Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Hechos de los Apóstoles 25


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EL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOSBIBBIA VOLGARE
1 Tres días después de haberse hecho cargo de su provincia, Festo subió de Cesarea a Jerusalén.1 E giungendo il predetto Porzio nella provincia di Cesarea, dopo tre di andò in Ierusalem.
2 Los sumos sacerdotes y los judíos más importantes acusaron entonces a Pablo en su presencia,2 Dove (incontanente) andorono a lui li prìncipi de' sacerdoti, con altri molti seniori e scribi, per informarlo di Paulo; e pregoronlo,
3 y le pidieron la gracia de que lo hiciera trasladar a Jerusalén. En realidad preparaban una emboscada para matarlo en el camino.3 che facesse loro grazia di farlo ritornare in Ierusalem; e questo dissero a malizia, perchè ordinavano di farlo uccidere per la via, (quando venisse).
4 Pero Festo respondió que Pablo debía quedar bajo custodia en Cesarea, y que él mismo iría allí inmediatamente.4 Ma il predetto Porzio Festo (come savio) rispose (che pur voleva) che per allora si servasse in Cesarea; ed egli tosto v' anderebbe (e terrebbe ragione).
5 «Que los de más autoridad entre ustedes, añadió, vengan conmigo y presenten su acusación, si tienen algo contra él».5 E (però) disse loro: vegnano là quelli che vogliono (de' principi e) de' più potenti, e accusinlo se (hanno o) trovano alcuna colpa contra a lui.
6 Festo permaneció en Jerusalén unos ocho o diez días, y luego bajó a Cesarea. Al día siguiente, se sentó en el tribunal e hizo comparecer a Pablo.6 E (dopo queste parole) poi che fu stato in Ierusalem VIII ovvero X dì, tornò in Cesarea; e poi il secondo dì sedette per tribunale (in giudicio), e fecesi venire Paulo inanzi.
7 En cuanto llegó, los judíos venidos de Jerusalén lo rodearon, y presentaron contra él numerosas y graves acusaciones que no podían probar.7 E allora il circondarono (e intorniarono) molti iudei ch' erano venuti da Ierusalem, apponendoli molte e gravi accuse, le quali provare non potevano.
8 Pablo se defendía diciendo: «Yo no he cometido ninguna falta contra la Ley de los judíos, ni contra el Templo, ni contra el Emperador».8 Però che Paulo d'ogni cosa (e accusa) rendea loro ragione, provando che nè contra alla legge nè contra al tempio nè contra all' imperatore aveva peccato.
9 Festo, queriendo congraciarse con los judíos, se dirigió a Pablo y le dijo: «¿Quieres subir a Jerusalén para ser juzgado allí en mi presencia?».9 Ma pure il predetto Porzio Festo, volendo (e credendo) piacere a giudei, sì tentò Paulo e disse: vorresti tornare in Ierusalem, e quivi io ti darò audienza?
10 Pablo respondió: «Estoy delante del tribunal del Emperador, y es aquí donde debo ser juzgado. Yo no hice ningún mal a los judíos, como tú lo sabes perfectamente.10 Al quale Paulo (arditamente) rispose: io (sono e) sto (qui fermo) al tribunale di Cesare, dove fa di bisogno che debba essere giudicato; li iudei non ho offeso, come tu puoi e dèi oggi mai (vedere e) sapere.
11 Si soy culpable y he cometido algún delito que merezca la muerte, no me niego a morir, pero si las acusaciones que hacen los judíos contra mí carecen de fundamento, nadie tiene el derecho de entregarme a ellos. Apelo al Emperador».11 Ma se pure (ti pare o) trovi che io gli abbia offesi, e sia degno di morte, non ricuso di morire; ma se non trovi vero quello di che m' accusano, niuno mi può donare a loro; e però mi appello a Cesare (cioè all' imperatore di Roma).
12 Festo, después de haber consultado con su Consejo, respondió: «Ya que apelaste al Emperador, comparecerás ante él».12 La quale appellazione Porzio Festo udendo, ragionò (in disparte con li suoi savii e) col concilio, e risposeli (e disse): a Cesare hai appellato? e tu a Cesare anderai.
13 Algunos días más tarde, el rey Agripa y Berenice llegaron a Cesarea y fueron a saludar a Festo.13 E dopo alquanti dì il re Agrippa (figliuolo che fu di Erode Agrippa) con Bernice (sua mogliere) venne in Cesarea a (visitare e) salutare (il predetto Porzio) Festo.
14 Como ellos permanecieron varios días, Festo expuso al rey el caso de Pablo, diciéndole: «Félix ha dejado a un prisionero,14 E stando più di in quello luogo, Porzio Festo manifestò al re di Paulo, dicendo: uno uomo (iudeo, chiamato Paulo) fu lasciato in prigione dal mio predecessore Felice.
15 y durante mi estadía en Jerusalén, los sumos sacerdotes y los ancianos de los judíos, presentaron quejas pidiendo su condena.15 Contra al quale, incontanente che io pervenni in Ierusalem, li principi de' sacerdoti e seniori vennero a me, pregandomi che io come malefattore l'uccidessi.
16 Yo les respondí que los romanos no tienen la costumbre de entregar a un hombre antes de enfrentarlo con sus acusadores y darle la oportunidad de defenderse.16 Alli quali io risposi, che non è usanza dei romani di condannare alcuno uomo, insino che gli accusatori non sono presenti all' accusato, e non gli è dato (tempo nè) luogo di fare sua scusa.
17 Ellos vinieron aquí, y sin ninguna demora, me senté en el tribunal e hice comparecer a ese hombre al día siguiente.17 E venendomi poi qua, incontanente lo dì seguente sedei per tribunale, e fecemi menare Paulo inanzi.
18 Pero cuando se presentaron los acusadores, estos no alegaron contra él ninguno de los cargos que yo sospechaba.18 Ed essendo presenti gli accusatori, (e dicendo contra a lui ciò che potevano), io non potei per loro accuse (comprendere nè) trovare contra a lui alcuna. colpa (grave),
19 Lo que había entre ellos eran no sé qué discusiones sobre su religión, y sobre un tal Jesús que murió y que Pablo asegura que vive.19 se non che mi pare ch' elli abbiano con lui (differenza e) questione di certe superstizioni della legge loro, e d' uno Iesù, ch' elli crucifissero, e Paulo dice ch' egli è ancora vivo.
20 No sabiendo bien qué partido tomar en un asunto de esta índole le pregunté a Pablo si quería ir a Jerusalén para ser juzgado allí.20 Onde dubitando io della detta questione, domanda'lo se egli voleva andare in Ierusalem, e quivi essere (esaminato e) giudicato.
21 Pero como este apeló al juicio de Su Majestad imperial, yo ordené que lo dejaran bajo custodia hasta que lo enviara al Emperador».21 La quale cosa elli per niuno modo volse, anzi incontanente appellossi a Cesare; onde però il faccio guardare insino che (io trovi come sicuramente) il possa mandare a Roma.
22 Agripa dijo entonces a Festo: «A mí también me gustaría escuchar a ese hombre». «Mañana lo escucharás», respondió Festo.22 Le quali parole lo re udendo, disse che voleva udire Paulo; e Porzio Festo gli rispose che bene li piaceva.
23 Al día siguiente, Agripa y Berenice llegaron con gran pompa y entraron en la sala de audiencias, rodeados de los tribunos y de los hombres más importantes de la ciudad. A una orden de Festo, trajeron a Pablo.23 Onde il seguente dì, venendo il detto re Agrippa con (la sua donna) Bernice, ed entrando con molta pompa nell' auditorio con li tribuni e co' prìncipi e maggiori della terra, Porzio Festo fece venire Paulo (dinanzi al re).
24 Festo tomó la palabra, diciendo: «Rey Agripa y todos los que están aquí presentes, ustedes ven a este hombre, por quien toda la comunidad judía ha venido a verme, tanto aquí como en Jerusalén, insistiendo a gritos que no había que dejarlo vivir más.24 E disse: Agrippa re, e voi altri che siete congregati (a vedere), vedete; ecco, questo è quello Paulo, il quale li giudei m' accusorono, incontanente che io venni in Ierusalem, domandando e gridando che il condannassi a morte.
25 Yo no he encontrado en él nada que merezca la muerte; pero ya que él mismo ha apelado al Emperador, he decidido enviárselo.25 Ma (esaminando io le loro accuse) non trovai (nè trovo) ch' elli sia degno di morte. (Tuttavia volendone loro piacere, dimandailo se elli voleva andare in Ierusalem, e quivi essere giudicato; la quale cosa) elli (non volendo) appellò a Cesare; onde volendolo io mandare,
26 Como no tengo nada preciso que escribir sobre él al Soberano, lo hice comparecer ante ustedes, especialmente ante ti, rey Agripa; así, después de este interrogatorio, yo tendré algo para informar.26 non so che cagione mi scriva contra a lui certa all' imperatore; e però avemolo fatto venire dinanzi, e massimamente a te, re Agrippa, a ciò che esaminandolo (insieme con noi) abbia che scrivere del suo fatto.
27 Porque me parece absurdo enviar a un prisionero, sin indicar al mismo tiempo los cargos que se le imputan».27 Chè molto mi pare cosa fuori di ragione di mandarlo per modo di pregione, e non significare la cagione.