SCRUTATIO

Sabato, 28 giugno 2025 - San Cirillo d'Alessandria ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Corinti 11


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 Siate miei imitatori, secondo ch' io sèguito Cristo.1 Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2 Fratelli, io sì ve lo dico, che per tutte le cose voi si vi ricordiate di me, tenendo li comandamenti che diedi a voi.2 Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.
3 Ma voglio che sappiate che Cristo é capo d'ogni uomo; e l'uomo è capo della femina; e Dio è capo di Cristo.3 Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.
4 Ogni uomo che ôra, ovver che profeta col capo velato, sì deturpa il suo capo.4 Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo.
5 E ogni femina che ôra, ovver profeta col capo non velato, si deturpa il suo capo, sì come ella si tosolasse.5 Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata.
6 E se la femina non si copre il capo con velo, sì si tonda; e se pare male ch' ella si tonda, si veli il suo capo.6 Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
7 Ma l'uomo non dee velare il suo capo; imperò ch' egli è imagine di Dio e gloria; e la femina si è gloria dell' uomo.7 L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo.
8 Chè l' uomo non fu fatto della femina, ma la femina dell' uomo.8 E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo;
9 E certo l' uomo non fu creato per la femina, ma la femina fu creata per cagione dell' uomo.9 né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo.
10 Imperò dee avere copertura sopra il suo capo la femina per li angioli.10 Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli.
11 Ma per tutto questo nè l'uomo senza la femina, nè la femina senza l' uomo, è nel Signore.11 Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo è senza la donna;
12 Perciò si come la femina è dell' uomo, così ogni uomo per la femina; ma tutte le cose son fatte da Dio.12 come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio.
13 Voi medesimi giudicate: questo è egli convenevole, che la femina debba orare col capo scoperto?13 Giudicate voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto?
14 Solamente la natura v' ammaestra che (non) è convenevole, e) all' uomo è vergogna s' egli mantiene li capelli lunghi come treccie.14 Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli,
15 Ma alla femina sì è onore, s' ella ha li capelli lunghi; che i capelli son dati a lei per copertura.15 mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo.
16 Se alcuno ha veduto tenzonatore intra voi, per questo ( ch' è detto e) dicovi che noi non avemo tale usanza, nè la Chiesa di Dio.16 Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di Dio.

17 E questo comando, non lodando che voi non vi adunate insieme al meglio, anzi al peggio.17 E mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi per il fatto che le vostre riunioni non si svolgono per il meglio, ma per il peggio.
18 E abbo inteso, che quando che voi v' adunate insieme nella Chiesa di Dio, in prima son divisioni intra voi; e credo in parte.18 Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo.
19 Chè bisogno è che sieno eresie, perchè si conoscano quelli che son (fermi e) provati.19 È necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi.
20 Adunque adunatevi insieme; questo non è a manducare la cena del Signore.20 Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.
21 Chè ciascuno s'apparecchia a manducare la cena sua; e certo uno ha fame, e l' altro è ebrio.21 Ciascuno infatti, quando partecipa alla cena, prende prima il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è ubriaco.
22 Or non avete voi case, nelle quali voi manduchiate e beviate? se non che avete la Chiesa di Dio in dispetto, e fate vergogna a coloro che non ne possono avere? Adunque che dirò io a voi? Lodovi? ma in questo non vi lodo.22 Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!
23 Chè io ricevetti dal Signore quello che io diedi a voi; imperò che il nostro Signore Iesù Cristo, in quella notte che fu tradito, sì pigliò il pane.23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
24 E fece grazie a Dio, e ruppelo, e disse: ricevete e manducate, chè questo è il mio corpo che per voi sarà tradito; e questo fate in mia ricordanza.24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me".
25 Simigliantemente, poi ch' egli ebbe cenato, prese il calice, e disse: questo è il calice del nuovo testamento nel mio sangue; e questo fate, quante volte voi berete, in mia commemorazione.25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
26 E quante volte voi mangerete di questo pane, e berete il calice, la morte del Signore avrete annunziare insino ch' egli venga.26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.
27 Adunque qualunque mangerà il pane e berà il calice del Signore indegnamente, colpevole sarà del corpo e del sangue del Signore.27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.
28 Ma ciascuno si provi (e purifichi); e così mangi di quel pane, e beva di quel calice.28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice;
29 E quelli che mangiano e bevono indegnamente, mangiano a sè il giudicio e bevono, senza detrimento del corpo del Signore.29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
30 Imperò intra voi ne sono molti infermi e deboli; e molti ne dormono.30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
31 Che se noi medesimi ci giudicassimo, certo non saremmo giudicati.31 Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati;
32 E mentre che noi ci giudichiamo, dal Signore siamo giudicati, perchè [non] siamo dannati con questo mondo.32 quando poi siamo giudicati dal Signore, veniamo ammoniti per non esser condannati insieme con questo mondo.
33 Adunque, fratelli miei, quando voi [siete] radunati a mangiare, aspetti l'uno l'altro.33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.
34 E qualunque ha fame, manduchi a casa; chè voi non vi raguniate in giudicio. L'altre cose disponerò, quando verrò.34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.