Primo libro dei Maccabei 14
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA TINTORI |
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1 Nell’anno centosettantadue il re Demetrio radunò le sue milizie e partì per la Media, per raccogliere rinforzi e combattere Trifone. | 1 L'anno centosettantadue, il re Demetrio, messo insieme il suo esercito, andò nella Media, a radunar truppe ausiliarie, per combattere Trifone. |
2 Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo. | 2 Ma Arsace re della Persia, avendo sentito che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali, perchè lo prendesse vivo e lo portasse a lui. |
3 Costui venne, batté l’esercito di Demetrio, lo catturò e lo condusse ad Arsace e questi lo mise in carcere. | 3 E (il generale) andò, mise in rotta l'esercito di Demetrio, e prese Demetrio e lo condusse ad Arsace, che lo fece mettere in prigione. |
4 Rimase tranquilla la terra di Giuda per tutta la vita di Simone; egli cercò il bene della sua gente e a loro fu gradito il suo potere e la sua gloria per tutti i suoi giorni. | 4 Il paese di Giuda fu tutto in pace durante tutto il tempo di Simone, il quale cercò i vantaggi della sua nazione, che vide sempre con piacere la sua potenza e la sua gloria. |
5 In aggiunta a tutte le sue glorie egli prese Giaffa per farne un porto e aprì un accesso alle isole del mare. | 5 Oltre a tutte le sue gesta gloriose, egli prese e ridusse a porto Ioppe, e lo fece scalo delle isole del mare. |
6 Ampliò i confini del suo popolo e riconquistò la regione. | 6 E ampliò il territorio della sua nazione, e fu padrone del paese. |
7 Raccolse una turba di prigionieri e si impadronì di Ghezer, di Bet-Sur e della Cittadella; spazzò via da essa le impurità, e nessuno gli si oppose. | 7 E radunò gran numero di prigionieri, ed ebbe il dominio di Gazara e di Betsura e della cittadella, e ne tolse via le immondezze, e non c'era chi potesse resistergli. |
8 In pace si diedero a coltivare la loro terra; il suolo dava i suoi prodotti e gli alberi della campagna i loro frutti. | 8 E ciascuno coltivava in pace la sua terra, e la terra di Giuda dava le sue raccolte, e le piante dei campi davano il loro frutto. |
9 I vecchi sedevano nelle piazze, tutti deliberavano sugli interessi comuni, i giovani indossavano splendide vesti e armature di guerra. | 9 Gli anziani stavano assisi nelle piazze, e s'intrattenevano su ciò che era di vantaggio al paese, la gioventù si copriva di splendide vesti e di abiti da guerra. |
10 Alle città fornì vettovaglie, e le munì con mezzi di difesa; così divenne celebre il suo nome e la sua gloria fino all’estremità della terra. | 10 Simone distribuiva i viveri alle città, e le rendeva come tante fortezze, in modo che il suo nome e la sua gloria si sparse fino agli ultimi confini del mondo. |
11 Fece regnare sul paese la pace e Israele gioì di grande letizia. | 11 Egli diede la pace al paese, e Israele ne esultò con grande gioia. |
12 Ognuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico e nessuno incuteva loro timore. | 12 Così ciascuno stava assiso all'ombra della sua vite e all'ombra del suo fico, e nessuno veniva a spaventarli. |
13 Scomparve dal paese chi li avversava e i re andarono in rovina in quei giorni. | 13 Non restava più sulla terra chi facesse loro guerra: i re in quel tempo erano abbattuti. |
14 Confortò tutti i derelitti nel suo popolo; ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno. | 14 Egli fu il protettore degli umili del suo popolo, e, zelante della legge, fece sparire gl'iniqui e i malvagi. |
15 Diede splendore al tempio e lo arricchì dei suoi arredi. | 15 Glorificò il santuario e moltiplicò i vasi santi. |
16 Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto. | 16 Quando la notizia della morte di Gionata giunse fino a Roma e a Sparta, recò loro gran dispiacere; |
17 Tuttavia, quando seppero che Simone, suo fratello, era divenuto sommo sacerdote al suo posto e continuava a mantenere il potere sulla regione e sulle città, | 17 ma avendo sentito che il suo fratello Simone era stato fatto sommo sacerdote in luogo di lui, e che aveva il dominio della regione e delle città che vi erano, |
18 gli scrissero su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l’amicizia e l’alleanza che avevano concluso con Giuda e Giònata, suoi fratelli. | 18 scrissero a lui in tavole di bronzo, per rinnovare l'amicizia e l'alleanza fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli. |
19 I messaggi furono letti davanti all’assemblea a Gerusalemme. | 19 E le lettere furono lette a Gerusalemme davanti a tutta l'assemblea. Ecco la copia della lettera mandata dagli Spartani: |
20 Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani: «Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone, grande sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute! | 20 « I principi e la città degli Spartani, a Simone, sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute. |
21 I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo. | 21 Gli ambasciatori, mandati da voi al nostro popolo, ci hanno fatto sapere la vostra gloria e felicità e contentezza, e la loro venuta ci ha recato molto piacere. |
22 Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: “Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l’amicizia con noi. | 22 E abbiamo fatto scrivere nelle assemblee del popolo ciò che essi hanno detto, cioè: Numenio di Antioco, e Antipatro di Giasone, ambasciatori dei Giudei, son venuti da noi, per rinnovare con noi l'antica amicizia. |
23 È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e inserire la copia del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo. Ne è stata scritta una copia per Simone, il sommo sacerdote”». | 23 È piaciuto al popolo di accogliere tali uomini con onore, e di porre una copia delle loro parole nei libri particolari del popolo, perchè sia un ricordo per il popolo degli Spartani; e una copia di tale scrittura l'abbiamo mandata al sommo sacerdote Simone ». |
24 Successivamente Simone mandò a Roma Numenio con un grande scudo d’oro, del peso di mille mine, per confermare l’alleanza con loro. | 24 Di poi Simone mandò a Roma Numenio, con un grande scudo d'oro che pesava mille mine, a stabilire con essi l'alleanza. Quando il popolo romano sentì |
25 Quando il popolo seppe queste cose, si disse: «Quale contraccambio daremo a Simone e ai suoi figli? | 25 tali cose, disse: « Quali ringraziamenti potremo rendere a Simone e ai suoi figli? |
26 Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno ricacciato da sé con le armi i nemici d’Israele e gli hanno restituito la libertà». Incisero perciò un’iscrizione su tavole di bronzo e l’apposero su colonne sul monte Sion. | 26 Egli ha ristabiliti i suoi fratelli, ha sterminati e cacciati i nemici d'Israele, al quale ha assicurato la libertà ». E ciò fu scritto in tavole di bronzo, e posto fra le iscrizioni nel monte Sion. |
27 Questa è la copia dell’iscrizione: «Il diciotto di Elul dell’anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone, sommo sacerdote, in Asaramèl, | 27 Ecco la copia dello scritto: « Il diciotto del mese di Elui, l'anno centosettantadue, il terzo anno di Simone, sommo sacerdote, in Asaramel, |
28 nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione, ci è stato reso noto: | 28 nella grande assemblea dei sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione, degli anziani del paese, sono statti pubblicate e seguenti cose: Nelle frequenti guerre che sono state nel nostro paese, |
29 Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, procurando gloria grande al loro popolo. | 29 Simone, figlio di Matatia, della stirpe di Iarib, e i suoi fratelli si esposero al pericolo, opponendosi ai nemici della loro nazione, affinchè restasse il loro santuario e la legge, ed hanno acquistata grande gloria alla loro nazione. |
30 Giònata diede unità alla nazione, ne divenne sommo sacerdote e poi fu riunito al suo popolo. | 30 Gionata unì la sua nazione, ne fu sommo sacerdote, poi andò a riunirsi al suo popolo. |
31 I loro nemici volevano invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. | 31 Allora i loro nemici tentarono di opprimere e straziare il loro paese e di metter le mani nel loro santuario; |
32 Simone allora si oppose e si batté per la sua nazione, spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e pagò loro il salario. | 32 ma Simone si oppose e combattè pel suo popolo, e spese molto danaro armando gli uomini di valore della sua nazione e dando loro la paga. |
33 Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Sur nel territorio della Giudea, dove prima c’era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. | 33 Egli fortificò le città della Giudea, e Betsura, ai confini della Giudea, dove prima erano le armi nemiche, e vi pose un presidio di Giudei. |
34 Fortificò anche Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Azoto, nelle quali prima risiedevano i nemici; vi fece abitare dei Giudei e le rifornì di quanto era necessario al loro sostentamento. | 34 Fortificò Ioppe, sulla spiaggia del mare, e Gazara, che è ai i confini di Azoto, dove prima erano i nemici, e vi pose dei Giudei con tutto ciò che poteva servire a loro difesa. |
35 Il popolo vide la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare alla sua nazione; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservato al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare il suo popolo. | 35 Il popolo, vedendo le gesta di Simone, la gloria che si proponeva di dare alla sua nazione, lo dichiarò suo duce e principe dei sacerdoti, a causa di tutte queste cose da lui fatte, e della giustizia e della fede da lui conservata alla sua nazione, e per avere egli cercato ogni modo d'ingrandire il suo popolo. |
36 Nei suoi giorni si riuscì felicemente, per suo mezzo, a scacciare dal paese le nazioni e quelli che erano nella Città di Davide e a Gerusalemme, che si erano edificati la Cittadella e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. | 36 Durante la sua vita (tutto) ha prosperato nelle sue mani, tanto che sono state cacciate le nazioni dai territori da i loro occupati, e quelli che erano nella città di David, in Gerusalemme, nella cittadella, da cui uscivano a profanare tutto ciò che era intorno al santuario, facendo grandi insulti alla sua santità. |
37 Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la sicurezza della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. | 37 Egli vi pose dei Giudei a difesa del paese e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme, |
38 Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio, | 38 Il re Demetrio lo confermò nel sommo sacerdozio, |
39 lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. | 39 lo dichiarò suo amico, e lo glorificò con grandi onori, |
40 Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore, | 40 avendo saputo che i Giudei erano stati dichiarati amici, alleati, fratelli dai Romani, i quali avevano accolto con onore gli ambasciatori di Simone. |
41 che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché non sorgesse un profeta fedele, | 41 I Giudei e i loro sacerdoti di comune consenso hanno stabilito che egli sia loro duce e sommo sacerdote in eterno, fino alla venuta del profeta fedele. |
42 che fosse loro stratega e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze, | 42 (Hanno stabilito) che egli sia loro capo, che abbia cura delle cose sante, stabilisca gli ufficiali sopra le loro opere, sopra il paese, sopra le armi, sopra le fortezze, |
43 che si prendesse cura del santuario, fosse da tutti obbedito e si scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d’oro. | 43 e amministri le cose del santuario, e sia obbedito da tutti, e siano scritti in suo nome tutti gli atti dello stato, e indossi la porpora e l'oro. |
44 Non dovrà essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza il suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia d’oro; | 44 Non sarà permesso a nessuno del popolo nè ai sacerdoti di non far conto di questi ordini, o di contraddire a quello che egli avrà stabilito, o di convocar le adunanze nel paese senza di lui, o vestir di porpora o usar la fibbia d'oro. |
45 chiunque agirà contro questi decreti o ne respingerà qualcuno, sarà ritenuto colpevole. | 45 Chiunque agirà contro questi ordini, o ne violerà qualcuno, sarà reo. |
46 Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. | 46 E piacque al popolo tutto di dare il potere a Simone, e di agire secondo questi decreti. |
47 Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti». | 47 E Simone accettò, e gradì di esercitare le funzioni di sommo sacerdote, di essere duce e principe della nazione dei Giudei, e dei sacerdoti, e di avere il comando supremo». |
48 Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo, da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile, | 48 E stabilirono di incidere questo decreto in tavole di bronzo, da porsi nel portico del tempio, in luogo distinto, di depositarne una copia nell'erario, da servire a Simone e ai suoi figli. |
49 e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli. |