Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 27


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BIBBIA CEI 1974VULGATA
1 Per amor del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire procede senza scrupoli.
1 Propter inopiam multi deliquerunt :
et qui quærit locupletari avertit oculum suum.
2 Fra le giunture delle pietre si conficca un piuolo,
tra la compra e la vendita si insinua il peccato.
2 Sicut in medio compaginis lapidum palus figitur,
sic et inter medium venditionis et emptionis angustiabitur peccatum :
3 Se uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore,
la sua casa andrà presto in rovina.

3 conteretur cum delinquente delictum.
4 Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti;
così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti.
4 Si non in timore Domini tenueris te instanter,
cito subvertetur domus tua.
5 La fornace prova gli oggetti del vasaio,
la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione.
5 Sicut in percussura cribri remanebit pulvis,
sic aporia hominis in cogitatu illius.
6 Il frutto dimostra come è coltivato l'albero,
così la parola rivela il sentimento dell'uomo.
6 Vasa figuli probat fornax,
et homines justos tentatio tribulationis.
7 Non lodare un uomo prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

7 Sicut rusticatio de ligno ostendit fructum illius,
sic verbum ex cogitatu cordis hominis.
8 Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
8 Ante sermonem non laudes virum :
hæc enim tentatio est hominum.
9 Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la lealtà ritorna a quelli che la praticano.
9 Si sequaris justitiam, apprehendes illam,
et indues quasi poderem honoris :
et inhabitabis cum ea, et proteget te in sempiternum,
et in die agnitionis invenies firmamentum.
10 Il leone sta in agguato della preda,
così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia.
10 Volatilia ad sibi similia conveniunt :
et veritas ad eos qui operantur illam revertetur.
11 Nel discorso del pio c'è sempre saggezza,
lo stolto muta come la luna.
11 Leo venationi insidiatur semper :
sic peccata operantibus iniquitates.
12 Tra gli insensati bada al tempo,
tra i saggi fèrmati a lungo.
12 Homo sanctus in sapientia manet sicut sol :
nam stultus sicut luna mutatur.
13 Il discorso degli stolti è un orrore,
il loro riso fra i bagordi del peccato.
13 In medio insensatorum serva verbum tempori :
in medio autem cogitantium assiduus esto.
14 Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e le loro questioni fan turare gli orecchi.
14 Narratio peccantium odiosa,
et risus illorum in deliciis peccati.
15 Uno spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
le loro invettive sono un ascolto penoso.

15 Loquela multum jurans horripilationem capiti statuet,
et irreverentia ipsius obturatio aurium.
16 Chi svela i segreti perde la fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore.
16 Effusio sanguinis in rixa superborum,
et maledictio illorum auditus gravis.
17 Ama l'amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più,
17 Qui denudat arcana amici fidem perdit,
et non inveniet amicum ad animum suum.
18 perché come chi ha perduto un defunto,
così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo.
18 Dilige proximum,
et conjungere fide cum illo.
19 Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico e non lo
riprenderai.
19 Quod si denudaveris absconsa illius,
non persequeris post eum.
20 Non seguirlo, perché ormai è lontano;
è fuggito come una gazzella dal laccio.
20 Sicut enim homo qui perdit amicum suum,
sic et qui perdit amicitiam proximi sui.
21 Poiché una ferita si può fasciarla
e un'ingiuria si può riparare,
ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.

21 Et sicut qui dimittit avem de manu sua,
sic dereliquisti proximum tuum, et non eum capies.
22 Chi ammicca con l'occhio trama il male,
e nessuno potrà distoglierlo.
22 Non illum sequaris, quoniam longe abest :
effugit enim quasi caprea de laqueo, quoniam vulnerata est anima ejus :
23 Davanti a te il suo parlare è tutto dolce,
ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
23 ultra eum non poteris colligare.
Et maledicti est concordatio :
24 Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui,
anche il Signore lo ha in odio.
24 denudare autem amici mysteria, desperatio est animæ infelicis.
25 Chi scaglia un sasso in alto, se lo scaglia sulla
testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
25 Annuens oculo fabricat iniqua,
et nemo eum abjiciet.
26 Chi scava una fossa vi cadrà dentro,
chi tende un laccio vi resterà preso.
26 In conspectu oculorum tuorum condulcabit os suum,
et super sermones tuos admirabitur :
novissime autem pervertet os suum,
et in verbis tuis dabit scandalum.
27 Il male si riverserà su chi lo fa,
egli non saprà neppure da dove gli venga.
27 Multa odivi, et non coæquavi ei,
et Dominus odiet illum.
28 Derisione e insulto per il superbo,
la vendetta, come un leone, lo attende al varco.
28 Qui in altum mittit lapidem, super caput ejus cadet :
et plaga dolosa dolosi dividet vulnera.
29 Saran presi al laccio quanti gioiscono per la caduta
dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.

29 Et qui foveam fodit incidet in eam :
et qui statuit lapidem proximo offendet in eo :
et qui laqueum alii ponit, peribit in illo.
30 Anche il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.
30 Facienti nequissimum consilium, super ipsum devolvetur,
et non agnoscet unde adveniat illi.
31 Illusio et improperium superborum,
et vindicta sicut leo insidiabitur illi.
32 Laqueo peribunt qui oblectantur casu justorum,
dolor autem consumet illos antequam moriantur.
33 Ira et furor utraque execrabilia sunt,
et vir peccator continens erit illorum.