Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Sapienza 11


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Essa fece riuscire le loro imprese
per mezzo di un santo profeta:
1 Ella diresse i loro passi sotto il governo del santo Profeta.
2 attraversarono un deserto inospitale,
fissarono le tende in terreni impraticabili,
2 Viaggiarono per deserti disabitati, e alzaron capanne in luoghi deserti.
3 resistettero agli avversari, respinsero i nemici.

3 Si affrontarono co' lor nemici, e di vendicarci de' loro avversari.
4 Quando ebbero sete, ti invocarono
e fu data loro acqua da una rupe scoscesa,
rimedio contro la sete da una dura roccia.
4 Erano assetati, e ti invocarono, e sgorgò acqua per essi da altissimo masso, e il ristoro alla sete da dura pietra.
5 Ciò che era servito a punire i loro nemici,
nel bisogno fu per loro un beneficio.
5 Perocché in quella giusa, che furon puniti i lor nimici rimasi senza acqua da bere, mentre i figliuoli di Israele godevano per averne abbondanza;
6 Invece della corrente di un fiume perenne,
sconvolto da putrido sangue
6 Cosi quando questi ne mancavano, ricevettero insigne favore.
7 in punizione di un decreto infanticida,
tu desti loro inaspettatamente acqua abbondante,
7 Conciossiachè in vece delle acque del fiume perenne tu desti agli ingiusti il sangue umano.
8 mostrando per la sete di allora,
come avevi punito i loro avversari.
8 E laddove quelli perivano in pena dell'uccisione de' bambini, tu desti a' tuoi inaspettatamente acqua copiosa,
9 Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia,
compresero quali tormenti avevan sofferto gli empi,
giudicati nella collera,
9 E colla sete, che fu allora, tu facesti conoscere in qual modo li tuoi tu esaltassi, e facessi scempio de' loro nemici.
10 perché tu provasti gli uni come un padre che corregge,
mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna.
10 Conciossiachè quando essi furon tentati, e afflitti, benché con misericordia, vennero ad intendere quai tormenti patissero gli empj puniti con ira.
11 Lontani o vicini erano ugualmente tribolati,
11 E gli uni tu li provasti qual padre per ammonirli, gli altri poi qual re inesorabile li mettesti alla tortura per condannarli.
12 perché un duplice dolore li colse
e un pianto per i ricordi del passato.
12 Or eglino e in assenza, e in presenza erano tormentati egualmente.
13 Quando infatti seppero che dal loro castigo
quegli altri ricevevano benefici,
sentirono la presenza del Signore;
13 Imperocché erano punti da doppia tristezza, e crepacuore colla memoria delle cose passate.
14 poiché colui che avevano una volta esposto
e quindi respinto con scherni,
lo ammiravano alla fine degli eventi,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.

14 Mentre udendo come i loro tormenti divenivano argomento di felicità per quelli, conobber la man del Signore, stupefatti dell'esito delle cose;
15 Per i ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
da essi ingannati, venerarono
rettili senza ragione e vili bestiole.
Tu inviasti loro in castigo
una massa di animali senza ragione,
15 Imperocché alla fine de' fatti ammiraron colui, del quale si burlavano come di uomo gettato a perire in quella crudele esposizione, mentre non come i giusti avean essi patita la sete.
16 perché capissero che con quelle stesse cose
per cui uno pecca, con esse è poi castigato.
16 E in pena degli stolti, ed iniqui lor pensamenti, secondo i quali eglino adoravano muti serpenti, e bestie vili, tu mandasti contro di loro una turba di muti animali a farne scempio:
17 Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi e leoni feroci
17 Affinchè conoscessero come per quelle cose, pelle quali uno pecca, per le medesime è tormentato;
18 o belve ignote, create apposta, piene di furore,
o sbuffanti un alito infuocato
o esalanti vapori pestiferi
o folgoranti con le terribili scintille degli occhi,
18 Imperocché alla onnipotente tua mano, la quale da informe materia avea creato il mondo, non era difficile il mandar contro di loro una moltitudine di orsi, o de' feroci lioni;
19 bestie di cui non solo l'assalto poteva sterminarli,
ma annientarli anche l'aspetto terrificante.
19 O fiere di nuova specie, ed ignote, piene di furore, o spiranti fiato di fuoco, o che spandessero odor di fumo, o vibrasser dagli occhi scintille orrende:
20 Anche senza questo potevan soccombere con un soffio,
perseguitati dalla giustizia
e dispersi dallo spirito della tua potenza.
Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso.

20 Delle quali non solo i morsi avrebbon potuto sterminarli, ma anche la sola vista farli morir di paura.
21 Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?
21 Ma anche senza nulla di questo potevano essere uccisi in un fiato, per seguitati dalle proprie loro azioni, e dispersi ad un soffio di tua possanza: ma tu le cose tutte disponi con misura numero, e peso.
22 Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
22 Perocché tu solo hai sempre potere d'avanzo, e chi può resistere al robusto tuo braccio?
23 Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi,
non guardi ai peccati degli uomini,
in vista del pentimento.
23 Perocché il mondo tutto dinanzi a te è come il tratto della bilancia, e come una goccia di rugiada, che cade sulla terra al mattino.
24 Poiché tu ami tutte le cose esistenti
e nulla disprezzi di quanto hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata.
24 Ma tu hai misericordia di tutti, perché tutto puoi, e dissimuli i peccati degli uomini per amore della penitenza;
25 Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi?
O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza?
25 Perocché tu ami tutte le cose, che esistono, e non ne odj veruna di quelle, che da te furon fatte; conciossiachè se tu odiata l'avessi, noll'avresti ordinata, né fatta.
26 Tu risparmi tutte le cose,
perché tutte son tue, Signore, amante della vita,
26 E come durar potrebbe una cosa se tu noi volessi, o conservarsi quello, che non fosse stato voluto da te?
27 Ma tu se' buono verso tutte le cose, perché sono tue, o amatore dell'anime.