Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 2


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Ritenni pertanto opportuno non venire di nuovo fra voi con tristezza.1 Crdinai questo appo me, di non venire a voi più con tristizia.
2 Perché se io rattristo voi, chi mi rallegrerà se non colui che è stato da me rattristato?2 Chè se io contristo voi, chi è quelli che mi consoli (e che mi faccia allegro) se non quelli che si contrista di me?
3 Perciò vi ho scritto in quei termini che voi sapete, per non dovere poi essere rattristato alla mia venuta da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a voi tutti che la mia gioia è quella di tutti voi.3 E questo scrissi a voi, perchè io non abbia tristizia sopra tristizia, quando io verrò, di coloro de' quali io mi credea avere allegrezza; ma confidomi in tutti voi di questo, che il mio gaudio è di tutti voi.
4 Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l'affetto immenso che ho per voi.
4 E certo con molta tribulazione e angoscia del cuore scrissi a voi, e con molte lacrime, (e questo) non (vi manifesto) perchè voi vi contristiate, ma perchè voi cognosciate quanto amore io vi porto.
5 Se qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma in parte almeno, senza voler esagerare, tutti voi.5 E se alcuno contristò me, in parte mi contristò, (e questo dico) perchè io non carichi tutti voi.
6 Per quel tale però è già sufficiente il castigo che gli è venuto dai più,6 Basta a colui, che di tale guisa è, le schernie e le beffe, le quali son fatte di lui da molti.
7 cosicché voi dovreste piuttosto usargli benevolenza e confortarlo, perché egli non soccomba sotto un dolore troppo forte.7 Ma voglio che (da ora dinanzi) per contrario voi facciate consolazione a colui, perdonandoli a quello ch' è di questa guisa, acciò che forse per maggiore tristizia non si disperasse.
8 Vi esorto quindi a far prevalere nei suoi riguardi la carità;8 Per la qual cosa voglio che voi confermiate in lui la carità.
9 e anche per questo vi ho scritto, per vedere alla prova se siete effettivamente obbedienti in tutto.9 E imperò scrissi a voi questo per conoscervi, se voi siete obbedienti in tutte le cose.
10 A chi voi perdonate, perdono anch'io; perché quello che io ho perdonato, se pure ebbi qualcosa da perdonare, l'ho fatto per voi, davanti a Cristo,10 Chè a colui cui voi perdonerete, e io perdono; e quello che perdono, sì perdono in persona di Cristo;
11 per non cadere in balìa di satana, di cui non ignoriamo le macchinazioni.

11 chè non siamo ingannati da Satana; chè no sapiemo bene li suoi pensieri.
12 Giunto pertanto a Tròade per annunziare il vangelo di Cristo, sebbene la porta mi fosse aperta nel Signore,12 Ma venuto io nella città di Troade per la predicazione dell' evangelio di Cristo, la porta mi fu aperta nel Signore.
13 non ebbi pace nello spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; perciò, congedatomi da loro, partii per la Macedonia.
13 Per tutto questo non ebbe riposo il mio spirito, imperò che io non trovai Tito, il mio fratello; ma salutati coloro (di quella città), sì andai in Macedonia.
14 Siano rese grazie a Dio, il quale ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza nel mondo intero!14 E a Dio referiamo grazie, il quale sempre fa vincere noi in Iesù Cristo, e manifesta per noi l'odore della sua notizia in ogni luogo.
15 Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono;15 Imperò che noi siamo buono odore di Cristo a Dio, in coloro che son salvi, e in coloro che periscono.
16 per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita.
E chi è mai all'altezza di questi compiti?
16 E certo, a cui siamo odore di morte a morire, e a cui siamo odore di vita a vivere. E a queste cose chi sarà così idoneo (e acconcio)?
17 Noi non siamo infatti come quei molti che mercanteggiano la parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.17 Chè noi non siamo come molti, che imbastardiscono la parola di Dio; ma predichiamo con purità ch' è Cristo, come dinanzi a Dio.