SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Isaia 37


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 E avvenne, poi che Ezechia avè udite queste parole, egli stracciò le sue vestimenta, e avvolsesi in uno sacco, ed entrò nella casa di Dio.1 Et factum est, cum audisset rex Ezechias, scidit vestimenta sua, et obvolutus est sacco, et intravit in domum Domini.
2 E mandò Eliacim maestro della casa, e Sobna scrivano, e li antichi sacerdoti, coperti di sacco, a Isaia figliuolo di Amos [profeta].2 Et misit Eliacim, qui erat super domum, et Sobnam scribam, et seniores de sacerdotibus, opertos saccis, ad Isaiam, filium Amos, prophetam,
3 E dissono a lui: questo dice Ezechia: questo di sì è di tribulazione (e d'angoscia) e di correzione e di biastemia; però che gli figliuoli vennero infino appresso al parto, e non fu virtude del partorire.3 et dixerunt ad eum : Hæc dicit Ezechias : Dies tribulationis, et correptionis, et blasphemiæ, dies hæc ; quia venerunt filii usque ad partum, et virtus non est pariendi.
4 Se in alcuno modo oda il tuo Signore Iddio le parole di Rabsace, lo quale mandò lo re delli Assirii suo signore a biastemare lo Signore vivente, e a biastemarlo colle parole le quali udio il tuo Signore Iddio; adunque leva suso e fa orazione a Dio per lo rimanente, che sono ritornati.4 Si quomodo audiat Dominus Deus tuus verba Rabsacis, quem misit rex Assyriorum dominus suus ad blasphemandum Deum viventem et exprobrandum sermonibus quos audivit Dominus Deus tuus : leva ergo orationem pro reliquiis quæ repertæ sunt.
5 E vennero li servi di Ezechia a Isaia.5 Et venerunt servi regis Ezechiæ ad Isaiam.
6 E disse Isaia a loro: questo direte al vostro signore, che questo dice Iddio: non temere la faccia delle parole le quali tu udisti, colle quali parole li servi dello re delli Assirii bestemmiarono me.6 Et dixit ad eos Isaias : Hæc dicetis domino vestro : Hæc dicit Dominus : Ne timeas a facie verborum quæ audisti, quibus blasphemaverunt pueri regis Assyriorum me.
7 Ecco io darò a lui lo spirito, e udirà li messaggi, e ritornerà alla terra sua; e farollo rovinare per (percussione di) coltello nella sua terra.7 Ecce ego dabo ei spiritum, et audiet nuntium, et revertetur ad terram suam, et corruere eum faciam gladio in terra sua.
8 E Rabsace ritornò, e trovò lo re delli Assirii che combattea contro (una terra che aveva nome) Lobna. Ed elli avea udito ch' elli era andato (e partitosi) di Lachis (cioè una terra).8 Reversus est autem Rabsaces, et invenit regem Assyriorum præliantem adversus Lobnam : audierat enim quia profectus esset de Lachis.
9 E udio che diceano di Taraca, re di Etiopia: io sono uscito fuori per combattere contro a te. E quando egli ebbe udito questo, mandoe messaggio allo re Ezechia, [dicendo]:9 Et audivit de Tharaca rege Æthiopiæ, dicentes : Egressus est ut pugnet contra te. Quod cum audisset, misit nuntios ad Ezechiam, dicens :
10 ... non ti inganni ora lo tuo Iddio, per lo quale tu tieni fermo per fidanza, [dicendo]: e tu, Ierusalem, non sarai data nelle mani del re delli Assirii.10 Hæc dicetis Ezechiæ regi Judæ, loquentes : Non te decipiat Deus tuus in quo tu confidis, dicens : Non dabitur Jerusalem in manu regis Assyriorum.
11 Ecco, tu hai udito quello che hanno fatto tutti li nobili re di Assur a tutte le terre le quali loro rivolsono sottosopra; e tu se' quello che potrai essere libero?11 Ecce tu audisti omnia quæ fecerunt reges Assyriorum omnibus terris, quas subverterunt : et tu poteris liberari ?
12 Or i dii delle genti hanno potuto liberare coloro i quali i padri miei rivolsono sottosopra, cioè Gozam e Aram e Resef e li figliuoli di Eden, i quali erano in Talassar (di Raim)?12 Numquid eruerunt eos dii gentium quos subverterunt patres mei, Gozam, et Haram, et Reseph, et filios Eden qui erant in Thalassar ?
13 Dov'è lo re di Emat, e lo re di Arfad e lo re della terra di Sefarvaim, e Ana e Ava? (Quasi dica questo re delli Assirii: tutti questi signori non poterono liberare nè difendere).13 Ubi est rex Emath, et rex Arphad, et rex urbis Sepharvaim, Ana, et Ava ?
14 E (poi che questi messaggi ebbono finita loro ambasciata) lo re Ezechia tolse li libri (le lettere, cioè) di mano alli messaggi, e lesseli, e salìo nella casa di Dio (cioè nella chiesa), e sparse [li] dinanzi allo Signore.14 Et tulit Ezechias libros de manu nuntiorum, et legit eos, et ascendit in domum Domini, et expandit eos Ezechias coram Domino :
15 E fece orazione a Dio, dicendo:15 et oravit Ezechias ad Dominum, dicens :
16 O Signore delli esèrciti, Iddio d' Israel, il quale siede sopra i cherubini; tu se' solo Iddio di tutti i reami (Signore) della terra; (cioè) tu facesti (e formasti) lo cielo e la terra.16 Domine exercituum, Deus Israël, qui sedes super cherubim, tu es Deus solus omnium regnorum terræ : tu fecisti cælum et terram.
17 O Signore, (assai umiliandomi ti prego che) ti piaccia d'udirmi; o Signore, apri li tuoi occhi, e vedi, e odi (e riguarda) tutte le parole di Sennacherib, le quali egli mandò a biastemmiare lo Iddio vivente.17 Inclina, Domine, aurem tuam, et audi ; aperi, Domine, oculos tuos, et vide : et audi omnia verba Sennacherib, quæ misit ad blasphemandum Deum viventem.
18 Veramente, o Signore, li re delli Assirii hanno fatte le terre deserte, e le loro contrade.18 Vere enim, Domine, desertas fecerunt reges Assyriorum terras, et regiones earum,
19 E loro li dii di quelle contrade diedono al fuoco; ma loro non erano dii, ma opera manuale d' uomini; erano legni e pietre, e spezzarono quelli.19 et dederunt deos earum igni : non enim erant dii, sed opera manuum hominum, lignum et lapis, et comminuerunt eos.
20 E ora ti vogliamo pregare, nostro Signore Iddio, che tu salvi noi della sua mano; e (sappiano e) conoscano tutti li reami del mondo, che tu sei solo Signore Iddio.20 Et nunc, Domine Deus noster, salva nos de manu ejus, et cognoscant omnia regna terræ quia tu es Dominus solus.
21 E Isaia figliuolo di Amos mandò dicendo allo re Ezechia: questo dice lo Signore Iddio di Israel: per le quali cose pregasti me di Sennacherib re delli Assirii,21 Et misit Isaias, filius Amos, ad Ezechiam, dicens : Hæc dicit Dominus Deus Israël : Pro quibus rogasti me de Sennacherib, rege Assyriorum,
22 questa è la parola la quale Iddio ha parlato sopra lui: te, vergine [figliuola] di Sion, ha dileggiato (e ha dispregiato), e fattosi beffe di te; e la (vergine) figliuola di Ierusalem moverà (e scrollerà) lo capo sopra te.22 hoc est verbum quod locutus est Dominus super eum : Despexit te et subsannavit te,
virgo filia Sion ;
post te caput movit,
filia Jerusalem.
23 Cui hai tu biastemato, e cui biastemasti tu con la tua voce, e alzasti l'altezza de' tuoi occhi? Tu hai fatto questo al santo di Israel.23 Cui exprobrasti ? et quem blasphemasti ?
et super quem exaltasti vocem,
et levasti altitudinem oculorum tuorum ?
ad Sanctum Israël.
24 Nella mano de' tuoi servi biastemasti lo Signore Iddio, e dicesti: per la moltitudine de' miei carri io salii in suso l'altezza de' monti, che sono li gioghi dello Libano; e taglierò li alti suoi cedri, e li eletti abeti, ed entrarò l'altezza della sua cima, e lo bosco (cioè lo termine del monte) di Carmelo.24 In manu servorum tuorum exprobrasti Domino,
et dixisti : In multitudine quadrigarum mearum
ego ascendi altitudinem montium juga Libani ;
et succidam excelsa cedrorum ejus,
et electas abietes illius,
et introibo altitudinem summitatis ejus,
saltum Carmeli ejus.
25 Io (lo) cavai, e bevvi l'acqua, e seccai con lo vestigio dello mio piede tutti li rivoli che vanno per li campi (per che stiano freschi).25 Ego fodi, et bibi aquam,
et exsiccavi vestigio pedis mei
omnes rivos aggerum.
26 Or non hai tu udito quello che io hoe fatto loro? Già è antico tempo ch' io mi dispuosi per fare quello, e ora l' hoe fatto, (cioè che tanto vuole dire: egli è lungo tempo ch' io pensai di fare male alli Giudei, e ora l'ho fatto venire sopra loro); hoe fatto eradicare li colli delli combattitori e delle cittadi armate.26 Numquid non audisti quæ olim fecerim ei ?
Ex diebus antiquis ego plasmavi illud ;
et nunc adduxi,
et factum est in eradicationem collium compugnantium,
et civitatum munitarum.
27 Li abitatori di quelle temerono, perchè la loro mano era abbreviata, e sono confusi; e sono fatti come lo fieno del campo, e come la gramigna della pastura, e come erba delli tetti, la quale si secca inanzi che la si maturi.27 Habitatores earum breviata manu
contremuerunt, et confusi sunt.
Facti sunt sicut fœnum agri,
et gramen pascuæ,
et herba tectorum,
quæ exaruit antequam maturesceret.
28 Io ho sapulo la tua abitazione (cioè lo tuo stare), e lo tuo entrare, e lo tuo uscire, e la tua pazzia.28 Habitationem tuam, et egressum tuum,
et introitum tuum cognovi,
et insaniam tuam contra me.
29 Quando tu impazzivi contro a me, la tua superbia ascese nelle mie orecchie; io porrò lo cerchiello nel tuo naso (a modo d' uno anello), e metterò lo freno nella tua bocca, e rimenerò te per la via, per la quale tu venisti.29 Cum fureres adversum me,
superbia tua ascendit in aures meas.
Ponam ergo circulum in naribus tuis,
et frenum in labiis tuis,
et reducam te in viam
per quem venisti.
30 E a te sarà questo segno: mangia in questo primo anno quelle [cose] che nascono da loro voglia (cioè di quelle cose che ti verranno), e lo secondo anno usa le poma; e nel terzo anno seminate e mietete; e piantate le vigne, e mangiate lo loro frutto.30 Tibi autem hoc erit signum : comede hoc anno quæ sponte nascuntur, et in anno secundo pomis vescere ; in anno autem tertio seminate et metite, et plantate vineas, et comedite fructum earum.
31 E quello che sarà stato salvo dalla casa di Giuda, e quello che sarà rimaso, metterà le radici di sotto, e farà lo suo frutto.31 Et mittet id quod salvatum fuerit de domo Juda, et quod reliquum est, radicem deorsum, et faciet fructum sursum :
32 Per che di Ierusalem usciranno le reliquie, e la salvazione del monte di Sion; e lo zelo (e lo amore) dello Signore delli esèrciti farà questo.32 quia de Jerusalem exibunt reliquiæ, et salvatio de monte Sion : zelus Domini exercituum faciet istud.
33 E però questo dice lo Signore (delli esèrciti) dello re delli Assirii: egli non entrerà in questa cittade, e non ci saetterà, e scudo non occuperà lei, e non metterà nel suo circuito argine.33 Propterea hæc dicit Dominus de rege Assyriorum : Non intrabit civitatem hanc,
et non jaciet ibi sagittam,
et non occupabit eam clypeus,
et non mittet in circuitu ejus aggerem.
34 Per la via ch' egli venne, per quella sì ritornerà, e non entrerà per questa città, dice lo Signore.34 In via qua venit, per eam revertetur,
et civitatem hanc non ingredietur, dicit Dominus.
35 E difenderò questa cittade, per salvare quella per me, e per David servo mio.35 Et protegam civitatem istam, ut salvem eam
propter me, et propter David, servum meum.
36 E l'angelo di Dio uscì fuori, e percosse nel campo di quelli di Assur CLXXXV milia di uomini; e levaronsi la mattina, e tutti erano corpi morti.36 Egressus est autem angelus Domini, et percussit in castris Assyriorum centum octoginta quinque millia. Et surrexerunt mane, et ecce omnes cadavera mortuorum.
37 E uscirono fuori e partironsi; e Sennacherib, re delli Assirii, sì tornò, e abitò in (una terra che si chiama) Ninive.37 Et egressus est, et abiit, et reversus est Sennacherib, rex Assyriorum, et habitavit in Ninive.
38 E avvenne, mentre ch' elli adorava nel tempio lo suo Iddio (che avea nome) Nesroc, e vennero due suoi figliuoli che avean nome Adramelec e (l'altro) Sarasar, e percossono lui collo coltello, e fuggirono nella terra che si chiama Ararat; e regnò (per lui) Asaraddon suo figliuolo per lui.38 Et factum est, cum adoraret in templo Nesroch deum suum, Adramelech et Sarasar, filii ejus, percusserunt eum gladio, fugeruntque in terram Ararat ; et regnavit Asarhaddon, filius ejus, pro eo.