Scrutatio

Lunedi, 12 maggio 2025 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Iob 30


font
BIBBIA VOLGAREBIBLIA
1 Ma ora fanno beffe di me li più giovani di tempo, i padri de' quali io non degnava di porre colli cani della mia gregge;1 Mas ahora ríense de mí los que son más jóvenes que yo, a cuyos padres no juzgaba yo dignos de mezclar con los perros de mi grey.
2 de' quali la virtù delle loro mani era a me per nulla, e di quella vita pensavano essere non degni;2 Aun la fuerza de sus manos, ¿para qué me servía?; había decaído todo su vigor,
3 sterili per povertade e per fame, i quali rodevano nella solitudine, straziati per la sozzezza e per miseria;3 agotado por el hambre y la penuria. Roían las raíces de la estepa, lugar sombrío de ruina y soledad.
4 e mangiavano l' erbe e le corteccie degli arbori; e le radici delli ginepri erano loro cibo.4 Recogían armuelle por los matorrales, eran su pan raíces de retama.
5 I quali delle valli tagliavano queste cose: e conciosia cosa che [le] avessono trovate, a quelle con rumore correvano.5 De entre los hombres estaban expulsados, tras ellos se gritaba como tras un ladrón.
6 Nelli deserti abitavano delli torrenti, e nelle caverne della terra, ovvero sopra le spine.6 Moraban en las escarpas de los torrentes, en las grietas del suelo y de las rocas.
7 I quali a questa medesima cosa si dilettavano, e così si computavano d' essere assai delicati;7 Entre los matorrales rebuznaban, se apretaban bajo los espinos.
8 (Mali) figliuoli delli sciocchi e delli non nobili, i quali non erano arditi di apparire nella terra.8 Hijos de abyección, sí, ralea sin nombre, echados a latigazos del país.
9 Ora nello loro canto sono vôlto, e fatto sono a loro in proverbio.9 ¡Y ahora soy yo la copla de ellos, el blanco de sus chismes!
10 Abbòminano me, e fuggonsi da lunga da me, e non si vergognano di sputarmi nella mia faccia.10 Horrorizados de mí, se quedan a distancia, y sin reparo a la cara me escupen.
11 Lo carcasso suo aperse, e afflissemi; e lo freno pose nella mia bocca.11 Porque él ha soltado mi cuerda y me maltrata, ya tiran todo freno ante mí.
12 Certo alla dritta parte dell' oriente le mie miserie si dirizzarono; li miei piedi sovvertirono e oppressono, quasi come onde di mare, colle sue vie.12 Una ralea se alza a mi derecha, exploran si me encuentro tranquilo, y abren hacia mí sus caminos siniestros.
13 Dissiparono gli andamenti miei, e hannomi insidiato; soprastetteno, e non fu chi mi desse aiuto.13 Mi sendero han destruido, para perderme se ayudan, y nada les detiene;
14 Quasi come rotto lo muro e aperta la porta, rovinarono sopra me, e rivolti sono alle mie miserie.14 como por ancha brecha irrumpen, se han escurrido bajo los escombros.
15 Ritornato sono in nulla; portonne come vento lo mio desiderio; e sì come nuvola trapassò la mia salute.15 Los terrores se vuelven contra mí, como el viento mi dignidad es arrastrada; como una nube ha pasado mi ventura.
16 Ma ora in me medesimo marcisce l'anima mia, e possiede me lo dì della afflizione.16 Y ahora en mí se derrama mi alma, me atenazan días de aflicción.
17 Nella notte la bocca mia è forata colli dolori; e coloro che mangiano me, non dormono.17 De noche traspasa el mal mis huesos, y no duermen las llagas que me roen.
18 Nella moltitudine loro si consuma lo mio vestimento, e quasi come lo cappuccio della tunica (che s'intornia al collo), così cinsono me.18 Con violencia agarra él mi vestido, me aferra como el cuello de mi túnica.
19 Assomigliato sono al fango, e alla favilla e alla cenere.19 Me ha tirado en el fango, soy como el polvo y la ceniza.
20 Chiamo a te, e non esaudisci me; io sto, e non mi ragguardi.20 Grito hacia ti y tú no me respondes, me presento y no me haces caso.
21 E mutato se' a me in crudele, e avversasti me nella durezza della tua mano.21 Te has vuelto cruel para conmigo, tu mano vigorosa en mí se ceba.
22 Levasti me, e sì come ponente sopra lo vento gettasti a terra me molto.22 Me llevas a caballo sobre el viento, me zarandeas con la tempestad.
23 E (sopra ciò) io so che tu mi darai la morte, dove ordinata è la casa a ciascheduno vivente.23 Pues bien sé que a la muerte me conduces, al lugar de cita de todo ser viviente.
24 Ma pertanto alla consumazione loro [non] metterai la tua mano; se elli scorreranno, tu medesimo li salverai.24 Y sin embargo, ¿he vuelto yo la mano contra el pobre, cuando en su angustia justicia reclamaba?
25 Di qui adietro io piagnea già sopra colui ch' era tormentato, e avea compassione l'anima mia al povero.25 ¿No he llorado por el que vive en estrechez? ¿no se ha apiadado mi alma del mendigo?
26 Aspettava li beni, e vennero a me li mali; aspettava la luce, e scorsono le tenebre.26 Yo esperaba la dicha, y llegó la desgracia, aguardaba la luz, y llegó la oscuridad.
27 Le mie cose dentro bollirono senza riposo alcuno; sopravennero a me li dì dell' afflizioue.27 Me hierven las entrañas sin descanso, me han alcanzado días de aflicción.
28 Piangendo andava, senza furore; levandomi, nella turba chiamai.28 Sin haber sol, ando renegrido, me he levantado en la asamblea, sólo para gritar.
29 Fui io fratello delli dragoni, e compagno delle distruzioni.29 Me he hecho hermano de chacales y compañero de avestruces.
30 La mia cotica annegrita è sopra me; l'ossa mie si seccano per caldo.30 Mi piel se ha ennegrecido sobre mí, mis huesos se han quemado por la fiebre.
31 Tornata è in pianto la mia cetera, e l' organo mio nella voce delli piagnenti.31 ¡Mi cítara sólo ha servido para el duelo, mi flauta para la voz de plañidores!