SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Primo dei Re 21


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1 E David venne in Nobe ad Achimelec sacerdote; e (all' andata di David) maravigliossi molto Achimelec, però che gli era venuto David; (e andogli incontro) e disse: come se' tu così solo, e non è persona teco?1 David andò in Nobe, dal sacerdote Achimelec, il quale, maravigliato di veder David, gli disse: « Perchè sei solo, e non vi è alcuno teco? »
2 E disse David ad Achimelec sacerdote: il re mi comandò, che niuna persona sapesse quello [per] che mi manda, e quello che m'è imposto; e ho menati fanti a tale e a tale luogo.2 David rispose al sacerdote Achimelec: « Il re, dandomi un ordine, disse: Nessuno sappia il motivo per cui ti ho mandato e quali ordini ti abbia dato. Anche ai miei servì ho detto di trovarsi in luoghi determinati.
3 Or ciò che tu hai alle mani, o pur cinque pani, dammegli, o qualunque altra cosa tu hai alle mani.3 Ordunque se hai qualche cosa uà darmi, anche cinque pani soli, dammeli, o qualunque altra cosa che potrai avere ».
4 E respuose il sacerdote a David, e disse: io non ho pani laici alle mani, ma solamente pane santo; se i tuoi compagni sono mondi, e specialmente di femine, (manùcane).4 Il sacerdote disse, rispondendo a David:« Non ho a mia disposizione del pane ordinario, ma soltanto del pane sacro. I tuoi servi son puri specialmente riguardo a donne? »
5 E David respondendo disse al sacerdote: se sì di femina si ragiona, noi ci siamo guardati ieri e l'altro, quando ci partimmo, e sono le vasa de' giovani sante: vero è che questa via è polluta, ma sarà santificata nelle vasa.5 David, rispondendo al sacerdote, disse: « Oh! se si tratta di donne, ce ne siamo astenuti da tre giorni, da quando siamo partiti: i vasi dei miei servi son puri, e se il viaggio è profano, sarà santificato nei vasi ».
6 E il sacerdote gli diede il pane santificato; però che ivi non era, se non il pane della proposizione; il quale era levato del cospetto di Dio, per ponervi il pane caldo.6 Allora il sacerdote gli diede del pane santo, non essendovi altri pani che quelli di proposizione, i quali erano stati levati dalla presenza del Signore, per mettervi i pani caldi.
7 E ivi in quel dì era uno uomo, de' servi di Saul, dentro nel tabernacolo di Dio, il quale avea nome Doeg di Idumea, potentissimo de' pastori di Saul.7 In quel giorno dentro il Tabernacolo del Signore vi si trovava un uomo dei servi di Saul, un idumeo chiamato Doeg, il quale era capo dei pastori di Saul.
8 E David disse ad Achimelec, se tu avesti qui alle mani lancia o spada; perchè il mio coltello e le mie armi non le recai con meco, chè il comandamento del re istrigneva.8 David disse pure ad Achimelec: Hai tu qui a tua disposizione una lancia o una spada? Non ho portato meco nè ìa mia spada, nè le mie armi, perchè i l'ordine del re urgeva ».
9 E disse il sacerdote: e qui si è il coltello di Goliat Filisteo, il quale tu uccidesti nella valle della quercia, ed è ravvolto in uno pallio dopo il vestimento sacerdotale; se questo vogli, tôlo, però che qui non è veruno altro che questo. E David disse: veruno non è simile a questo, dammelo.9 Il sacerdote rispose: «Ecco qui la spada di Golia, del Filisteo che tu uccidesti nella Valle del Terebinto: essa è inviluppata in un panno dietro l'efod: se vuoi prender questa, prendila; perchè qui non ve ne sono altre ». David disse: «Dammela: non ve n'è un'altra simile a questa ».
10 E levossi David, e fuggì in quel dì dal cospetto di Saul; e vènnesene ad Achis re di Get.10 David partì nel medesimo giorno, e, per fuggir lontano da Saul, andò da Achis re di Get.
11 E i servi di Achis dissero a lui, veggendo David: non è egli questo David re della terra? non cantavano egli ne' balli, dicendo: Saul n' uccise mille, e David X milia?11 Ma i servi d'Achis, veduto David, dissero al re: « Non è costui David re della terra? Non era per lui che cantavano a cori: « Saul ne ha uccisi mille e David dieci mila »?
12 E David queste parole notò nel suo cuore, e temette molto nella presenzia di Achis re di Get.12 David pensò bene a queste parole, e, temendo grandemente Achis re di Get,
13 E mutò la bocca sua nel cospetto loro, e cadeva tra le loro mani, e percotevasi nelle reggie delle porte; il suo sputo gli correa per la bocca.13 contraffece dinanzi ad essi il suo volto, si lasciava cadere nelle loro mani, urtava nei battenti delle porte, e faceva colar la saliva per la barba.
14 E Achis disse a' suoi servi: vedeste uomo senza senno; perchè l' avete voi menato a me?14 E Achis disse ai suoi servi: « Vedete bene che è un pazzo; perchè l'avete condotto da da me?
15 Non abbiamo noi de' pazzi? avetelo voi menato, acciò che facci pazzie nella presenzia mia? Lasciatelo quivi, e non entri nella mia casa.15 Ci mancano forse dei pazzi, da menar lui a fare il pazzo davanti a me? Deve venir proprio in casa mia? »