SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Jeremías 10


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1 Oíd la palabra que os dedica Yahveh, oh casa de Israel.1 Idite la parola di Dio, o casa d' Israel, la quale elli hae parlato sopra voi.
2 Así dice Yahveh: Al proceder de los gentilles no os habituéis, ni de los signos celestes os espantéis. ¡Que se espanten de ellos los gentiles!2 Questo dice Iddio: non imparate secondo le vie delle genti; e non temete delli segni del cielo, i quali temono le genti.
3 Porque las costumbres de los gentiles son vanidad: un madero del bosque, obra de manos del maestro que con el hacha lo cortó,3 Però che le leggi delli populi sono vane; però che lo legno tagliò del bosco; l'operazione dello artefice fu nell' ascia.
4 con plata y oro lo embellece, con clavos y a martillazos se lo sujeta para que no se menee.4 E con argento e con oro adornò quello legno; chiavollo con lo chiodo e con martello, acciò che non si possa isciogliere.
5 Son como espantajos de pepinar, que ni hablan. Tienen que ser tranportados, porque no andan. No les tengáis miedo, que no hacen ni bien ni mal.5 E sono fabbricati in similitudine di palme, e non parleranno; e portati saranno tolti, però che elli non possono andare; non temete dunque quelle cose, però che non possono fare nè male nè bene.
6 No hay como tú, Yahveh; grande eres tú, y grande tu Nombre en poderío.6 Non si trova simile a te, Signore; tu sei grande, e il tuo nome si è grande in fortezza.
7 ¿Quién no te temerá, Rey de las naciones? Porque a ti se te debe eso. Porque entre todos los sabios de las naciones y entre todos sus reinos no hay nadie como tú.7 Or chi non temerà te, o re delle genti? Tua è la bellezza; tra tutti li savi delle genti, e tra tutti li regni loro, niuno è simile a te.
8 Todos a la par son estúpidos y necios: lección de madera la que dan los ídolos.8 Insieme li stolti e li pazzi saranno provati; la dottrina della loro vanitade è legno.
9 Plata laminada, de Tarsis importada, y oro de Ofir; hechura de maestro y de manos de platero (de púrpura violeta y escarlata es su vestido): todos son obra de artistas.9 Portato è lo ariento involto di Tarso (Tarso sì è una terra) e oro di Ofaz; l'operazioni dello artefice, e le mani dell' orefice; lo loro vestimento è di color celeste e di rosato; tutte queste cose sono opera d'artefici.
10 Pero Yahveh es el Dios verdadero; es el Dios vivo y el Rey eterno. Cuando se irrita, tiembla la tierra, y no aguantan las naciones su indignación.10 Lo Signore si è Iddio vero; lui è Iddio vivente, e sì è re sempiterno; dalla sua indignazione si commoverà la terra, e non sosterrà la gente le sue minaccie.
11 (Así les diréis: «Los dioses que no hicieron el cielo ni la tierra, perecerán de la tierra y de debajo del cielo».)11 Adunque si tu dirai loro: li iddii, che non feciono li cieli nè la terra, periscano della terra, e di quelle cose che sono sotto lo cielo.
12 El es quien hizo la tierra con su poder, el que estableció el orbe con su saber, y con su inteligencia expandió los cielos.12 Quello che fa la terra nella sua fortezza, apparecchia lo mondo colla sua sapienza; e con la sua prudenza distende li cieli.
13 Cuando da voces, hay estruendo de aguas en los cielos, y hace subir las nubes desde el extremo de la tierra. El hace los relámpagos para la lluvia y saca el viento de sus depósitos.13 Alla sua voce dà moltitudine d'acqua dal cielo, e lieva le tenebre dalla estremitade della terra; e folgore fece nella piova, e conduce li venti delli suoi tesori.
14 Todo hombre es torpe para comprender, se avergüenza del ídolo todo platero, porque sus estatuas son una mentira y no hay espíritu en ellas.14 Ogni uomo sì è fatto stolto dalla (sua) scienza; confuso è ogni artefice nella imagine delli idoli; però che falso è quello ch' egli ha fonduto (e fornato), e non hanno spirito in loro.
15 Vanidad son, cosa ridícula; al tiempo de su visita perecerán.15 Sono cose vane, e opera degna di riso (e di scherni); e nel tempo della visitazione sua periranno.
16 No es así la «Parte de Jacob», pues él es el plasmador del universo, y aquel cuyo heredero es Israel; Yahveh Sebaot es su nombre.16 La parte di Iacob non è simile a queste cose; ma quello formò tutte le cose (cioè Iddio) esso è, e Israel virga della sua eredità; lo nome suo è Signore delli esèrciti.
17 Recoge del suelo tu mercancía, oh tú, que estás sitiada:17 O tu che andasti in assedio, raduna della terra tua confusione.
18 porque así dice Yahveh: He aquí que yo voy a hondear a los moradores del país - ¡esta vez va de veras! - y les apremiaré de modo que den conmigo.18 Però che Iddio dice queste parole: ecco io getterò dalla lunga li abitatori della terra in questa volta, e darò loro tribulazione si che (non) si trovino.
19 - «¡Ay de mí, por mi quebranto! ¡me duele la herida! Y yo que decía: “Ese es un sufrimiento, pero me lo aguantaré”...19 Guai a me sopra la mia contrizione, pessima plaga mia! E io dissi: certamente questa è la mia infirmità, e porterò quella.
20 Mi tienda ha sido saqueada, y todos mis tensores arrancados. Mis hijos me han sido quitados y no existen. No hay quien despliegue ya mi tienda ni quien ice mis toldos».20 Lo mio tabernacolo è guastato, e tutti li miei funicelli sono rotti; li figliuoli miei si partirono da me, e non si trovano; non è chi stenda più oltre la mia tenda, e lievi suso le mie pelli. (E questa tenda si può intendere per trabacca, o per ogni coprimento di panno).
21 - Es que han sido torpes los pastores y no han buscado a Yahveh; así no obraron cuerdamente, y toda su grey fue dispersada.21 Però che li pastori sì hanno (fatto e) adoperato mattamente, e non addomandarono Iddio; e però non intesono, e tutta la loro gregge è disparta.
22 ¡Se oye un rumor! ¡ya llega!: un gran estrépito del país del norte, para trocar las ciudades de Judá en desolación, guarida de chacales.22 La voce dello udire ecco che viene, e grande movimento dalla terra d' aquilone, acciò che ponga le città di Giuda in desolazione, e facciane abitamento di dragoni.
23 Yo sé, Yahveh, que no depende del hombre su camino, que no es del que anda enderezar su paso.23 O Signore, io so che non s'appartiene al'uomo (dal)la sua via, e non è anche suo mestiere che vadi, e dirizzi (dinanzi al)li suoi andamenti.
24 Corrígeme, Yahveh, pero con tino, no con tu ira, no sea que me quede en poco.24 O Signore, riprendimi e castigami, niente di meno nel tuo giudicio, e non nel tuo furore, acciò che tu forse non mi recassi a niente.
25 Vierte tu cólera sobre las naciones que te desconocen, y sobre los linajes que no invocan tu Nombre. Porque han devorado a Jacob hasta consumirle, lo han devorado y su mansión han desolado.25 Spargi la tua indignazione sopra le genti le quali non conobbero te, e sopra le provincie che non chiamarono lo tuo nome: però che si mangiarono Iacob, e divorarono lui, e consumaronlo, e la sua bellezza dissiparono.