Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Geremia 46


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni.

1 La parola, che Iddio disse a Ieremia profeta contro alle genti
2 Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda.

2 d'Egitto, e incontro all' oste di Faraone Necao, re d'Egitto, il quale era a lato al fiume (che si chiama) Eufrate in Carcamis; lo quale percosse Nabucodonosor, re di Babilonia, nel quarto anno di Ioachim, figliuolo di Iosia, re di Giuda.
3 Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
3 Apparecchiate lo scudo, e procedete alla battaglia.
4 Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
4 Giungete li cavalli, e assalite, cavalieri; e state con capelli di acciaio, e vestitevi le panciere; pulite (e acconciate) le lance.
5 Che vedo?
Sono sbigottito,
retrocedono!
I loro prodi
sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
il terrore è tutt'intorno.
Parola del Signore.
5 Adunque perchè? Io li vidi smarriti, che volgeano le reni; li loro uomini forti, tagliati; e fuggirono commisti, e non ragguardarono; lo spavento era da ogni parte, dice lo Signore.
6 Il più agile non scamperà
né il più prode si salverà.
A settentrione, sulla riva dell'Eufrate,
inciampano e cadono.
6 Lo veloce non fugga, e lo forte non si pensi d'essere salvo; egli sono superati dalla parte dell' aquilone, a lato al fiume Eufrate, e ruinorono.
7 Chi è che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente?
7 Chi è questo, che sale quasi come uno fiume; nelli suoi gorghi ingrossato, quasi come fiume?
8 È l'Egitto che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente.
Esso dice: "Salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò la città e i suoi abitanti".
8 Egitto sale in similitudine di fiume, e come fiume si commoveranno le sue onde, e dirà: salendo coprirò la terra, e perderò la città e li abitatori suoi.
9 Caricate, cavalli,
avanzate, carri!
Avanti o prodi!
uomini di Etiopia e di Put,
voi che impugnate lo scudo,
e voi di Lud che tendete l'arco.
9 Salite in su' cavalli, ed esaltatevi in su li carri; e li forti procederanno, e quelli d' Etiopia e di Libia tenenti lo scudo, e quelli di Lidia tollenti e saettanti le saette.
10 Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti,
è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici.
La sua spada divorerà,
si sazierà e si inebrierà del loro sangue;
poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti,
nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.
10 E quello di è del Signore delli esèrciti, [di] di vendetta, acciò che pigli vendetta de' suoi nimici; lo coltello divorerà, e sazierassi ed ebrierassi del loro sangue; e le bestie del sacrificio del Signore Iddio delli esèrciti [sono] nella terra d' aquilone, a lato al fiume (che si chiama) Eufrate.
11 Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,
vergine, figlia d'Egitto.
Invano moltiplichi i rimedi,
non c'è guarigione per te.
11 Ascendi in Galaad, vergine figliuola d' Egitto, e togli la medicina; tu hai multiplicato indarno li (tuoi) medicamenti, non averai sanitade.
12 Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore è piena la terra,
poiché il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme.

12 Le genti hanno udita la tua vergogna; e lo tuo urlo ha ripiena la terra; però che lo forte e amendui caddero.
13 Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Babilonia giunse per colpire il paese d'Egitto.

13 Le parole, che parlò Iddio a Ieremia profeta, sopra quello che dovea venire Nabucodonosor, re di Babilonia, e dovea percuotere la terra d' Egitto:
14 Annunziatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdòl,
fatelo udire a Menfi e a Tafni;
dite: "Alzati e preparati,
perché la spada divora tutto intorno a te".
14 Annunziatelo all' Egitto, e fatelo udire in Magdalo, e risuoni in Menfis e in Tafnis, dite: sta, e accònciati; però che lo coltello divorerà tutte queste cose che sono nel circuito tuo.
15 Perché mai Api è fuggito?
Il tuo toro sacro non resiste?
Il Signore lo ha rovesciato.
15 Or la tua fortezza per che è infracidata? non stette forte, però che lo Signore l' ha rivoltata.
16 Una gran folla vacilla e stramazza,
ognuno dice al vicino:
"Su, torniamo al nostro popolo,
al paese dove siamo nati,
lontano dalla spada micidiale!".
16 E multiplicò le (loro) ruine, e cadè l' uomo al suo prossimo, e dirà: lièvati suso, e ritorniamo al populo nostro, e alla terra della nostra nativitade, dalla faccia del coltello della colomba.
17 Chiamate pure il faraone re d'Egitto:
Frastuono, che lascia passare il momento buono.
17 Chiamate lo nome di Faraone, re d' Egitto; lo tempo hae addotto lo tumulto.
18 Per la mia vita - dice il re
il cui nome è Signore degli eserciti -
uno verrà, simile al Tabor fra le montagne,
come il Carmelo presso il mare.
18 Disse lo re: io vivo; lo suo nome si è Signore delli esèrciti; chè come Tabor viene nelli monti (perciò che è monte molto grasso), e come Carmelo in mare, verrà.
19 Prepàrati il bagaglio per l'esilio,
o gente che abiti l'Egitto,
perché Menfi sarà ridotta a un deserto,
sarà devastata, senza abitanti.
19 Fae a te vasi della transmigrazione (tua), abitatrice delli figliuoli d'Egitto; però che Memfis (cioè quella terra) sarà in solitudine, e sarà abbandonata sanza abitatore.
20 Giovenca bellissima è l'Egitto,
ma un tafano viene su di lei dal settentrione.
20 È Egitto vitella allegra e formosa; a lei verrà lo stimolatore dall' aquilone.
21 Anche i suoi mercenari nel paese
sono come vitelli da ingrasso.
Anch'essi infatti han voltate le spalle,
fuggono insieme, non resistono,
poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,
il tempo del loro castigo.
21 E li suoi mercenari, li quali si volgevano nel mezzo di lei, quasi come vitelli grassi si son rivolti, e fuggirono insieme, e non poterono istare; però che lo di della uccisione venne sopra loro, lo tempo della loro visitazione.
22 La sua voce è come di serpente che sibila,
poiché essi avanzano con un esercito
e armati di scure vengono contro di lei,
come tagliaboschi.
22 E la sua voce sonerà quasi come suono di metallo; però che s' appresseranno con l'oste, e verranno a lei con le mannaie, quasi come taglianti legne.
23 Abbattono la sua selva - dice il Signore -
e non si possono contare,
essi sono più delle locuste, sono senza numero.
23 Cosi tagliarono lo suo salto, dice Iddio, il quale non si puote acconciare; e sono multiplicati più che li grilli, e non si puote dire lo numero.
24 Prova vergogna la figlia d'Egitto,
è data in mano a un popolo del settentrione.

24 La figliuola d' Egitto sì è confusa, e si è data nella mano del populo di aquilone.
25 Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: "Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui.25 E disse lo Signore delli esèrciti, Iddio d' Israel: ecco io visiterò sopra lo tumulto (cioè a dire quando è uno grande furore di gente) d' Alessandria, e sopra Faraone, e sopra Egitto, e sopra li suoi iddii, e sopra li suoi re, e sopra [Faraone, e sopra] quelli che si confidano in lui.
26 Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di Nabucodònosor re di Babilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato". Parola del Signore.

26 E darò loro in mano di quelli che domandano l' anime loro; e in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, e in mano de' suoi servi; e poi sarà abitata come era nel tempo di prima, dice Iddio.
27 "Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,
non abbatterti, Israele;
poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano
e la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà in pace,
tranquillo e nessuno lo molesterà.
27 E tu, servo mio Iacob, non temere, e, Israel, non avere paura; però che io ti farò salvo da lunga parte, e lo tuo seme della terra della tua prigionia; e Iacob tornerà, e riposerassi e averà prosperità, e non sarà chi lo isbandisca.
28 Tu non temere, Giacobbe mio servo,
- dice il Signore - perché io sono con te.
Annienterò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma di te non farò sterminio;
ti castigherò secondo equità,
ma non ti lascerò del tutto impunito".
28 E tu, Iacob servo mio, non temere, dice Iddio; però ch' io sono con teco, e consumerò tutte le genti alle quali io ti cacciai; ma te non consumerò io, ma castigherotti in giudicio, e non ti perdonerò come ad innocente.