Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Genesi 38


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullàm, di nome Chira.1 In quello tempo medesimo, discendendo luda dai fratelli suoi, andò ad uno uomo il quale avea nome Iram.
2 Qui Giuda notò la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei.2 E vide quivi una figliuola d'uno uomo Cananeo, la quale avea nome Sue, e tòltalasi per moglie, andò a lei.
3 Ella concepì e partorì un figlio e lo chiamò Er.3 La quale concepette, e partorì uno figliuolo; e chiamò lo nome suo Er.
4 Concepì ancora e partorì un figlio e lo chiamò Onan.4 E un'altra volta, conceputo lo parto, chiamò lo figliuolo nato Onan.
5 Ancora un’altra volta partorì un figlio e lo chiamò Sela. Egli si trovava a Chezìb, quando lei lo partorì.
5 E ancora lo terzo partorì, lo quale appelloe Sela; lo quale nato, cessoe di partorire più.
6 Giuda scelse per il suo primogenito Er una moglie, che si chiamava Tamar.6 E diede Iuda moglie al primogenito suo Er, che avea nome Tamar.
7 Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso agli occhi del Signore, e il Signore lo fece morire.7 Fue in verità Er, primogenito di Iuda, malvagio nel cospetto del Signore; e da lui fu morto.
8 Allora Giuda disse a Onan: «Va’ con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello».8 Disse adunque Iuda ad Onan suo figliuolo: va alla moglie del fratello tuo, e accompagnati con lei, acciò che tu susciti (lo nome e) lo seme al fratello tuo.
9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello.9 Ma quelli, sapiendo che non gli era nato figliuoli, andando dentro alla moglie del fratello suo, lo seme spargea nella terra, acciò che non nascessero figliuoli per lo nome del fratello.
10 Ciò che egli faceva era male agli occhi del Signore, il quale fece morire anche lui.10 E perciò percosse lui il Signore; imperciò che cosa detestevole faceva.
11 Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casa da tuo padre, come vedova, fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre.
11 Per la quale cagione disse Iuda a Tamar, sua nuora: sarai vedova nella casa del padre tuo, tanto che cresca Sela mio figliuolo: e temeva in verità che non si morisse, siccome li fratelli suoi. La quale se n'andoe, e abitò nella casa del padre suo.
12 Trascorsero molti giorni, e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, si recò a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui c’era Chira, il suo amico di Adullàm.12 E passati molti dì morio la moglie di Iuda; il quale ricevuta la consolazione dopo il pianto, andava a' tonditori delle pecore sue, egli e Iras, pastore delle greggie Odollamite, in Tamnas.
13 La notizia fu data a Tamar: «Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge».13 E nunciato è a Tamar, che il suocero suo andava in Tamnas a tondere le pecore.
14 Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all’ingresso di Enàim, che è sulla strada per Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie.14 La quale deposti i vestimenti vedovali, tolse il teristro (cioè una veste sottile); e mutato l'abito, sedè in ultimo dove si coniungea due vie che mena a Tamnas: imperciò che era cresciuto Sela, e non lui avesse tolto per marito.
15 Quando Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché essa si era coperta la faccia.15 La quale quando la vide Iuda, pensoe ch' ella fosse meretrice. Ella s'avea coperto lo volto suo, acciò ch' ella non fosse conosciuta.
16 Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: «Lascia che io venga con te!». Non sapeva infatti che era sua nuora. Ella disse: «Che cosa mi darai per venire con me?».16 E andando a lei, disse: lasciami usare teco. Egli non sapea che fosse sua nuora. La quale re spondendo: che mi vogli tu dare, acciò che tu usi meco?
17 Rispose: «Io ti manderò un capretto del gregge». Ella riprese: «Mi lasci qualcosa in pegno fin quando non me lo avrai mandato?».17 ed egli disse: io ti manderoe uno capretto delle greggi. I'n'altra volta respondendo, disse: io soffereroe quello che tu vuoli, se tu darai a me lo pegno, per fino a che mi mandi quello che tu mi prometti.
18 Egli domandò: «Qual è il pegno che devo dare?». Rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Allora Giuda glieli diede e si unì a lei. Ella rimase incinta.18 Disse luda: che vuogli tu, ch' io ti dia per pegno? Ella respuose: l'anello tuo e l'armilla e la mazza che tu tieni in mano. Adunque ad uno usa mento ingravidò la femina.
19 Poi si alzò e se ne andò; si tolse il velo e riprese gli abiti vedovili.19 E levandosi se n'andoe; e deposto l'abito ch' ella avea preso, vestissi de vestimenti vedovali.
20 Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullàm, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quello non la trovò.20 E mandò Iuda lo capretto per lo pastore suo Odollamita, perciò ch' egli recevesse lo pegno ch' egli avea dato alla femina; il quale conciosia cosa che non la trovasse,
21 Domandò agli uomini di quel luogo: «Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?». Ma risposero: «Qui non c’è stata alcuna prostituta».21 domandò gli uomini di quello luogo, dov'era la femina che sedea dove quelle due strade si con giungea. Respondendo, tutti dissero: non fue in questo luogo meretrice.
22 Così tornò da Giuda e disse: «Non l’ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: “Qui non c’è stata alcuna prostituta”».22 E ritornò a Iuda, e dissegli: io non la trovai, e ancora gli uomini di quello luogo dissero a me, che non vi era seduta quivi meretrice.
23 Allora Giuda disse: «Si tenga quello che ha! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Ecco: le ho mandato questo capretto, ma tu non l’hai trovata».
23 Disse Iuda: abbiaselo; certo della bugia noi reprendere non potrae; io le mandai lo capretto ch' io l'avea promesso, e tu non trovasti lei.
24 Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa delle sue prostituzioni». Giuda disse: «Conducetela fuori e sia bruciata!».24 Ma ecco dopo tre mesi nunziarono a Juda, dicendo: fornicata è Tamartria nuora, e vedesi lo ventre suo enfiare. Disse Iuda: menatela, e sia arsa.
25 Mentre veniva condotta fuori, ella mandò a dire al suocero: «Io sono incinta dell’uomo a cui appartengono questi oggetti». E aggiunse: «Per favore, verifica di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone».25 La quale, quando la menavano alla pena, mandò al suocero suo, dicendo: dell' uomo, di cui queste cose erano, sono ingravidata; conosci, di cui sieno l'anello, l'armilla e la mazza.
26 Giuda li riconobbe e disse: «Lei è più giusta di me: infatti, io non l’ho data a mio figlio Sela». E non ebbe più rapporti con lei.
26 Il quale, cognoscendo quelli doni, disse: ella è più giusta di me, perciò ch' io non diedi a lei Sela mio figliuolo. E per tanto più oltre non usoe con lei.
27 Quando giunse per lei il momento di partorire, ecco, aveva nel grembo due gemelli.27 Adunque, stando nel parto, due figliuoli apparirono nel ventre: anche in quella sparsione dei fanciulli, l'uno mostrò la mano; nella quale l'ostetrice legò uno ligame rosso, dicendo:
28 Durante il parto, uno di loro mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: «Questi è uscito per primo».28 questo ne verrà prima.
29 Ma poi questi ritirò la mano, ed ecco venne alla luce suo fratello. Allora ella esclamò: «Come ti sei aperto una breccia?» e fu chiamato Peres.29 Ma, quelli ritraente la mano, venuto è l'altro. Disse la femina: perchè è divisa per te la maceria? E per questa cagione chiamò lo nome suo FARES.
30 Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e fu chiamato Zerach.30 E poscia venne fuori lo fratello suo, nella mano del quale era lo ligame rosso; lo quale appelloe ZARA.