SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Ieremia 18


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1 La parola la quale disse Iddio a Ieremia, dicente:1 Questo è l'ordine che fu imposto a Geremia da parte del Signore:
2 Lèvati suso, e discendi in quella casa di quello artefice......2 "A'lzati e scendi alla casa del vasaio e là ti farò ascoltare le mie parole".
3 [E discesi in quella casa di quello artefice], ed ecco, egli faceva una opera sopra la rota.3 Allora io scesi alla casa del vasaio ed eccolo: stava facendo un lavoro presso il tornio.
4 E lo vaso, ch' egli faceva, tutto si (ruppe e) dissipoe, lo quale egli faceva di loto con le sue mani; e rivolto fece di quello vaso uno altro, sì come piaceva alli occhii suoi di fare.4 Ma il vaso che egli stava facendo con la creta si guastò tra le mani del vasaio; quindi prese a fare un altro vaso, come pareva giusto agli occhi suoi.
5 E parlommi Iddio, e disse:5 Allora la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
6 Or non potrò io fare, come fa questo artefice, a voi, casa d' Israel?6 "Forse che io non posso fare a voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco: come la creta nelle mani del vasaio, così siete voi nella mia mano, casa di Israele!
7 E subitamente io parlerò incontro alla gente e incontro allo regno, acciò che lo divella dalle radici e distruggalo e faccialo disperso.7 A volte contro una nazione o contro un regno io decreto di sradicare, di abbattere e distruggere.
8 Ma se quella gente averà fatta penitenza del suo male, il quale io ho parlato contro a lei, e io anche farò penitenza sopra lo male lo quale io penIsai di fare a lei.8 Ma se quella nazione alla quale io avevo parlato si ritrae dalla sua malvagità, allora io mi pento per quella sventura che avevo progettato di infliggerle.
9 E subitamente parlerò della gente e del regno, acciò ch' io edifichi e pianti quello.9 Altra volta per una nazione o per un regno io decreto di edificare e di piantare.
10 Se averà fatto male, nelli occhi miei, che non oda la voce mia, farò penitenza sopra lo bene lo quale io parlai di fare a lei.10 Ma se agisce male agli occhi miei, non ascoltando la mia voce, allora io mi pento del bene con il quale io avevo pensato di beneficarla.
11 Or dunque di' allo uomo di Giuda e allo abitatore di Ierusalem, dicente: questo dice Iddio: ecco io infingo male tra voi, ritorni ciascuno dalla sua via rea, e dirizzate le vostre vie e li vostri studii.11 Ora, dunque, annunzia agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Così dice il Signore: Ecco, io sto preparando contro di voi una sventura e sto macchinando contro di voi un progetto. Ritorni ciascuno dalla sua strada malvagia, sicché possiate migliorare le vostre vie e le vostre azioni.
12 Li quali dissono: noi ci siamo disperati; noi andaremo secondo le nostre cogitazioni, e ciascuno farà la reità del suo cuore.12 Ma ti diranno: "Impossibile! Noi cammineremo secondo i nostri progetti, ognuno agirà secondo la durezza del proprio cuore malvagio!".
13 Però (che) questo dice Iddio: domandate la gente: chi udì cotali cose orribili, le quali ha fatte troppo la vergine Israel?13 "Perciò così dice il Signore: Cercate tra le nazioni chi ha udito cose simili; cosa orrenda ha commesso la vergine d'Israele!
14 O verrà in difetto della pietra del campo la luce del Libano? o possonsi divellere le acque erompenti, fredde e discorrenti?14 Scompare, forse, dalla rupe imponente la neve del Libano? Ovvero si estingueranno le acque dei monti che scorrono fredde?
15 Però che lo mio populo m' ha dimenticato, sacrificanti indarno e impingenti nelle loro [vie] e nelle loro sommitadi (cioè andamenti) del secolo, acciò che andassono per quello (comandamento e) con andamento non diritto;15 Eppure si dimenticò di me il mio popolo; al nulla offrirono incenso. Perciò hanno inciampato nelle loro vie, i sentieri di sempre, camminando per viottoli, per una strada non appianata,
16 acciò che la loro terra fosse fatta (e venisse) in desolazione e in sufolamento sempiterno; ogni uomo, il quale preterirà per quella, sarà stupefatto, e moverà lo suo capo.16 riducendo il loro paese a desolazione, a oggetto di scherno in perpetuo. Chiunque passerà per esso stupirà e scuoterà la propria testa.
17 Sì come vento ardente, così farò loro dispersi innanzi a' loro inimici; non mostrerò loro la faccia, ma le reni, nel dì della loro perdizione.17 Qual vento orientale, io li disperderò di fronte al nemico. La schiena e non la faccia mostrerò loro nel giorno del loro disastro".
18 E dissono venite, e pensiamo contro a Ieremia cogitazioni; e non perirà la legge dallo sa cerdote, nè il consiglio dal savio, nè il sermone dal profeta; venite e percotiamlo colla lingua, e non intendiamo alli universi suoi sermoni.18 Ora quelli dissero: "Orsù, tramiamo insidie contro Geremia, perché non verrà meno l'ammaestramento al sacerdote né il consiglio ai saggi né la parola al profeta. Orsù, andiamo e colpiamolo con la lingua e non badiamo a tutte le sue parole".
19 O Signore, attendi a me, e odi la voce delli miei avversarii.19 Bada tu a me, Signore, e ascolta la voce dei miei avversari.
20 O rendesi per bene male? e perche hanno cavata la fossa all' anima mia? Ricòrdati ch' io sono stato nel tuo conspetto, acciò ch' io parlassi bene per loro, e rivolgessigli la tua indignazione.20 Si potrà, forse, retribuire il bene con il male? Eppure essi stanno scavando una fossa alla mia vita! Ricordati che io sto davanti a te, per annunziare loro il bene, per far indietreggiare la tua ira da loro.
21 Perciò poni li suoi figliuoli in fame, e menali in mano di coltello; e siano fatte le loro mogli senza figliuoli e vedove; li uomini siano morti di morte; li loro giovani siano sbudellati col coltello. nella battaglia.21 Perciò consegna i loro figli alla fame e abbattili a fil di spada; siano le loro donne sterili e vedove, i loro uomini siano feriti a morte, i loro giovani uccisi di spada in guerra.
22 Sia udito lo rumore delle case loro. Adducerai sopra loro subitamente lo ladrone, però che cavarono la fossa acciò che pigliassono me, e nascosono li lacciuoli alli miei piedi.22 Si oda gridare dalle loro case quando addurrai contro di loro i briganti all'improvviso; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e lacci hanno teso ai miei piedi.
23 E tu, Signore, sai tutto lo consiglio loro contra di me nella morte; or non consentire alla loro iniquitade, e lo peccato loro dalla faccia tua non sia ispento; siano fatti cadenti nel tuo conspetto, e nel tempo del tuo furore usa di loro in mala parte.23 Ma tu, Signore, conosci tutti i loro disegni di morte contro di me. Non perdonare la loro iniquità e il loro peccato dal tuo cospetto non cancellarlo. Siano rovinati alla tua presenza, nel tempo della tua ira agisci contro di loro.