Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Tobia 4


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 In quel giorno Tobi si ricordò del denaro che aveva depositato presso Gabaèl a Rage di Media1 Tobia pertanto pensando, che fosse esaudita la sua orazione, ond'ei potesse morire, chiamò a se Tobia suo figliuolo.
2 e disse in cuor suo: «Ecco che io ho invocato la morte: perché dunque non dovrei chiamare mio figlio Tobia e informarlo, prima di morire, di questa somma di denaro?».2 Egli disse: Ascolta, figliuol mio, le parole della mia bocca, e ponle in cuor tuo come per fondamento.
3 Chiamò il figlio e gli disse: «Figlio, quando morirò, dovrai darmi una sepoltura decorosa; onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fa’ ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza.3 Allorchè il Signore avrà presa l'amima mia, seppellisci il mio corpo; e onora la madre tua in ogni tempo della sua vita:
4 Ricòrdati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dovrai darle sepoltura presso di me, in una medesima tomba.
4 Perocchè tu dei ricordarti come, e quanto ella, abbia sofferto per te, portandoti nel suo seno.
5 Ogni giorno, o figlio, ricòrdati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandamenti. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell’ingiustizia.5 E quando ella avrà terminato il corso della sua vita, seppelliscila accanto a me.
6 Perché se agirai con rettitudine, avrai fortuna nelle tue azioni.6 Tu poi tutti i giorni di tua vita abbi Dio nella mente, e guardati di acconsentir giammai al peccato, e di trasgredire i precetti del Signore Dio nostro.
7 A tutti quelli che praticano la giustizia fa’ elemosina con i tuoi beni e, nel fare elemosina, il tuo occhio non abbia rimpianti. Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo.7 Di quello, che hai, fa limosina, e non volger le spalle a nissun povero perocchè così avverrà, che la faccia del Signore non si rivolga da te.
8 In proporzione a quanto possiedi fa’ elemosina, secondo le tue disponibilità; se hai poco, non esitare a fare elemosina secondo quel poco.8 Usa misericordia secondo la tua possibilità.
9 Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno,9 Se avrai molto, dà abbondantemente, se avrai poco, procura di dar volentieri anche quel poco.
10 poiché l’elemosina libera dalla morte e impedisce di entrare nelle tenebre.10 Perocchè ti accumulerai una gran ricompensa pel dì del bisogno.
11 Infatti per tutti quelli che la compiono, l’elemosina è un dono prezioso davanti all’Altissimo.
11 Perocchè la limosina libera dal peccato, e dalla morte, e non permettera, che l'anima cada nelle tenebre.
12 Guàrdati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; prenditi anzitutto una moglie dalla stirpe dei tuoi padri, non prendere una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti. Ricòrdati di Noè, di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri padri fin da principio. Essi sposarono tutti una donna della loro parentela e furono benedetti nei loro figli e la loro discendenza avrà in eredità la terra.12 La limosina sarà argomento di gran fidanza dinanzi al sommo Dio per tutti quei, che la fanno.
13 E ora, figlio, ama i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli, e per i figli e le figlie del tuo popolo, e tra loro scegliti la moglie. L’orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine. Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché la pigrizia è madre della fame.13 Guardati, figliuol mio, da qualunque impurità, e tolta la tua moglie, non voler sapere, che sia il male.
14 Non trattenere presso di te la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, a tutto ciò che fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento.
14 Non permettere, che regni giammai ne tuoi sentimenti, ovvero nelle tue parole la superbia; perocché da lei prende cominciamento ogni maniera di perdizione.
15 Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino all’ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l’ubriachezza.15 A chiunque abbia lavorato in alcun modo per te, rendi subito la mercede, e non resti giammai preso di te il salario de tuoi mercenari.
16 Da’ del tuo pane a chi ha fame e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da’ in elemosina quanto ti avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti.16 Quello, che tu non vuoi, che altri a te faccia, guardati dal farlo giammai agli altri.
17 Deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori.17 Mangia il tuo pane in compagnìa de meschini, e degli affamati, e delle tue vesti cuopri gl'ignudi.
18 Chiedi consiglio a ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio.18 Metti il tuo pane, e il tuo vino sul sepolcro del giusto, e non ne mangiare, e non me bevere co peccatori.
19 In ogni circostanza benedici il Signore Dio e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene e abbassa chi vuole fino al profondo degli inferi. E ora, figlio, ricòrdati di questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore.
19 Domanda sempre consiglio all'uomo sapiente.
20 Ora, figlio, ti comunico che ho depositato dieci talenti d’argento presso Gabaèl, figlio di Gabri, a Rage di Media.20 Benedici Dio in ogni tempo, e pregalo, che regga i tuoi andamenti, e in lui si fondino tutti i tuoi disegni.
21 Non temere, figlio, se siamo diventati poveri. Tu hai una grande ricchezza se avrai il timore di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore, tuo Dio».21 Io ti fo ancor sapere, figliuol mio, com'io diedi, che tu eri ancor fanciullino, dieci talenti d'argento a Gabelo in Rages città de'Medi, e ho preso di me il suo chirografo.
22 Laonde cerca il modo di andare a trovarlo per ritirare la detta somma di denaro, e rendergli il suo chirografo.
23 Non temere, figliuol mio, è vero, che meniam vita povera, ma avrem però molti beni, se temeremo Dio, e fuggiremo qualunque peccato, e faremo del bene.