Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Secondo di Esdra 10


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BIBBIA VOLGARESAGRADA BIBLIA
1 Lo terzo, il quale disse delle donne e della verità, questo è Zorobabel, cominciò a parlare:
2 O uomini, non il grande re, non gli uomini, nè anco il vino sono quelle cose che antecedono in potenza (a tutte l' altre). Chi è dunque quello che è signor del tutto?
3 Or non è stato generato il re dalle donne, e tutto il popolo, i quali signoreggiano la terra e il mare?
4 E di quelle sono nati, e loro hanno nutricato quelli che hanno piantate le vigne, delle quali si cava il vino.
5 E loro fanno le stole di tutti gli uomini, fanno gloria agli uomini; e non si possono separare gli uomini dalle donne.
6 Se gli uomini abbino congregato oro e ariento e ogni cosa speciosa, e vedino una donna bella d'aspetto e ben vestita,
7 abbandonano tutte queste cose, e stanno attenti a lei, e con la bocca aperta stanno a guardarla, e sì la desiderano più che oro e ariento e ogni altra cosa speciosa.
8 L'uomo abbandona il suo padre, il quale lui ha nutricato, e la sua patria; e accostasi alla donna.
9 E con la donna rimette l'anima; e non si ricorda del padre suo, nè della madre, nè della patria.
10 E di qua vi bisogna sapere che le donne sono vostri signori. Or non vi duole?
11 E piglia l' uomo il suo coltello, e va nella strada a rubare e a fare omicidii, e navigare il mare e il fiume.
12 E vede lo leone, ed entra nelle tenebre; e quando egli ha rubato e fatto inganni e rapine, portale all' amorosa sua.
13 E anco ama l'uomo più la sua moglie, che il padre ovver la madre.
14 E molti sono fatti pazzi per le mogli sue, e sono fatti servi per lo amore suo.
15 E molti perirono, e sono stati uccisi, e hanno fatto molti peccati per lo amore di femine.
16 E ora crediate a me, però che il re è grande nella sua potenza; però che tutte le regioni con riverenza lo toccano.
17 Nientedimeno io vidi Apemen, figliuola di Bezace Mirifico, concubina del re, sedere appresso il re dalla sua mano ritta,
18 e tuorli la corona del capo del re, e ponersela; e con la mano sinistra percotea il re.
19 E sopra di questo il re stava colla bocca aperta a guardarla; e se lei lo dileggiava, lui rideva; e se la si turbava con lui, lui le facea festa, persino che la fosse riconciliata, e fosse lo re accettato nella grazia sua.
20 O uomini, perchè non sono più potenti le donne? Grande è la terra, e 'l cielo alto; quali fanno queste cose?
21 E allora il re, e quelli vestiti di rosato guardavano l'uno l' altro. E dopo questo cominciò a parlare della verità:
22 O uomini, non sono forti (e potenti) le donne? Grande è la terra, e il cielo alto, e veloce il corso del sole; e il cielo si gira in uno dì, e torna al luogo suo (onde si cominciò a muovere).
23 Or non è magnifico colui che fece questo? E la verità è grande e più forte (e più potente) sopra tutte l'altre cose.
24 Tutta la terra chiama la verità; lo cielo anco le benedice; e tutte l' opere si muovono e temono quella, e con lei non è cosa iniqua.
25 Lo [vino è iniquo; lo] re è iniquo; le femine sono inique; iniqui sono tutti i figliuoli degli uomini, e inique tutte le loro opere; e non è fra loro verità, e periranno nella sua iniquitade.
26 E la verità sta ferma, e rimane forte sempre, e durerà nelli secoli de' secoli.
27 E non è, appresso a lei, accettazione di persone nè differenza; ma fa le cose giuste a tutti quelli che sono ingiusti e maligni; e benigna `tutti nelle sue opere.
28 E nel suo giudicio non si trova cosa iniqua; ed è lei fortezza e regno e potenza e maestà di tutti i tempi; e il benedetto Dio è lui verità.
29 E detto questo, mancò di parlare. E tutti li popoli gridarono e dissero: grande cosa è la verità, ed è sopra tutte le cose.
30 E allora disse il re a lui: domanda se tu vuoi più di quello che è scritto, e darottelo; però che tu sei trovato più savio degli altri tuoi compagni; e sederai appo me, e sarai chiamato mio familiare (e compagno).
31 E allora disse al re: ricòrdati di quello che tu promettesti, di edificare Ierusalem, in quello dì che tu pigliasti il regno,
32 e di rimandare tutti li vasi li quali furono tolti di Ierusalem, li quali tolse Ciro quando vastò Babilonia, e non li volse rimandare ivi.
33 E tu vòtasti edificare il tempio, lo quale arsero gl' Idumei, quando fu distrutta Giudea dalli Caldei.
34 E questo è quello ch' io dimando, Signore; però che questo s' appartiene alla tua maestà; onde io dimando che tu facci questo, lo quale tu promettesti a Dio del cielo colla bocca tua.