Scrutatio

Venerdi, 30 maggio 2025 - Santa Giovanna d'Arco ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 13


BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Seppe adunque Simone quello che Trifone avea fatto, ch' egli avea radunata grande oste, per venire in Giudea a distruggerla.1 Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a devastarla.
2 E veggendo che il popolo era ispaventato, sì se ne venne in Ierusalem, e radunò il popolo (a parlamento).2 Vedendo che il popolo era tremante e impaurito, andò a Gerusalemme e radunò il popolo;
3 E confortandogli disse: voi sapete quante cose io e gli miei fratelli e il lignaggio di mio padre abbiamo fatto per mantenere le nostre leggi e gli nostri santi, e quante angosce abbiamo sostenute.3 li confortò e disse loro: «Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario, e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenuto.
4 Per grazia di queste cose, e per difensione del nostro popolo, gli miei fratelli sono morti, e io solo sono rimaso, (e Ionata preso).4 È per questo che i miei fratelli sono morti tutti per la causa d’Israele e sono restato io solo.
5 Adunque non piaccia a Dio (da poi che Ionata è preso), io perdoni alla vita mia in tutto il tempo delle avversitadi; imperciò ch' io non sono migliore degli miei fratelli.5 Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione, perché io non sono più importante dei miei fratelli.
6 E (sporrommi ad ogni pericolo, e) vendicherò la mia gente, e (difenderò) le nostre sante leggi, e le nostre donne e gli nostri figliuoli; imperciò che tutti gli nostri nimici sono radunati per uccidere noi.6 Anzi, io vendicherò la mia nazione, il santuario, le vostre mogli e i vostri figli, poiché tutti i pagani, spinti dall’odio, si sono radunati per sterminarci».
7 E quando il popolo udì questi sermoni, il loro spirito con lui insieme si raccese.7 Lo spirito del popolo si infiammò all’udire queste parole;
8 E rispuosono con grande voce, dicendo: tu se' il nostro duca in luogo di Giuda (Maccabeo) e di Ionata tuo fratello.8 perciò risposero gridando a gran voce: «Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata, tuo fratello;
9 Adunque combattiamo (e ordiniamo e facciamo) la nostra battaglia; e ciò che tu dirai, faremo.9 combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi lo faremo».
10 Allora Simone radunde tutti i buoni battaglieri, e affrettossi di compire tutte le mura di Ierusalem, e armolla intorno.10 Egli allora radunò tutti gli uomini idonei alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e la fortificò tutt’intorno.
11 E mandò uno principe, figliuolo di Assalomi, che avea Ionata, in Ioppen con oste nuova; e cacciò quegli che v' erano, ed egli vi rimase.11 Poi inviò Giònata, figlio di Assalonne, con un forte esercito a Giaffa; ne scacciò gli occupanti e vi si stabilì.
12 E Trifone si mosse di Tolemaida per venire nelle terre de' Giudei con molta gente; e menò Ionata, il quale teneva in prigione.12 Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e con lui Giònata prigioniero.
13 E Simone se ne venne [in Addus], e andava incontro alla faccia del campo (suo).13 Simone a sua volta si accampò ad Adidà, di fronte alla pianura.
14 E quando Trifone seppe che Simone s'era levato in luogo di Ionata suo fratello, e che con lui gli convenìa combattere, mandò a lui ambasciatori,14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata, suo fratello, e che si accingeva a muovergli guerra; perciò gli mandò messaggeri a proporgli:
15 dicendo: sappi che noi teniamo preso Ionata tuo fratello, per argento ch' egli dovea dare nella ragione del re.15 «Giònata, tuo fratello, lo tratteniamo a causa del denaro che doveva al tesoro del re per gli affari che amministrava.
16 E però (se tu vuoli ch' egli si parta da noi, e che noi il lasciamo) mandami C talenti d' argento, e i suoi due figliuoli per ostaggi, acciò che lasciandolo non si fugga da noi, e sì nel rimanderemo.16 Ora, mandaci cento talenti d’argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà».
17 Di che Simone (dubitava e) conobbe veramente che il suo parlare era di tradimento; ma pure consentì di mandargli l'argento e li fanciulli, acciò che il popolo non lo odiasse, dicendo:17 Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l’argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo,
18 Vedi che è lasciato morire, per [non] mandargli l'argento e li fanciulli.18 che poteva commentare: «È morto perché non gli hai mandato l’argento né i figli».
19 E per questa cagione gli mandò l'argento e li fanciulli; donde Trifone mentì, però che non rimandò Ionata, (ma si ritenne l'argento e li fanciulìi).19 Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quello non mantenne la parola e non liberò Giònata.
20 Poi Trifone venne nel paese per guastarlo; e aggirarono per la via onde si va ad Ador; e Simone colla sua oste gli si poneva presso in ogni luogo, dovunque loro andavano.20 Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adorà. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse, puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva.
21 Ma quegli ch' erano nella ròcca mandarono ambasciadori a Trifone, ch' egli s'affrettasse e venisse per lo deserto, e mandasse loro vittuaglia.21 Quelli della Cittadella intanto inviarono messaggeri a Trifone, sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie.
22 E acconciossi Trifone con tutta la cavalleria. per venire quella notte; ma egli era grande nevato, e non venne in Galaaditim.22 Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima e così a causa della neve non poté andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad.
23 Ma quando egli s'approssimò a Bascama, egli quivi uccise Ionata e li suoi figliuoli.23 Quando fu vicino a Bascamà, uccise Giònata e lo seppellì sul posto.
24 E poi si partì Trifone, e tornossi in suo paese.24 Poi tornò e partì per la sua regione.
25 Allora Simone mandò a ricogliere il corpo. di Ionata e de' suoi figliuoli, e seppelligli in Modin, città de' loro padri.25 Simone mandò a prendere le ossa di Giònata, suo fratello, e lo seppellì a Modin, città dei suoi padri.
26 E tutto il popolo d' Israel lo piansono, e feciono grande lamento per molti giorni.26 Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni.
27 E Simone edificò sopra la sepoltura del padre suo e de' suoi fratelli uno alto edificio, però che si vedesse dalla lunga, di pietra (lavorata e) pulita dinanzi e di dietro.27 Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista, con pietre levigate, dietro e davanti.
28 E ordinovvi sette piramidi (e appuntate) le quali erano l' una contro all' altra; e una ne fece al padre, e una alla madre, e quattro a' fratelli, (e una per sè).28 Poi dispose sette piramidi, l’una di fronte all’altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.
29 E intorno a queste piramidi puose grandi colonne, e sopra le colonne l'arme a perpetuale memoria; e a lato all' arme puose navi intagliate, le quali vedessono li naviganti per mare.29 Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite, che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare.
30 E questo fue il monumento che fece (fare Simone Maccabeo) in Modin, e infino al dì d'oggi si pare.30 Tale è il mausoleo che eresse a Modin e che esiste ancora.
31 Ora avvenne che Trifone, camminando con Antioco re giovane, per tradimento l'uccise.31 Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovane, e lo uccise.
32 E regnò in suo luogo, e incoronossi [re] d' Asia; egli fu uomo che fece grande male in terra.32 Si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell’Asia e procurò grandi rovine al paese.
33 E (intanto) Simone afforzòe le tenute di Giudea, e puosevi fornimenti, e fecevi alte torri,33 Simone intanto completò le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri.
34 E poi elesse Simone ambasciadori, e mandògli allo re Demetrio, che gli piacesse di dovere deliberare la contrada de' suoi debiti; imperciò che quello ch' era istato fatto, si era per lo arbitrio di Trifone.34 Poi Simone scelse alcuni uomini e li inviò al re Demetrio per ottenere esenzioni al paese, perché tutti gli atti di Trifone erano stati delle rapine.
35 Allora Demetrio rispuose queste parole, scritte nella tale lettera mandata :35 Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:
36 Lo re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, e a' più antichi di Giudea, e alla loro gente, salute.36 «Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute!
37 Noi abbiamo ricevuto la corona dell' oro e il collare che ci mandaste, e siamo apparecchiati di fare con voi grande pace, e scrivere alli nostri ufficiali, che vi rimettano (e lascino) quelle cose che noi vi concedemmo.37 Abbiamo ricevuto la corona d’oro e la palma che ci avete inviato e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni;
38 E tutte quelle cose le quali concedemmo a voi, siano ferme; e le fortezze le quali avete edificate, siano vostre.38 quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruito restino di vostra proprietà.
39 E ancora vi perdoniamo la ignoranza e li peccati insino al dì d' oggi; e la corona (dell' oro) la quale ci dovevate dare, rimettiamvi; e se alcuna altra cosa era tributaria in Ierusalem, già non sia più.39 Vi condoniamo le mancanze e le colpe commesse fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva a Gerusalemme, non sia più riscosso.
40 E se per avventura alcuni di voi fossono acconci d'essere coscritti intra i nostri, siano coscritti; e sia intra noi pace.40 Se alcuni di voi sono idonei a essere arruolati nella nostra guardia del corpo, siano iscritti e regni la pace tra noi».
41 E nel CLXX anno (del regno de' Greci) sì fu levato il giogo de' pagani dal popolo d' Israel.41 Nell’anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele
42 E incominciarono a scrivere in tavole e scritte pubbliche, nel primo anno sotto Simone sommo sacerdote, grande duca e principe de' Giudei.42 e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei».
43 In quel tempo (poco istante) Simone venne ad oste a Gaza, e attorniolla colla gente sua, e fece (edifici e) ingegni; e accostossi alla cittade (e combattella), e percosse una delle torri (della cittade), e fecela cadere.43 In quei giorni Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbatté una torre e la conquistò.
44 E quegli che ne uscirono erano (tra gli edificii nella cittade, cioè) in una (fortezza la quale si chiamava) macchina; donde per questo nacque grande paura nella terra.44 I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto.
45 E montarono quegli dentro della cittade sopra le mura, colle donne loro e con gli figliuoli, e colle gonnelle loro stracciate (in segno di paura e di dolore), e gridarono ad alta voce, e domandarono a Simone pace e concordia.45 I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, stracciandosi le vesti, e supplicavano a gran voce, chiedendo a Simone di dare loro la destra,
46 E dissono: non ci trattare secondo le nostre malizie, ma secondo le tue misericordie, (e a te serviremo).46 e dicevano: «Non trattarci secondo le nostre iniquità, ma secondo la tua clemenza».
47 E Simone umiliandosi non li disertò; ma misegli fuori della terra, e purgò le magioni dove erano stati gl' idoli; e allora entrò dentro con laude, benedicendo Dio.47 Simone venne a patti con loro e non combatté oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c’erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento.
48 E gittandone fuori ogni bruttura, sì vi rimise uomini che osservassono la legge; e armò la terra, e fecevi abitazioni.48 Eliminò da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; poi la fortificò e vi costruì un’abitazione per sé.
49 Ora egli era vietato alli paesani di non vendere e di non comperare con quegli della ròcca di Ierusalem, e di non lasciargli passare; donde cominciarono a sostenere grande fame, e molti ne morirono di fame.49 Ora quelli della Cittadella di Gerusalemme, messi nell’impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano molto affamati e una parte di essi moriva di fame.
50 E chiesono mercede a Simone; ed egli si adumiliò a loro; e lasciògli andare, e purgòe la ròcca di contaminazioni.50 Allora supplicarono Simone perché desse loro la destra, e Simone la diede; ma li sloggiò di là e purificò la Cittadella da tutte le contaminazioni.
51 Ed entrovvi dentro a dì XXIII del secondo mese, nel CLXXI anno (del regno de' Greci), con laude e con rami di palma, e con cimbali e con citare, e con canti e inni; imperciò ch' era attritato il grande nimico d'Israel.51 Fecero ingresso in quel luogo il ventitré del secondo mese dell’anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cimbali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele.
52 E ordinòe che ogni anno questi dì si festeggiassono con letizia.52 Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi.
53 E armòe il monte del tempio, il quale era a lato alla ròcca; e abitovvi egli, e quegli ch' erano con lui.53 Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza a Ghezer.
54 E conobbe Simone, che il suo figliuolo Giovanni era uomo forte di guerra; e sì lo fece principe delle virtudi, cioè de' forti combattitori, (e di tutto il popolo); e abitòe a Gazara.