SCRUTATIO

Mercoledi, 27 agosto 2025 - Santa Monica ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 14


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 E fatto è che in uno sabbato, entrando Iesù in casa di uno principe de' Farisei a mangiare il pane, coloro ch' erano quivi ponevano mente a quello che Iesù faceva.1 Et factum est, cum intraret in domum cuiusdam princi pis pharisaeorumsabbato manducare panem, et ipsi observabant eum.
2 Ed ecco, uno uomo idropico gli venne dinanzi.2 Et ecce homo quidamhydropicus erat ante illum.
3 E Iesù rispose (alli loro iniqui pensieri e) alli savii della legge e Farisei: è lecito a curare il sabbato?3 Et respondens Iesus dixit ad legis peritos etpharisaeos dicens: “ Licet sabbato curare an non? ”.
4 Ed egli tacettero. E allora egli prese l' idropico, e sanollo, e lasciollo andare.4 At illi tacuerunt.Ipse vero apprehensum sanavit eum ac dimisit.
5 E poi rispose a coloro, e disse: qual è di voi, che avesse uno asino o uno bove, e cadesse in una fossa, ch' egli non cavasse fuora incontinente nel giorno del sabbato?5 Et ad illos dixit: “ Cuiusvestrum filius aut bos in puteum cadet, et non continuo extrahet illum diesabbati? ”.
6 Ed egli non gli poterono rispondere.6 Et non poterant ad haec respondere illi.
7 Allora disse Iesù questa parabola a coloro ch' erano invitati, riguardando a coloro che vogliono pigliare gli primi luoghi delle mense, e diceva a loro:7 Dicebat autem ad invitatos parabolam, intendens quomodo primos accubituseligerent, dicens ad illos:
8 Quando sarai invitato alle nozze, non ti ponere ne' primi luoghi; chè se fosse invitato uno che fosse da più onore di te e migliore,8 “ Cum invitatus fueris ab aliquo ad nuptias, nondiscumbas in primo loco, ne forte honoratior te sit invitatus ab eo,
9 venendo egli, non ti sia poi detto da quelli che hanno invitato te e lui: dà questo luogo a costui; e tu con tua vergogna vadi poi a stare nel luogo infimo.9 etveniens is qui te et illum vocavit, dicat tibi: “Da huic locum”; et tuncincipias cum rubore novissimum locum tenere.
10 E imperò, quando tu sei invitato, va e siedi nell' ultimo luogo (di sotto); sì che, venendo colui che ti ha invitato, ti dica: amico, va e sta di sopra. E allora ti sarà gloria dinanzi a tutti gli uomini invitati.10 Sed cum vocatus fueris, vade,recumbe in novissimo loco, ut, cum venerit qui te invitavit, dicat tibi: “Amice,ascende superius”; tunc erit tibi gloria coram omnibus simul discumbentibus.
11 Imperò che qualunque si esalta, sarà umiliato; e qualunque si umilia, sarà esaltato.11 Quia omnis, qui se exaltat, humiliabitur; et, qui se humiliat, exaltabitur”.
12 E diceva a cui l'avea invitato: quando tu fai desinare, ovvero cena, non volere chiamare l'amico tuo ovvero fratello ovvero cognato, nè etiam gli vicini ricchi, acciò forse loro non ti reinvitino e a te sia retribuito.12 Dicebat autem et ei, qui se invitaverat: “ Cum facis prandium aut cenam,noli vocare amicos tuos neque fratres tuos neque cognatos neque vicinos divites,ne forte et ipsi te reinvitent, et fiat tibi retributio.
13 Ma quando fai il convito, chiama li poveri e gli deboli, li zoppi e gli ciechi.13 Sed cum facisconvivium, voca pauperes, debiles, claudos, caecos;
14 E sarai beato, conciosia che loro non hanno da retribuirti; ma saratti retribuito nella resurrezione de' giusti.14 et beatus eris, quia nonhabent retribuere tibi. Retribuetur enim tibi in resurrectione iustorum ”.
15 E udendolo uno di quelli che sedevano insieme a mensa nel convito, dissegli: beato quel che manuca il pane nel regno di Dio.15 Haec cum audisset quidam de simul discumbentibus, dixit illi: “ Beatus, quimanducabit panem in regno Dei ”.
16 Ed egli disse a quello: fu uno uomo che fece una cena, e invitò molta gente.16 At ipse dixit ei: “ Homo quidam fecitcenam magnam et vocavit multos;
17 E all' ora della cena mandò il servò suo per coloro ch' erano invitati, che venissero, imperò che ogni cosa era apparecchiata.17 et misit servum suum hora cenae dicereinvitatis: “Venite, quia iam paratum est”.
18 E tutti quelli invitati si incominciarono a scusarsi. El primo disse: io ho comperato una possessione, e io ho bisogno andare; imperò pregoti che tu mi abbi escusato.18 Et coeperunt simul omnesexcusare. Primus dixit ei: “Villam emi et necesse habeo exire et videre illam;rogo te, habe me excusatum”.
19 E l'altro disse: io ho comprato cinque para di buoi; voglio andare a provargli; pregoti che mi abbi per iscusato.19 Et alter dixit: “Iuga boum emi quinque et eoprobare illa; rogo te, habe me excusatum”.
20 E l'altro disse: io ho menato mogliere, e imperò non posso venire.20 Et alius dixit: “Uxorem duxiet ideo non possum venire”.
21 E il servo tornò, e disse queste risposte al signore suo. Allora il padre della famiglia adirossi, e disse al servo suo; va tosto in piazza e (cerca) per tutti gli borghi della città, e mena teco tutti quanti e poveri e ciechi, zoppi e deboli.21 Et reversus servus nuntiavit haec domino suo.Tunc iratus pater familias dixit servo suo: “Exi cito in plateas et vicoscivitatis et pauperes ac debiles et caecos et claudos introduc huc”.
22 E il servo disse: fatto sarà quello che hai comandato. E fatto che fu, disse il servo al signore suo signore, anche vi avanza luoghi (che sono vòti).22 Et aitservus: “Domine, factum est, ut imperasti, et adhuc locus est”.
23 E il signore suo disse: va per le vie e per le piazze, (e tanto che meni) eziandio sforzandogli, sì che la casa si empia.23 Et aitdominus servo: “Exi in vias et saepes, et compelle intrare, ut impleatur domusmea.
24 E in verità vi dico, che niuno degli uomini ch' erano invitati, non gustaranno della mia cena.24 Dico autem vobis, quod nemo virorum illorum, qui vocati sunt, gustabitcenam meam” ”.
25 Andavano adunque molte genti con quello; e tornato disse a quelli:25 Ibant autem turbae multae cum eo; et conversus dixit ad illos:
26 Se alcuno viene a me, e non odia il padre e la madre sua, mogliere e figliuoli, fratelli e sorelle e anche l'anima sua, non può essere mio discepolo.26 “ Si quisvenit ad me et non odit patrem suum et matrem et uxorem et filios et fratres etsorores, adhuc et animam suam, non potest esse meus discipulus.
27 E chi non toglie la croce sua e sèguita me, non è di me degno.27 Et, qui nonbaiulat crucem suam et venit post me, non potest esse meus discipulus.
28 E qual è di voi, che volesse edificare una torre, che in prima non pensasse e facesse ragione dell' opere che vi son bisogno, e se egli ha da poterla compire,28 Quis enim ex vobis volens turrem aedificare, non prius sedens computatsumptus, si habet ad perficiendum?
29 acciò che, poscia che avesse principiato il fondamento, e non la potesse compire, chiunque la vedesse incominciata, ed egli non seguisse, schernirebbelo,29 Ne, posteaquam posuerit fundamentum et nonpotuerit perficere, omnes, qui vident, incipiant illudere ei
30 dicendo questo uomo incominciò a edificare, e non ha potuto compire?30 dicentes: “Hichomo coepit aedificare et non potuit consummare”.
31 Ovvero qual è quello re che abbia a combattere con uno altro re, e non si debba egli inanzi molto bene avvisare (e antivedere), se egli può con diecimilia farsi in contra a colui che n'ha ventimilia, che viene contra lui?31 Aut quis rex, ituruscommittere bellum adversus alium regem, non sedens prius cogitat, si possit cumdecem milibus occurrere ei, qui cum viginti milibus venit ad se?
32 Certo, essendo quelli ancora da lungi, mandaragli li ambasciatori, (invitandolo e) pregandolo di pace.32 Alioquin,adhuc illo longe agente, legationem mittens rogat ea, quae pacis sunt.
33 Così ciascuno di voi, il quale non renunzia a tutte quelle cose che possiede, non può essere mio discepolo.33 Sicergo omnis ex vobis, qui non renuntiat omnibus, quae possidet, non potest meusesse discipulus.
34 Egli è buono il sale; ma se etiam squagliarassi il sale, in che si salerà?34 Bonum est sal; si autem sal quoque evanuerit, in quo condietur?
35 Egli non è utile in terra, e ne' luoghi immondi; ma gitterassi fuori. Chi ha orecchie da udire, oda.35 Neque interram neque in sterquilinium utile est, sed foras proiciunt illud. Qui habetaures audiendi, audiat ”.