Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi - 1 Corinthians 7


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LXXBIBBIA VOLGARE
1 Περὶ δὲ ὧν ἐγράψατε, καλὸν ἀνθρώπῳ γυναικὸς μὴ ἅπτεσθαι·1 Di quelle cose che voi mandaste dicendo nelle vostre lettere, che buona cosa è all' uomo di non toccare la femina;
2 διὰ δὲ τὰς πορνείας ἕκαστος τὴν ἑαυτοῦ γυναῖκα ἐχέτω καὶ ἑκάστη τὸν ἴδιον ἄνδρα ἐχέτω.2 (io vi rispondo :) per vietar la fornicazione ciascuno abbia la sua mogliera, e ciascuna feminal abbia il suo marito.
3 τῇ γυναικὶ ὁ ἀνὴρ τὴν ὀφειλὴν ἀποδιδότω, ὁμοίως δὲ καὶ ἡ γυνὴ τῷ ἀνδρί.3 E il marito renderà il debito alla mogliera; e simigliantemente la mogliera al marito.
4 ἡ γυνὴ τοῦ ἰδίου σώματος οὐκ ἐξουσιάζει ἀλλ’ ὁ ἀνήρ, ὁμοίως δὲ καὶ ὁ ἀνὴρ τοῦ ἰδίου σώματος οὐκ ἐξουσιάζει ἀλλ’ ἡ γυνή.4 La femina non ha signorìa del suo corpo, anzi è nella podestà del marito; simigliantemente il marito non ha siguoria del suo corpo, anzi è in podestà della mogliera.
5 μὴ ἀποστερεῖτε ἀλλήλους, εἰ μήτι ἂν ἐκ συμφώνου πρὸς καιρόν, ἵνα σχολάσητε τῇ προσευχῇ καὶ πάλιν ἐπὶ τὸ αὐτὸ ἦτε, ἵνα μὴ πειράζῃ ὑμᾶς ὁ σατανᾶς διὰ τὴν ἀκρασίαν ὑμῶν.5 Non vi frodate insieme (e non toglia l' uno della volontà dell' altro), se non per consentimento (l'uno dell' altro) a tempo, se voleste cessar da quello per soprastare all' orazione, e poi tornare a quello medesimo, perchè satana non vi tenti (di far peggio, e questo dico) per la vostra incontinenza (che non vi potete soffrire).
6 τοῦτο δὲ λέγω κατὰ συγγνώμην οὐ κατ’ ἐπιταγήν.6 E tutto quello che dico, nol dico per comandamento, ma secondo che dando licenza.
7 θέλω δὲ πάντας ἀνθρώπους εἶναι ὡς καὶ ἐμαυτόν· ἀλλ’ ἕκαστος ἴδιον ἔχει χάρισμα ἐκ θεοῦ, ὁ μὲν οὕτως, ὁ δὲ οὕτως.7 Chè io vorrei (per mia voglia) che tutti li uomini fossero secondo che son io; ma ciascuno ha proprio dono da Dio; chi in una guisa, chi in un' altra.
8 Λέγω δὲ τοῖς ἀγάμοις καὶ ταῖς χήραις, καλὸν αὐτοῖς ἐὰν μείνωσιν ὡς κἀγώ·8 Ma io dico alle vedove, e all' altre che non son ancora maritate, che buono sarà per loro, s'elle si stanno come son io.
9 εἰ δὲ οὐκ ἐγκρατεύονται, γαμησάτωσαν, κρεῖττον γάρ ἐστιν γαμῆσαι ἢ πυροῦσθαι.9 E se non si possono contenere, maritinsi che meglio è pigliare marito, che ardere.
10 Τοῖς δὲ γεγαμηκόσιν παραγγέλλω, οὐκ ἐγὼ ἀλλ’ ὁ κύριος, γυναῖκα ἀπὸ ἀνδρὸς μὴ χωρισθῆναι,10 Ma a coloro che son (costretti e) congiunti per matrimonio sì comando, non io, ma il Signore, che la moglie non si parti dal marito.
11 – ἐὰν δὲ καὶ χωρισθῇ, μενέτω ἄγαμος ἢ τῷ ἀνδρὶ καταλλαγήτω, – καὶ ἄνδρα γυναῖκα μὴ ἀφιέναι.11 E s'ella si parte, dico che (dimorando castamente,) non si mariti, ovver ella si racconci col suo marito; ed egli non abbandoni la mogliere.
12 Τοῖς δὲ λοιποῖς λέγω ἐγὼ οὐχ ὁ κύριος· εἴ τις ἀδελφὸς γυναῖκα ἔχει ἄπιστον καὶ αὕτη συνευδοκεῖ οἰκεῖν μετ’ αὐτοῦ, μὴ ἀφιέτω αὐτήν·12 E in tutte l'altre cose favello io, non il Signore: se alcuno delli fratelli (cristiani) ha mogliere che non (sia cristiana e) fedele, e quella consente di volere dimorare con quello, egli non (la lasci però e non) l'abbandoni.
13 καὶ γυνὴ εἴ τις ἔχει ἄνδρα ἄπιστον καὶ οὗτος συνευδοκεῖ οἰκεῖν μετ’ αὐτῆς, μὴ ἀφιέτω τὸν ἄνδρα.13 E se alcuna femina ha il suo marito che non sia fedele (nè fatto cristiano), e quello vuole dimorare con lei, non abbandoni quella tale il suo marito (che non sia fedele nè fatto cristiano).
14 ἡγίασται γὰρ ὁ ἀνὴρ ὁ ἄπιστος ἐν τῇ γυναικὶ καὶ ἡγίασται ἡ γυνὴ ἡ ἄπιστος ἐν τῷ ἀδελφῷ· ἐπεὶ ἄρα τὰ τέκνα ὑμῶν ἀκάθαρτά ἐστιν, νῦν δὲ ἅγιά ἐστιν.14 Ancora il marito infedele per la mogliere fedele è diventato santo; e ancora la mogliere infedele si è santificata per il marito fedele; in tai guisa gli vostri figliuoli sarebbono immondi (e non netti), ma così son santi (e netti).
15 εἰ δὲ ὁ ἄπιστος χωρίζεται, χωριζέσθω· οὐ δεδούλωται ὁ ἀδελφὸς ἢ ἡ ἀδελφὴ ἐν τοῖς τοιούτοις· ἐν δὲ εἰρήνῃ κέκληκεν ὑμᾶς ὁ θεός.15 Ma se l' infedele (e quelli che non crede) si parte, partisi; non è soggetto il fratello alla servitute, nè la sorella fedele non è sottoposta a quel medesimo; ma Dio chiamò noi in pace.
16 τί γὰρ οἶδας, γύναι, εἰ τὸν ἄνδρα σώσεις; ἢ τί οἶδας, ἄνερ, εἰ τὴν γυναῖκα σώσεις;16 Onde sai tu, femina, se tu farai salvo il tuo marito? e tu, uomo, come sai tu, che facci la tua mogliere salva?
17 Εἰ μὴ ἑκάστῳ ὡς ἐμέρισεν ὁ κύριος, ἕκαστον ὡς κέκληκεν ὁ θεός, οὕτως περιπατείτω. καὶ οὕτως ἐν ταῖς ἐκκλησίαις πάσαις διατάσσομαι.17 Se non secondo che Dio Signore divise, e secondo che li chiama, ciascuno così vada, e secondo ch' io ammaestro in tutte le Chiese (e in ogni luogo).
18 περιτετμημένος τις ἐκλήθη, μὴ ἐπισπάσθω· ἐν ἀκροβυστίᾳ κέκληταί τις, μὴ περιτεμνέσθω.18 E così se alcuno circonciso è chiamato alla fede, non si dia briga di voler non esser circonciso. Alcuno è chiamato non circonciso? non si circoncida.
19 ἡ περιτομὴ οὐδέν ἐστιν καὶ ἡ ἀκροβυστία οὐδέν ἐστιν, ἀλλὰ τήρησις ἐντολῶν θεοῦ.19 Imperò che la circoncisione è nulla, e il prepuzio è nulla; ma egli è il servamento de' comandamenti di Dio.
20 ἕκαστος ἐν τῇ κλήσει ᾗ ἐκλήθη, ἐν ταύτῃ μενέτω.20 E ciascuno che è chiamato, così stia appo Dio.
21 δοῦλος ἐκλήθης, μή σοι μελέτω· ἀλλ’ εἰ καὶ δύνασαι ἐλεύθερος γενέσθαι, μᾶλλον χρῆσαι.21 Se sei chiamato, essendo tu servo altrui, non ti dare briga; ma se puoi diventare libero, (siane lieto e) maggiormente l' usa.
22 ὁ γὰρ ἐν κυρίῳ κληθεὶς δοῦλος ἀπελεύθερος κυρίου ἐστίν, ὁμοίως ὁ ἐλεύθερος κληθεὶς δοῦλός ἐστιν Χριστοῦ.22 Chè quello ch' è chiamato servo in Dio, sì è libero e franco nel Signore; simigliantemente colui ch' è chiamato essendo lui franco, sì è servo di Cristo.
23 τιμῆς ἠγοράσθητε· μὴ γίνεσθε δοῦλοι ἀνθρώπων.23 Voi siete ricomperati di buono prezzo; non siate più servi delli uomini.
24 ἕκαστος ἐν ᾧ ἐκλήθη, ἀδελφοί, ἐν τούτῳ μενέτω παρὰ θεῷ.24 E così ciascuno fratello, in quello ch' egli è chiamato, in quello permanga appo Dio.
25 Περὶ δὲ τῶν παρθένων ἐπιταγὴν κυρίου οὐκ ἔχω, γνώμην δὲ δίδωμι ὡς ἠλεημένος ὑπὸ κυρίου πιστὸς εἶναι.25 Ma delle vergini non ho comandamento dal Signore; ma io vi dò consiglio, secondo che (l'uomo che) abbo trovata misericordia dal Signore, perchè io sia fedele.
26 Νομίζω οὖν τοῦτο καλὸν ὑπάρχειν διὰ τὴν ἐνεστῶσαν ἀνάγκην, ὅτι καλὸν ἀνθρώπῳ τὸ οὕτως εἶναι.26 Adunque pensomi che questo sia buona cosa a fare, per la necessità che sì soprasta; e buona cosa è all' uomo di stare così (cioè vergine).
27 δέδεσαι γυναικί, μὴ ζήτει λύσιν· λέλυσαι ἀπὸ γυναικός, μὴ ζήτει γυναῖκα.27 Ma se tu sei legato di mogliere, non addomandare scioglimento. E se tu sei sciolto della mogliere, non addomandare più mogliere.
28 ἐὰν δὲ καὶ γαμήσῃς, οὐχ ἥμαρτες, καὶ ἐὰν γήμῃ ἡ παρθένος, οὐχ ἥμαρτεν· θλῖψιν δὲ τῇ σαρκὶ ἕξουσιν οἱ τοιοῦτοι, ἐγὼ δὲ ὑμῶν φείδομαι.28 E se pur pigli mogliere, non pecchi; e se la vergine si marita, non pecca; ma tribulazione della carne averanno queste cotali persone. E io perdono a voi.
29 Τοῦτο δέ φημι, ἀδελφοί, ὁ καιρὸς συνεσταλμένος ἐστίν· τὸ λοιπόν, ἵνα καὶ οἱ ἔχοντες γυναῖκας ὡς μὴ ἔχοντες ὦσιν29 Ma questo vi dico, fratelli, che il tempo si è picciolo rimaso; e quelli che hanno le mogliere, sieno sì come non avessero;
30 καὶ οἱ κλαίοντες ὡς μὴ κλαίοντες καὶ οἱ χαίροντες ὡς μὴ χαίροντες καὶ οἱ ἀγοράζοντες ὡς μὴ κατέχοντες,30 e quelli che piangono, sì come non piangessono; e quelli che si allegrano, sì come non si allegrassero; e quelli che comprano, (tengano) sì come non possedessero;
31 καὶ οἱ χρώμενοι τὸν κόσμον ὡς μὴ καταχρώμενοι· παράγει γὰρ τὸ σχῆμα τοῦ κόσμου τούτου.31 e quelli che usano questo mondo, sì come non l'usassero; chè la figura di questo mondo sì passa (ed è vana).
32 Θέλω δὲ ὑμᾶς ἀμερίμνους εἶναι. ὁ ἄγαμος μεριμνᾷ τὰ τοῦ κυρίου, πῶς ἀρέσῃ τῷ κυρίῳ·32 Voglio che voi siate senza sollecitudine; quelli ch' è senza mogliere, sia sollecito di quelle cose che son di Dio, e come egli piaccia a Dio.
33 ὁ δὲ γαμήσας μεριμνᾷ τὰ τοῦ κόσμου, πῶς ἀρέσῃ τῇ γυναικί,33 Ma quelli ch' è colla mogliere, sì è sollecito di quelle cose che son del mondo, e come egli piaccia alla mogliere; e così è partito.
34 καὶ μεμέρισται. καὶ ἡ γυνὴ ἡ ἄγαμος καὶ ἡ παρθένος μεριμνᾷ τὰ τοῦ κυρίου, ἵνα ᾖ ἁγία καὶ τῷ σώματι καὶ τῷ πνεύματι· ἡ δὲ γαμήσασα μεριμνᾷ τὰ τοῦ κόσμου, πῶς ἀρέσῃ τῷ ἀνδρί.34 E la femina vergine, che non è maritata, si pensa delle cose di Dio, perchè ella sia santa del corpo e del spirito. Ma quella ch' è maritata, sì pensa di quelle cose che son del mondo, e come ella piaccia al marito.
35 τοῦτο δὲ πρὸς τὸ ὑμῶν αὐτῶν σύμφορον λέγω, οὐχ ἵνα βρόχον ὑμῖν ἐπιβάλω ἀλλὰ πρὸς τὸ εὔσχημον καὶ εὐπάρεδρον τῷ κυρίῳ ἀπερισπάστως.35 Certo questo dico a vostra utilità, non perchè io voglia a voi mettere laccio, ma perchè vorrei che voi perveniste a quelle cose che son oneste, e a quelle che vi dànno facoltà (e agevolezza) di pregare Dio senza impedimento.
36 Εἰ δέ τις ἀσχημονεῖν ἐπὶ τὴν παρθένον αὐτοῦ νομίζει, ἐὰν ᾖ ὑπέρακμος καὶ οὕτως ὀφείλει γίνεσθαι, ὃ θέλει ποιείτω, οὐχ ἁμαρτάνει, γαμείτωσαν.36 Ma se alcuno pensa che li sia vituperio (e che non paia bene al suo fatto) che la sua vergine sia troppo cresciuta (stando egli in casa perchè non è maritata), maritila quel tale, s' egli vede che così gli convenga di fare; chè egli non pecca, se la marita.
37 ὃς δὲ ἕστηκεν ἐν τῇ καρδίᾳ αὐτοῦ ἑδραῖος μὴ ἔχων ἀνάγκην, ἐξουσίαν δὲ ἔχει περὶ τοῦ ἰδίου θελήματος καὶ τοῦτο κέκρικεν ἐν τῇ ἰδίᾳ καρδίᾳ, τηρεῖν τὴν ἑαυτοῦ παρθένον, καλῶς ποιήσει.37 Ma quelli che ordina nel suo cuore di stare fermo, non avendo alcuno constringimento, e avendo signoria della sua volontà, e ordina nel suo cuore di tenere per vergine la figliuola, ben fa.
38 ὥστε καὶ ὁ γαμίζων τὴν ἑαυτοῦ παρθένον καλῶς ποιεῖ καὶ ὁ μὴ γαμίζων κρεῖσσον ποιήσει.38 Adunque quelli che marita la sua figliuola ben fa; e quelli che la tiene per vergine (a servire a Dio) fa meglio.
39 Γυνὴ δέδεται ἐφ’ ὅσον χρόνον ζῇ ὁ ἀνὴρ αὐτῆς· ἐὰν δὲ κοιμηθῇ ὁ ἀνήρ, ἐλευθέρα ἐστὶν ᾧ θέλει γαμηθῆναι, μόνον ἐν κυρίῳ.39 La femina è (costretta e) legata alla legge quanto tempo il suo marito vive; ma se muore il suo marito, sì è liberata (da quello legame); e poi a cui ella vuole sì si mariti, ma solamente nel Signore.
40 μακαριωτέρα δέ ἐστιν ἐὰν οὕτως μείνῃ, κατὰ τὴν ἐμὴν γνώμην· δοκῶ δὲ κἀγὼ πνεῦμα θεοῦ ἔχειν.40 Ma più sarà beata, s' ella si starà così (senza marito) secondo il mio consiglio; che io mi penso d'avere (e ch' io abbo) Spirito di Dio.