Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 30


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Colui che ama lo figliuolo suo, continua [a lui] le battiture, acciò che finalmente s'allegri, e non vada palpando li usci de' vicini.1 Chi ama il suo figliuolo, adopra sovente con esso la sferza, affin di averne consolazione nel fine, e perché quegli non abbia a picchiare alle porte de' vicini.
2 Colui che ammaestra il suo figliuolo, s' allegrerà in lui, e glorierassi in esso in mezzo delli suoi domestici.2 Chi istruisce il proprio figliuolo, ne ritrarrà onore, e di lui si glorierà colla gente di sua famiglia.
3 Colui che ammaestra il figliuolo suo, in zelo perde il nimico, e in mezzo delli amici si glorierà in colui.3 Chi istruisce il proprio figliuolo, muoverà ad invidia il suo nemico; e si glorierà di lui co' suoi amici.
4 Morto è il padre suo, ed è sì come egli non fusse morto; però ch' egli lasciò somigliante a sè dopo sè.4 Il padre di lui si morì, e quasi non morì; perocché ha lasciato dopo di se uno, che lo somiglia.
5 In vita sua cotale il vide, e allegrossi in lui; e nella morte sua non si contristoe, nè si confondeo dinanzi dalli nimici.5 Egli vivendo lo, vide, e ne ebbe consolazione, e nella morte sua non si attristò, e non ebbe ad arrossire in faccia de' nemici;
6 Egli lasciò il difenditore della sua casa contro alli nimici, e lascioe chi rendesse grazia agli amici.6 Perocché egli ha lasciato alla casa un difensore contro i nemici, ed uno, che sarà grato verso gli amici.
7 Egli legherae le ferite sue per l'anime dei figliuoli; e le sue interiore si turberanno sopra ogni voce.7 Per amor delle anime de' figliuoli ei fascerà le loro piaghe, e ad ogni voce si scuotcran le sue viscere.
8 Il cavallo non domato riesce duro; il figliuolo non castigato riesce ruinoso.8 Un cavallo non domato diventa intrattabile, e un figliuolo abbandonato a se stesso diventa pervicace.
9 Latta il figliuolo; ello ti farae pauroso; scherza con lui, ed egli ti contristerae9 Piaggia il figliuolo, e ti darà delle angosce; scherza con lui, e ti arrecherà grandi dolori.
10 Non ridere insieme con lui, nè anco ti dogli, acciò che nella fine i tuoi denti siano stupefatti.10 Non gli ridere in bocca, affinchè tu non abbi da ultimo a piangere, e a digrignare i denti.
11 E non li dare signoria nella sua gioventudine, e non disprezzare li suoi pensieri.11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non far le viste di non vedere quel, ch'egli pensa.
12 China il suo collo nella sua giovinezza, e battigli i lati suoi infino ch' egli è fanciullo, acciò che per ventura non induri, e non creda a te, e sia dolore dell' anima tua.12 Piega a lui il collo nella giovinezza, e battigli i fianchi mentr'egli è fanciullo, affinchè non si induri, e ti nieghi ubbidienza, io che sarà dolore all'anima tua.
13 Ammaestra lo figliuolo tuo, ed esèrcitalo e provalo, acciò che tu non sia offeso nelle sue brutture.13 Istruisci il tuo figliuolo, e affaticati intorno a lui per non incorrere ne' suoi disonori.
14 Meglio è il povero sano e forte nelle sue forze, che il ricco debile e rotto nella sua malizia.14 Val più un povero sano, e robusta di forze, che un ricco spossato, e fiaccato dalle malattie.
15 La salute dell' anima è nella santitade e giustizia, ed è migliore che ogni oro e argento; e il corpo (sano e) vigoroso sì è meglio che ismisurata rendita.15 La salute dell'anima consistente nella santità della giustizia, vai più di tutto l'oro, e l'argento, e un corpo ben disposto più vale, che le immense ricchezze.
16 E non è rendita sopra la sanitade del corpo; e non è dilettazione sopra il gaudio del cuore.16 Non v'ha tesoro, che superi il tesoro della sanità del corpo, né piacer maggiore, che il gaudio del cuore.
17 Meglio è la morte, che l'amara vita; meglio è lo riposo eterno, che la infermitade perseverante.17 E preferibile la morte alla vita amara, e il riposo eterno agli ostinati languori.
18 Li beni nascosi nella chiusa bocca sono come le vivande messe alla sepoltura.18 I beni riposti per uno, che ha chiusa la bocca, sono come le molte vivande disposte attorno ad un sepolcro,
19 Che gioverà lo gustare all' idolo? egli non mangia, e non odora.19 Che giovano all'idolo le libagioni. Perocché egli non mangerà, e non sentirà, odore:
20 Così è colui che è cacciato dal Signore, portante seco li meriti della iniquitade;20 Cosi succede a chi è perseguitato dal Signore, e porta la mercede di sua iniquità:
21 che vede cogli occhi e piagne, sì come lo castrato abbracciante vergine, e sospirante.21 Vede cogli occhi suoi, e geme com'un eunuco, che abbraccia una vergine, e da un sospiro.
22 Non dare tristizia all' anima tua, e non affligere te nello consiglio tuo.22 Non lasciar l'anima tua in preda alla tristezza, e non affligger te stesso co' tuoi pensieri.
23 La gioconditade del cuore, questa è la vita dell' uomo, e il tesoro sanza difetto [di santità]; e l'allegrezza dell' uomo si è il lungo vivere.23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, e tesoro inesausto di santità; e la letizia allunga i giorni dell'uomo.
24 Abbi misericordia dell' anima tua piacendo a Dio, e contienti; e ricogli il cuore tuo in la sua santitade, e caccia di lunga da te la tristizia.24 Abbi compassione dell'anima tua per piacere a Dio, e sii continente, e riunisci il cuor tuo nella santità, e manda lungi da te la tristezza.
25 Però che molti n' ha ucciso la tristizia, e non è utilitade in quella.25 Perocché la tristezza ne ha uccisi molti, ed ella non è buona a nulla.
26 La gelosia e la iracundia diminuiscono lindì, e il pensiero aggiugne vecchiezza inanzi il tempo.26 L'invidia, e l'ira abbreviano i giorni, e i sopraccapi menano la vecchiaia prima del tempo.
27 Il cuore buono e splendente è nelli mangiari a tavola; le vivande sue sono fatte diligentemente.27 Un cuore ilare, e benigno è in banchetti, e i suoi banchetti son preparati con diligenza.