Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 8


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1 E (in quel tempo) intese Giuda il (grande) nome de' Romani, e che loro erano potenti di forza, e che loro acconsentono a tutto ciò che sono richiesti; e che egli fanno (compagnia e) amistade a qualunque gli richiede, e ch' egli sono possenti di prodezze.1 Frattanto Giuda venne a conoscere il nome dei Romani. Come essi, cioè, sono potenti in guerra e sono benevoli verso tutti quelli che si uniscono a loro, stringono amicizia con quanti ricorrono a loro e sono potenti in guerra.
2 E intese le loro battaglie e virtuose opere e buone, le quali facevano in Galazia, e come gli aveano vinti e recati sotto tributo;2 Gli parlarono pure delle guerre e degli atti di valore da essi compiuti tra i Galati e come li avevano sottomessi e resi tributari.
3 e delle molte cose che aveano fatte nel paese di Spagna; e (ancora avea udito dire) che loro aveano ridotti sotto loro signoria (e che loro erano signori) de' metalli dell' argento e dell' oro che quivi erano, e che per loro consiglio e prudenza possedevano ogni luogo;3 Quanto avevano fatto nella regione della Spagna per impadronirsi delle miniere di argento e di oro che vi si trovano
4 e li luoghi ch' erano molto lontani da loro, e li re i quali erano venuti a loro insino alla stremità della terra, erano stati percossi e rotti con grande sconfitta; (e così quegli che s' erano levati contro a loro infino dagli lontani confini della terra); e gli altri davano loro tributo ogni anno;4 e come si erano impadroniti di tutta quella regione con la loro prudenza e perseveranza, sebbene il luogo fosse molto distante da loro. Avevano sconfitto e inflitto gravi colpi ai re che erano andati contro di essi fin dall'estremità della terra e avevano costretto gli altri a pagare loro un tributo annuale.
5 e che loro aveano sconfitto e vinto Filippo e Persen re de' Cetei, e tutti gli altri che aveano contro a loro preso l'arme.5 Sconfissero pure in guerra Filippo e Perseo, re dei Chittim, e quanti si erano ribellati, assoggettandoli a sé.
6 E ancora intese, come loro aveano sconfitto Antioco il grande, re d' Asia, il quale avea combattuto con loro, e avea (avuto in quella battaglia) CXX elefanti, e molto grande oste di cavalieri e di carri;6 Anche Antioco il Grande, re dell'Asia, che mosse contro di loro in guerra con centoventi elefanti, cavalleria, carri e un esercito molto grande, fu da essi sconfitto;
7 e che lo avevano preso vivo, e patteggiato con lui, ch' egli e chi regnasse dopo lui dèsse a loro grande tributo, e che dèsse ostaggi, e quello ch' era ordinato (che dèsse oltre al tributo d'ogni anno);7 lo catturarono vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un grande tributo e di consegnare ostaggi, nonché di cedere
8 e come aveano ottenuto la provincia di Media, e aveano scacciati di quelli di Lidia e d' India degli ottimi loro paesi; e toltigli da loro (per forza d'arme), gli aveano dati al re Eumene (che venne loro collegato);8 le regioni dell'India, la Media e la Lidia, con alcune delle sue migliori province, che essi tolsero a lui per darle al re Eumene.
9 e come quelli di Ellade volsono andare a torre e a scacciare delle terre predette (il re Eumene e il popolo suo); e come gli Romani, poi che il seppono,9 Quelli della Grecia, infine, avevano deciso di andare a sterminarli,
10 vi mandarono uno duca, e combatterono contro a loro, e molti di loro ne morirono, e sì ne menarono in prigione le loro mogli e i loro figliuoli, e rubarongli, e possedettono la terra loro, e distrussono la città e le mura, e loro recarono a servitù insino a questo dì;10 ma quando essi seppero la cosa, inviarono contro di loro un solo generale, combatterono contro di loro, ne fecero cadere molti trafitti, condussero in schiavitù le loro donne e i loro figli, li saccheggiarono, si impadronirono della loro terra, abbatterono le loro fortezze e se li resero soggetti fino a questo giorno.
11 e gli altri regni e isole, le quali alcuna volta contrastarono a loro, egli gli sterminarono, e soggiogarongli.11 Quanto agli altri regni e alle isole che si erano loro opposti, li distrussero e li sottomisero. Con i loro amici, invece, e con quelli che si fidavano di loro, essi mantennero amicizia.
12 E con gli amici loro, e con coloro i quali hanno riposo e pace con loro, hanno osservato l'amistade; e hanno ottenuto quegli reami che sono presso e da lungi; però che chiunque ha inteso della loro fama, temeano molto;12 Stesero il loro potere su re vicini e lontani, e quanti udivano il loro nome ne avevano timore.
13 e a chiunque loro vogliono essere in aiuto; che regni, sì regna; e chiunque loro vogliono disturbare, disturbano; e cosi sono molto innalzati.13 Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi, invece, non vogliono, li depongono; e così si sono levati molto in alto.
14 E per tutte queste cose non è alcuno di loro che porti corona e (non) si vesta di rosato, per ricevere pompa di magnificenza.14 Con tutto ciò, neppure uno di essi ha cinto il diadema, né si è rivestito di porpora per grandeggiare.
15 E ch' egli aveano corte ordinata; che continuamente trecento e venti uomini consigliavano sopra la moltitudine, acciò che facessono (e confermassono) quelle cose che sono degne;15 Si sono dati invece un consiglio e ogni giorno trecentoventi uomini si consultano continuamente intorno al popolo per il suo buon andamento.
16 e commettevano a uno uomo il loro magistrato per ciascuno anno, di signoreggiare tutta la terra loro; e tutti ubbidiscono a uno, e non è invidia nè emulazione infra loro.16 Ogni anno affidano il potere su di sé e il dominio su tutta la loro terra a un solo uomo. Tutti ubbidiscono a questo solo e non vi è tra loro né invidia né gelosia.
17 Adunque Giuda elesse Eupolemo, figliuolo di Ioanni, figliuolo di Iacob, e Giasone, figliuolo di Eleazaro, e mandogli a Roma a ordinare con loro amistade e compagnia;17 Giuda, pertanto, scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma per stringere con essi amicizia e alleanza,
18 acciò che si potessono levare d' adosso il giogo de' Greci, imperciò che loro aveano inteso che voleano recare in servitù il regno d' Israel.18 affinché li liberassero dal giogo dei Greci, vedendo come il loro regno era deciso a ridurre Israele in schiavitù.
19 E loro andarono a Roma per molto grande via; e (giunti a Roma) entrarono nella loro grande Corte (del consiglio), e dissono:19 Giunsero a Roma dopo un viaggio molto lungo; entrarono nel Senato e, presa la parola, dissero:
20 Giuda Maccabeo e li suoi fratelli e il popolo Giudeo mandano noi a voi a ordinare con voi compagnia e pace, e vogliamo essere vostri amici, e farci iscrivere insieme con voi compagni.20 "Giuda, detto Maccabeo, i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviato a voi per stabilire con voi alleanza e pace e per essere noi iscritti come vostri alleati e amici".
21 Donde piacque a' Romani la loro ambasciata.21 Il discorso piacque ai presenti.
22 E ordinarono che fusse fatto loro risposta, e che fusse scritto in tavole di metallo, e mandato in Ierusalem, acciò che quivi fusse memoriale di pace e di compagnia; (e fu rescritto loro da' Romani in questa forma):22 Ecco la copia della lettera che essi fecero incidere su tavole di bronzo e che inviarono a Gerusalemme perché vi rimanesse come documento di pace e di alleanza:
23 Bene sia alli Romani e alla gente Giudea in mare e in terra in eterno; e il coltello e il nimico sia di lungi da loro.23 "Sia bene ai Romani e alla nazione dei Giudei, in mare e sulla terra, per sempre! La spada e l'inimicizia siano lontane da essi!
24 E certo se battaglia (si darà a loro) in prima si farà contro a' Romani, o vero (poi) si farà contro a tutti loro compagni in tutta la loro signoria,24 Se sarà mossa guerra per prima ai Romani o a qualunque dei loro alleati in tutto il loro dominio,
25 la gente Giudea sì saranno tenuti di dare aiuto (a' Romani con pieno intendimento), sì come richiederà il tempo, con perfetto cuore.25 la nazione dei Giudei combatterà al loro fianco, come le circostanze permetteranno, con cuore sincero.
26 E a coloro che faranno loro guerra non daranno nè porgeranno grano nè arme nè pecunia nè navili, se non come piacerà alli Romani; e guarderanno i loro comandamenti, non ricevendo niente da loro.26 Non doneranno ai nemici né forniranno loro grano, armi, danaro o navi, secondo la decisione di Roma, ma osserveranno i loro impegni senza pretendere nulla.
27 E (poi dicevano) similmente (che) se alla gente Giudea sopravenisse battaglia, i Romani li aiuteranno con puro animo, sì come il tempo concederà (o il richiederà) loro.27 Allo stesso modo se alla nazione dei Giudei per prima sopravverrà una guerra, i Romani di cuore combatteranno al suo fianco come le circostanze permetteranno loro.
28 E a quegli che andranno ad aiutargli [non] si darà grano e armi e pecunia e navi, sì come piacerà alli Romani; e osserveranno le loro promesse senza inganno.28 Ai nemici non sarà dato né grano né armi né danaro né navi, secondo la decisione di Roma, ma osserveranno questi impegni senza inganno.
29 Secondo queste parole ordinarono i Romani col popolo de' Giudei.29 E' in questi termini che i Romani hanno stretto alleanza con il popolo dei Giudei.
30 Ma se dopo queste parole i Romani o i Giudei vorranno giugnere o scemare nulla a queste cose, faranno di comune consentimento (di ciascuno di loro); e tutte le cose che v'aggiugneranno, ovvero scemeranno, saranno rate e ferme.30 Se dopo di ciò gli uni o gli altri vorranno aggiungere o togliere qualche cosa, lo faranno a loro piacimento e ciò che avranno aggiunto o tolto sarà obbligatorio.
31 E certo delle ingiurie, le quali hae fatte il re Demetrio a' Giudei, (noi Romani) scrivemmo a lui, dicendo: perchè hai danneggiato sopra gli amici nostri e compagni?31 Riguardo ai mali che il re Demetrio ha loro causato, abbiamo scritto a lui dicendogli: "Perché fai pesare il tuo giogo sui nostri amici e alleati Giudei?
32 Adunque sappi che s'egli un' altra volta si lamenteranno contra di te, noi faremo ch' egli averanno loro ragione, e combatteremo contro a te per mare e per terra; (e partironsi gli ambasciatori, e tornarono in Giudea, e dispuosono loro ambasciata).32 Se, dunque, essi interverranno ancora contro di te, renderemo loro giustizia e ti faremo guerra per mare e per terra".