SCRUTATIO

Lunedi, 30 giugno 2025 - SS. Primi Martiri della Chiesa di Roma ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 6


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1 E attendete che il bene che voi fate, che non lo facciate dinanzi dagli uomini, per esser da loro veduti; imperò che non avreste niuna mercede dinanzi dal padre vostro che è in cielo.1 Guardate di non fare le vostre opere buone alla presenza degli uomini per essere da loro veduti, altrimenti non ne sarete rimunerati dal Padre vostro che è nei cieli.
2 E quando adunque fai la elemosina, non voler sonare la tuba dinanzi a te, come fanno gl'ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, acciò siano onorati dalli uomini; in verità vi dico che questi hanno ricevuta la loro mercede.2 Quando adunque tu fai elemosina, non suonar la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. In verità vi dico: han già ricevuto la loro mercede.
3 Ma quando fai la elemosina, fa che non sappia la tua man manca quel che fa la diritta,3 Ma quando fai elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra,
4 acciò che la tua elemosina sia occulta; e il padre tuo, che ti vede in nascosto, tel meriterà.4 sicché la tua elemosina sia nascosta; e il Padre, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
5 E quando orate, non sarete come li ipocriti li quali amano di esser veduti nelle sinagoghe e nei cantoni delle piazze dalli uomini; in verità vi dico ch' egli hanno ricevuta loro mercede.5 E quando pregate non fate come gli ipocriti, che amano star a pregare nelle sinagoghe e sugli angoli delle piazze, per essere veduti dagli uomini. In verità vi dico: han già la ricompensa loro.
6 Ma quando tu orerai, entra nella tua camera, e chiudi l'uscio, ed ôra al padre tuo secretamente; ed egli, che vede il secreto del tuo cuore, renderallo a te.6 Ma tu, quando vuoi pregare, entra nella camera, e, chiuso l'uscio, prega il tuo Padre in segreto, e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
7 E mentre che voi orate, non vogliate troppo parlare, come fanno li etnici (che sono Gentili); però. che pensano esser esauditi per il suo molto parlare.7 E quando pregate, non vogliate usare tante parole, come i Gentili, che stimano di essere esauditi per il molto parlare.
8 Non vogliate adunque assimigliarvi a loro; imperò che il padre vostro sa quel che vi bisogna prima che addimandate.8 Non l'imitate, poiché sa bene il Padre vostro, avanti che gliene chiediate, di quali cose avete bisogno.
9 Adunque a tal modo voi orarete: Padre nostro, il qual sei in cielo, sia santificato il nome tuo.9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
10 Venga il tuo regno; sia fatta la volontà tua, come in cielo, e in terra.10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
11 A noi dà oggi il pane nostro sostanziale.11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;
12 E perdonaci li nostri debiti, come etiam noi perdoniamo ai debitori nostri.12 e rimettici i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori;
13 E non ci inducere nella tentazione, ma liberaci dal male.13 e non c'indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Così sia.
14 Se certo perdonerai agli uomini [i] loro peccato, etiam il vostro padre celeste vi perdonerà li vostri peccati.14 Perchè se perdonerete agli uomini i loro falli, anche il vostro Padre celeste vi perdonerà i vostri peccati,
15 Ma se voi non perdonerete agli uomini, e il vostro padre non vi perdonerà li vostri peccati.15 ma se non perdonerete agli uomini, nemmeno il Padre vostro vi perdonerà le vostre mancanze.
16 Quando voi digiunate, non vogliate fare come li ipocriti tristi, li quali si contrafanno la faccia, per parere agli uomini, digiunatori; in verità vi dico ch' egli hanno ricevuta la loro mercede.16 Quando poi digiunate, non prendete un'aria melanconica, come gl'ipocriti che sfigurano la loro faccia per mostrare alla gente che digiunano. In verità vi dico che han già ricevuto la loro mercede.
17 E imperò, quando tu digiuni, ungi il capo tuo, e lava la faccia,17 Ma tu, quando digiuni, profumati il capo e lavati la faccia,
18 acciò che non appaia agli uomini digiunante, ma appaia al tuo padre il qual sta (in cielo) nascoso; e il padre tuo, che ti vede di nascoso, a te ne retribuirà.18 affinché non alla gente apparisca che tu digiuni, ma al tuo Padre, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
19 Non vogliate radunar tesoro in terra, dove sono ruchi e tarme che distruggono, e dove li ladroni il rubano e involano.19 Non vogliate accumulare tesori sulla terra, dove la ruggine e la tignola consumano e i ladri dissotterrano e rubano;
20 Ma tesorizzate e radunate il vostro tesoro in cielo, dove non è ruggine e tarme che distrugga e guasti, nè ladroni che rubano nè involano.20 ma fatevi dei tesori nel cielo, dove nè ruggine, nè tignola consumano, dove i ladri nè scassinano, nè rubano.
21 Imperò [che] dove è il tesoro tuo, quivi è il cuore tuo.21 Perchè dove è il tuo tesoro quivi è anche il tuo cuore.
22 La lucerna del tuo corpo è l'occhio tuo; se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà lucido.22 Lume del tuo corpo è l'occhio. Se l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato, ma se l'occhio tuo è torbido, tutta la persona sarà nelle tenebre.
23 Ma se l'occhio tuo sarà iniquo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se adunque il lume ch' è in te sono le tenebre, quante le tenebre vi saranno?23 Se dunque la luce che è in te è buio, quanto grandi saranno le tenebre?
24 Niuno puote servire a duoi signori; imperò che egli o averà l'uno in odio, e l'altro amerà; o l'uno defenderà, e l'altro dispregerà. E imperò voi non potete servire a Dio e alle ricchezze.24 Nessuno può servire a due padroni, sicuramente o odierà l'uno e amerà l'altro, o sarà affezionato al primo e disprezzerà il secondo. Non potete servire a Dio ed a mammona.
25 E imperò vi dico: non siate solleciti alla. vita vostra, che mangerete (nè che beverete) nè al corpo vostro di che il vestirete. Or non è l'anima vostra da più che il cibo, e il corpo vostro da più che il vestimento?25 Perciò vi dico: non siate troppo solleciti per la vita vostra, di quel che mangerete, nè per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo, e il corpo più del vestito?
26 Guardate li uccelli del cielo, i quali non sèminano, e non mietono, e non radunano nel granaro; e non di meno il padre vostro celestiale li pasce. Or non sete voi maggior di loro, e di più valore?26 Guardate gli uccelli dell'aria: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il vostro Padre celeste li nutre. Or non valete voi più di loro?
27 Ma quale di voi è, che pensatamente puote aggiungere alla statura sua un cubito?27 E chi di voi, con tutto il suo ingegno, può aggiungere alla sua statura un sol cubito?
28 Adunque de' vestimenti perchè sete così solliciti? Guardate li gigli del campo, come crescono; e' non lavorano, e non filano.28 E perchè darsi tanta pena per il vestito? Guardate come crescono i gigli del campo: non faticano, nè filano;
29 E imperò vi dico, che Salomone con tutta la sua gloria (e con tutta la sua possanza) non fu vestito così bene come il giglio.29 eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu mai vestito come uno di loro.
30 Ma se il fieno del campo, il qual è oggi, e domani (si miete e) mettesi nel forno, Iddio lo veste, quanto maggiormente vestirà voi, gente di poca fede?30 Or se Dio riveste in questa maniera l'erba del campo, che oggi è e domani vien gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede?
31 E imperò non vogliate esser solliciti, dicendo: che mangeremo, o che beveremo, o di che vestiremo?31 E non vogliate angustiarvi dicendo: Che mangeremo, che berremo, di che ci rivestiremo?
32 E imperò le genti cercano tutte queste cose; e il padre vostro sa bene che tutte queste cose vi sono di bisogno.32 Tutte queste cose preoccupano i Gentili; or il Padre vostro sa che avete bisogno di tutto questo.
33 Adunque in prima addomandate il regno di Dio e la giustizia; e tutte queste cose vi saranno aggiunte.33 Cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saran date per giunta.
34 Non vogliate adunque esser solliciti del giorno di domani; imperò che il giorno di domani a sè sarà sollicito; [basta] al giorno dalla sua malizia.34 Non vogliate adunque mettervi in pena pel domani; il domani penserà a se stesso: basta a ciascun giorno il suo affanno.