Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Apocalisse 14


font
DIODATILA SACRA BIBBIA
1 POI vidi, ed ecco l’Agnello, che stava in piè in sul monte di Sion; e con lui erano cenquarantaquattromila persone, che aveano il suo nome, e il nome di suo Padre, scritto in su le lor fronti.1 Poi guardai ed ecco l'Agnello stava sul monte Sion circondato da centoquarantaquattromila che portavano scritto sulla loro fronte il nome di lui e il nome del Padre suo.
2 Ed io udii una voce dal cielo, a guisa d’un suono di molte acque, ed a guisa d’un rumore di gran tuono; e la voce che io udii era come di ceteratori, che sonavano in su le lor cetere.2 Udii una voce dal cielo, simile al fragore di acque copiose e al rimbombo di un tuono possente; mi pareva di udire come il suono di arpisti che arpeggiavano sulle loro arpe.
3 E cantavano un cantico nuovo, davanti al trono, e davanti a’ quattro animali, e davanti a’ vecchi; e niuno poteva imparare il cantico, se non quei cenquarantaquattromila, i quali sono stati comperati dalla terra.3 Cantavano, davanti al trono e ai quattro Viventi e ai Seniori, come un cantico nuovo, che nessuno poteva comprendere se non i centoquarantaquattromila, quelli cioè che sono stati riscattati dalla terra.
4 Costoro son quelli che non si sono contaminati con donne; perciocchè son vergini; costoro son quelli che seguono l’Agnello, dovunque egli va; costoro sono stati da Gesù comperati d’infra gli uomini, per esser primizie a Dio, ed all’Agnello.4 Questi sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono, infatti, vergini. Costoro sono quelli che seguono l'Agnello dovunque egli va. Essi sono stati riscattati dagli uomini quali primizia per Dio e per l'Agnello.
5 E nella bocca loro non è stata trovata menzogna; poichè sono irreprensibili davanti al trono di Dio5 Nella loro bocca non s'è trovata menzogna: sono integri.
6 POI vidi un altro angelo volante per lo mezzo del cielo, avendo l’evangelo eterno, per evangelizzare agli abitanti della terra, e ad ogni nazione, e tribù, e lingua, e popolo, dicendo con gran voce:6 Poi vidi un altro angelo che, volando nel mezzo del cielo, recava un vangelo eterno per annunciarlo agli abitanti della terra: ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo.
7 Temete Iddio, e dategli gloria; perciocchè l’ora del suo giudicio è venuta; e adorate colui che ha fatto il cielo, e la terra, e il mare, e le fonti delle acque.7 Diceva a gran voce: "Temete Dio e dategli gloria, poiché giunta è l'ora del suo giudizio. Adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti d'acqua".
8 Poi seguì un altro angelo, dicendo: Caduta, caduta, è Babilonia, la gran città; perciocchè ella ha dato a bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione.8 Quindi un altro angelo seguì dicendo: "E' caduta, è caduta Babilonia, la grande, quella che con il vino dell'ardore della sua prostituzione ha abbeverato tutte le genti".
9 E dopo quelli, seguitò un terzo angelo, dicendo con gran voce: Se alcuno adora la bestia, e la sua immagine, e prende il suo carattere in su la sua fronte, o in su la sua mano;9 Ancora un altro angelo, un terzo, seguì a loro, dicendo a gran voce: "Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e accetta il marchio sulla sua fronte o sulla mano,
10 anch’egli berrà del vino dell’ira di Dio, mesciuto tutto puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco, e zolfo, nel cospetto de’ santi angeli, e dell’Agnello.10 berrà egli il vino del furore di Dio, che puro sta versato nel calice della sua ira e fuoco e zolfo saranno il suo tormento davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello. Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli.
11 E il fumo del tormento loro salirà ne’ secoli de’ secoli; e non avranno requie, nè giorno, nè notte, coloro che adoran la bestia, e la sua immagine, e chiunque prende il marchio del suo nome.11 Giorno e notte non avranno riposo quanti adorano la bestia e la sua immagine e chiunque riceve il marchio del suo nome".
12 Qui è la pazienza de’ santi; qui son coloro che osservano i comandamenti di Dio, e la fede di Gesù12 Sta qui la pazienza dei santi, che conservano i divini precetti e la fede di Gesù.
13 Poi io udii dal cielo una voce che mi diceva: Scrivi: Beati i morti, che per l’innanzi muoiono nel Signore; sì certo, dice lo Spirito; acciocchè si riposino delle lor fatiche; e le loro opere li seguitano.13 Quindi udii una voce dal cielo che diceva: "Scrivi: Beati i morti che muoiono nel Signore, sin da ora. Sì, dice lo Spirito, poiché si riposeranno dalle loro fatiche; li accompagnano, infatti, le opere loro".
14 ED io vidi, ed ecco una nuvola bianca, e in su la nuvola era a sedere uno, simile a un figliuol d’uomo, il quale avea in sul capo una corona d’oro, e nella mano una falce tagliente.14 Poi guardai ed ecco una nuvola bianca, e sopra la nuvola uno stava seduto, simile a figlio d'uomo, con in capo una corona d'oro e una spada affilata nella mano.
15 Ed un altro angelo uscì fuor del tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva in su la nuvola: Metti dentro la tua falce, e mieti; perciocchè l’ora del mietere è venuta; poichè la ricolta della terra è secca.15 Dal tempio uscì un altro angelo che gridò a gran voce a colui che stava sulla nuvola: "Getta la tua falce e mieti, ché giunto è il tempo di mietere; disseccata è la messe della terra".
16 E colui che sedeva in su la nuvola mise la sua falce nella terra, e la terra fu mietuta.16 Allora colui che stava sulla nuvola gettò la falce sulla terra e fu mietuta la terra.
17 Ed un altro angelo uscì del tempio, che è nel cielo, avendo anch’egli un pennato tagliente.17 Un altro angelo uscì dal tempio celeste; anch'egli aveva nella mano una falce affilata.
18 Ed un altro angelo uscì fuor dell’altare, il quale avea podestà sopra il fuoco; e gridò con gran grido a quello che avea il pennato tagliente, dicendo: Metti dentro il tuo pennato tagliente, e vendemmia i grappoli della vigna della terra; poichè le sue uve sono mature.18 E un altro angelo, quello che ha potere sul fuoco, uscì dalla parte dell'altare e gridò a gran voce a colui che aveva la falce affilata: "Getta la tua falce affilata e taglia i grappoli della vigna della terra, giacché mature sono ormai le sue uve".
19 E l’angelo mise il suo pennato nella terra, e vendemmiò la vigna della terra, e gettò le uve nel gran tino dell’ira di Dio.19 Allora l'angelo gettò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra, gettandone l'uva nel grande tino del furore di Dio.
20 E il tino fu calcato fuori della città; e del tino uscì sangue, che giungeva sino a’ freni de’ cavalli, per mille seicento stadi20 Il tino fu pigiato fuori della città e ne uscì sangue che salì fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi.