà si empiano gli estranei, e le tue fatiche vadano a finire in casa d'altri. |
11 e tu non debba gemere alla fine, quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne, | 11 Onde abbi tu da sospirare alla fine, allorché averai consunte le carni tue, e il tuo corpo, |
12 e tu debba dire: «Perché mai ho odiato l’istruzione e il mio cuore ha disprezzato la correzione? | 12 Ed abbi a dire: Perché ebbi io in odio la disciplina, e non si arrendè alle riprensioni il mio cuore, |
13 Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m’istruiva. | 13 Ed io non ascoltai la voce di quelli, che mi ammonivano, e non diedi retta ai maestri? |
14 Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all’assemblea». | 14 Son quasi ingolfato in ogni sorta di male in mezzo alla Chiesa, e alla Sinagoga. |
15 Bevi l’acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, | 15 Bevi l'acqua di tua cisterna, e le acque vive del tuo pozzo: |
16 perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti e nelle piazze i tuoi ruscelli, | 16 Si diramino le tue fonti al di fuori, e le tue acque si spandano per le piazze. |
17 ed essi siano per te solo e non per degli estranei che sono con te. | 17 Siine tu solo il padrone, e non ne entrino a parte con te gli stranieri. |
18 Sia benedetta la tua sorgente, e tu trova gioia nella donna della tua giovinezza: | 18 Benedetta sia la tua vena, e lieto vivi colla moglie sposata da te in tua giovinezza: |
19 cerva amabile, gazzella graziosa, i suoi seni ti inebrino sempre, sii sempre invaghito del suo amore! | 19 Sia ella carissima come corvetta, e grata come un piccolo cervo: ti esilari l'amor di lei in ogni stagione, e nell'affetto di lei riponi sempre la tua contentezza. |
20 Perché, figlio mio, perderti per la straniera e stringerti al petto di una sconosciuta? | 20 Per qual motivo, o figliuol mio ti lascerai sedurre da una estranea, e riposerai in seno ad un'altra? |
21 Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell’uomo, egli bada a tutti i suoi sentieri. | 21 Il Signore sta osservando le vie dell'uomo, e nota tutti i suoi passi. |
22 L’empio è preda delle sue iniquità, è tenuto stretto dalle funi del suo peccato. | 22 Dalle sue iniquità, riman preso l'empio, e stretto dalle funi de' suoi peccati. |
23 Egli morirà per mancanza d’istruzione, si perderà per la sua grande stoltezza. | 23 Egli morrà, perché non ha abbracciato la disciplina, e dalla sua molta stoltezza si troverà ingannato. |