SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Judit 10


font
BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 E dopo che ebbe compiuto di chiamare a Dio, levossi del luogo dove era stata prostrata dinanzi a Dio.1 Factum est autem, cum cessasset clamare ad Dominum, surrexit de loco in quo jacuerat prostrata ad Dominum.
2 E chiamò Abra sua serva; e scendendo nella casa sua, levossi il cilicio, e spogliossi il vestimento vedovale.2 Vocavitque abram suam, et descendens in domum suam, abstulit a se cilicium, et exuit se vestimentis viduitatis suæ,
3 E lavò il corpo suo, e unsesi (con uno unguento odorifero fatto) di mirro ottimo, (e divisesi) e. discriminossi i capelli del suo capo, e puosesi (gli ornamenti e) la mitra sopra il capo, e vestissi dei vestimenti della sua letizia, e puosesi i calzamenti ornati nelli piedi suoi, e puosesi gli ornamenti del braccio diritto, e li gigli e gli ornamenti delle orecchie e gli anelli, e ornossi di tutti gli ornamenti suoi.3 et lavit corpus suum, et unxit se myro optimo, et discriminavit crinem capitis sui, et imposuit mitram super caput suum, et induit se vestimentis jucunditatis suæ, induitque sandalia pedibus suis, assumpsitque dextraliola, et lilia, et inaures, et annulos, et omnibus ornamentis suis ornavit se.
4 Alla quale anco il Signore gli diede uno maraviglioso splendore; e però che tutto questo ornamento non procedea da libidine, ma da virtù, e però il Signore moltiplicò in lei questa bellezza, acciò che negli occhii di tutti apparisse tale, quale simile in bellezza non si potesse trovare,4 Cui etiam Dominus contulit splendorem : quoniam omnis ista compositio non ex libidine, sed ex virtute pendebat : et ideo Dominus hanc in illam pulchritudinem ampliavit, ut incomparabili decore omnium oculis appareret.
5 E diede ad Abra sua ancilla lo vaso del vino e quello dell' olio, e lo ferculo fatto di farina, e lo cibo fatto di erbe, e lo pane e lo cacio; e andossene.5 Imposuit itaque abræ suæ ascoperam vini, et vas olei, et polentam, et palathas, et panes, et caseum, et profecta est.
6 Ed essendo venute alla porta della città, trovorono Ozia e li sacerdoti della città, che aspettavano.6 Cumque venissent ad portam civitatis, invenerunt expectantem Oziam et presbyteros civitatis.
7 Li quali quando l'ebbero veduta, stupefatti molto, si maravigliorono della sua bellezza.7 Qui cum vidissent eam, stupentes mirati sunt nimis pulchritudinem ejus.
8 Non gli dimandando alcuna cosa, la lasciarono passare, dicendo: il Dio de' padri nostri ti dia grazia, e fortifichi tutto il consiglio del cuore tuo con la sua virtù; e Ierusalem riceva gloria sopra di te, e il tuo nome sia nel numero de' santi e de' giusti.8 Nihil tamen interrogantes eam, dimiserunt transire, dicentes : Deus patrum nostrorum det tibi gratiam, et omne consilium tui cordis sua virtute corroboret, ut glorietur super te Jerusalem, et sit nomen tuum in numero sanctorum et justorum.
9 E tutti quelli, che erano ivi, dissero con una voce così sia, così sia.9 Et dixerunt hi qui illic erant omnes una voce : Fiat, fiat.
10 Iudit dunque, pregando il Signore, passò la porta, essa e Abra sua fanciulla.10 Judith vero orans Dominum, transivit per portas, ipsa et abra ejus.
11 E venendo alla discesa del monte circa il far del dì, vènnerogli incontro le guardie degli Assirii, e preserla, dicendo: donde vieni tu? e dove vai?11 Factum est autem cum descenderet montem, circa ortum diei, occurrerunt ei exploratores Assyriorum, et tenuerunt eam, dicentes : Unde venis ? aut quo vadis ?
12 La qual rispose: io son figliuola degli Ebrei; però io son fuggita dalla faccia loro, perchè conosco che debbono esser presi da voi; però che, disprezzandovi, non si hanno voluto rendere, e cercare misericordia nel vostro cospetto.12 Quæ respondit : Filia sum Hebræorum, ideo ego fugi a facie eorum, quoniam futurum agnovi quod dentur vobis in deprædationem, pro eo quod contemnentes vos, noluerunt ultro tradere seipsos ut invenirent misericordiam in conspectu vestro.
13 E per questa cagione io pensai fra me stessa, dicendo: io anderò alla presenza di Oloferne, e significherolli tutti i loro secreti, e dimostrerolli per che modo lui li potrà pigliare, sì che non muora uno uomo del suo esercito.13 Hac de causa cogitavi mecum, dicens : Vadam ad faciem principis Holofernis, ut indicem illi secreta illorum, et ostendam illi quo aditu possit obtinere eos, ita ut non cadat vir unus de exercitu ejus.
14 E quando quelli uomini ebbero udite le parole sue, consideravano la faccia sua, e rimaseno stupefatti gli occhi loro, però che molto si maravigliavano della sua bellezza.14 Et cum audissent viri illi verba ejus, considerabant faciem ejus, et erat in oculis eorum stupor, quoniam pulchritudinem ejus mirabantur nimis.
15 E dissero a lei: tu hai trovato uno consiglio, per lo quale tu hai salvata l'anima tua; di discendere al nostro signore.15 Et dixerunt ad eam : Conservasti animam tuam, eo quod tale reperisti consilium, ut descenderes ad dominum nostrum.
16 Questo vogliamo che tu sappi, che quando tu sarai nel cospetto suo, egli ti farà del bene, e sara?gli gratissima nel suo cuore. E detto questo, menoronla al padiglione di Oloferne, annunciandogli di questa donna.16 Hoc autem scias, quoniam cum steteris in conspectu ejus, bene tibi faciet, et eris gratissima in corde ejus. Duxeruntque illam ad tabernaculum Holofernis, annuntiantes eam.
17 Ed essendo entrata nel cospetto suo, sùbito Oloferne rimase preso negli occhi suoi.17 Cumque intrasset ante faciem ejus, statim captus est in suis oculis Holofernes.
18 E li suoi satelliti dissero a lui: chi è quello che disprezza il popolo degli Ebrei, i quali hanno così belle donne, che meritamente noi non dobbiamo combattere contro a loro?18 Dixeruntque ad eum satellites ejus : Quis contemnat populum Hebræorum, qui tam decoras mulieres habent, ut non pro his merito pugnare contra eos debeamus ?
19 E Iudit guardando vidde Oloferne che sedea dentro uno padiglione sottilissimo che copria il letto, il quale era di rosato, d' oro, smeraldo e pietre preziose.19 Videns itaque Judith Holofernem sedentem in conopeo, quod erat ex purpura, et auro, et smaragdo, et lapidibus pretiosis intextum,
20 E guardando nella faccia di Oloferne, adorollo chinata sopra la terra. E levorla i servi di Oloferne, di comandamento del suo signore.20 et cum in faciem ejus intendisset, adoravit eum, prosternens se super terram. Et elevaverunt eam servi Holofernis, jubente domino suo.