Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda Epistola di San Pietro Apostolo 2


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Ma furono falsi profeti nel popolo, sì come in voi saranno maestri menzogneri, li quali introduceranno sette di perdizione, e negaranno quello Signore che gli ricomperò, menando sopra sè sùbita perdizione.1 Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri, i quali introdurranno fazioni che portano alla rovina, rinnegando il Signore che li ha riscattati. Attirando su se stessi una rapida rovina,
2 E molti seguiteranno le loro lussurie, per li quali la via della verità sarà biastemata.2 molti seguiranno la loro condotta immorale e per colpa loro la via della verità sarà coperta di disprezzo.
3 E per avarizia mercanteranno di voi con finte parole; alli quali il giudicio da quinci inanzi non cessa, e la perdizione di loro non dorme.3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma per loro la condanna è in atto ormai da tempo e la loro rovina non si fa attendere.
4 Però [che] se Iddio alli angioli che peccarono non perdonò, ma con legami infernali tratti nell'inferno gli diede nel giudizio ad essere riserbati a tormentare;4 Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il giudizio.
5 e non perdonò al mondo naturale, ma l' ottavo Noè banditore di giustizia guardò, menando diluvio nel mondo delli empii;5 Ugualmente non risparmiò il mondo antico, ma con altre sette persone salvò Noè, messaggero di giustizia, inondando con il diluvio un mondo di malvagi.
6 e le città di Sodoma e di Gomorra recate in cenere danno l' esempio che debbono operare coloro che sono per operar male;6 Così pure condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, lasciando un segno ammonitore a quelli che sarebbero vissuti senza Dio.
7 e liberò il giusto Lot, constretto dalla non giusta e lussuriosa conversazione de' niquitosi;7 Liberò invece Lot, uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di uomini senza legge.
8 imperò che per veduta e per udita era giusto, abitando appo coloro li quali di die in die tormentavano la giusta anima con non giuste opere;8 Quel giusto infatti, per quello che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, giorno dopo giorno si tormentava a motivo delle opere malvagie.
9 (adunque) seppe Iddio scampare li santi della tentazione; ma li iniquitosi nel dì del giudizio reserverà a tormentare;9 Il Signore dunque sa liberare dalla prova chi gli è devoto, mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli iniqui,
10 ma maggiormente quelli che vanno dopo la carne, con desiderio di immondizia, e la signoria dispregiano, arditi, piacenti a sè, e non temono di introducere sette biastemiando;10 soprattutto coloro che vanno dietro alla carne con empie passioni e disprezzano il Signore.
Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti,
11 ove li angeli, conciosia cosa che sieno maggiori per forza e per virtù, non portano incontra di sè giudizio di biastemiare.11 mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio offensivo contro di loro.
12 Ma questi, sì come bestie senza ragione, naturalmente in prigione e in morte, in quelle cose che non cognoscono biastemiando, nella corruzione loro periranno,12 Ma costoro, irragionevoli e istintivi, nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta immorale,
13 ricevendo mercede d' iniquità, pensando loro dilettamento le ricchezze de' dì; abbondando in dilettamenti di corruzione e di sozzura, nelli loro mangiari facendo lussuria con voi,13 subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con voi,
14 avendo gli occhi pieni di adulterio, e di peccato da non cessare; seducendo l' anime che non son ferme, avendo il cuore sollecito alla avarizia; li figliuoli di maledizione,14 hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione!
15 abbandonando la diritta via, errarono; e seguitarono la via di Balaam di Bosor, il quale amò la mercede della iniquità;15 Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaam figlio di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni,
16 ma ebbe riprendimento della sua stoltezza; la bestia (cioè la somiera) la quale non parlava, con voce dell' uomo parlando, divietò la simplicità del profeta.16 ma per la sua malvagità fu punito: un’asina, sebbene muta, parlando con voce umana si oppose alla follia del profeta.
17 Questi son fonti senza acqua, e nuvoli commossi da vento, alli quali è riserbata l'oscurità delle tenebre.17 Costoro sono come sorgenti senz’acqua e come nuvole agitate dalla tempesta, e a loro è riservata l’oscurità delle tenebre.
18 Con superbia di vanità parlando, traggono con desiderii della carne alla lussuria coloro che fuggono un poco, li quali conversati sono in errore,18 Con discorsi arroganti e vuoti e mediante sfrenate passioni carnali adescano quelli che da poco si sono allontanati da chi vive nell’errore.
19 promettendo loro libertà, conciosia cosa che siano servi di corruzione; però che ciascuno è servo di quella cosa dalla quale è vinto.19 Promettono loro libertà, mentre sono essi stessi schiavi della corruzione. L’uomo infatti è schiavo di ciò che lo domina.
20 Chè se quelli che fuggono le sozzure del mondo nel cognoscimento del nostro Iddio e del Salvatore Iesù Cristo, da capo imbrigati, da queste cose son vinti, l'opere di poscia fatte [sono] a lor peggiori che le prime.20 Se infatti, dopo essere sfuggiti alle corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del nostro Signore e salvatore Gesù Cristo, rimangono di nuovo in esse invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima.
21 Però che meglio era a loro a non cognoscere la via della giustizia, che dippoi cognosciuta, tornare a dietro da quello santo comandamento che dato è a loro.21 Meglio sarebbe stato per loro non aver mai conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato loro trasmesso.
22 A color quella cosa avviene del vero proverbio: il cane è tornato al vomito suo, e: la porca è lavata nel voltamento del luto.22 Si è verificato per loro il proverbio:
«Il cane è tornato al suo vomito
e la scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».