Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 2


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Se dunque vi è alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie,1 Se adunque alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto della carità, se alcuna comunione di spirito, se viscere di compassione:
2 rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; essendo d’un animo, sentendo una stessa cosa;2 Rendete compiuto il mio gaudio con essere concordi, con avere la stessa carità, una sola anima, uno stesso sentimento:
3 non facendo nulla per contenzione, o vanagloria; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stesso.3 Nulla (fate) per picca, o per vanagloria; ma per umiltà l'uno creda l'altro a se superiore:
4 Non riguardate ciascuno al suo proprio, ma ciascuno riguardi eziandio all’altrui.4 Ognuno faccia attenzione non a quello, che torni bene per lui, ma aquello, che torni bene per gli altri.
5 Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora è stato in Cristo Gesù.5 Si abbiano tra di voi gli stessi sentimenti, che (furono) in Cristo Gesù:
6 Il quale, essendo in forma di Dio, non reputò rapina l’essere uguale a Dio.6 Il quale essendo nella forma di Dio, non credette, che fosse una rapina quel suo essere uguale a Dio:
7 E pure annichilò sè stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini;7 Ma annichilò se stesso presa la forma di servo, fatto simile agli uomini, e per condizione riconosciuto per uomo.
8 e trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce.8 Umiliò se stesso fatto ubbidiente sino alla morte, e morte di croce.
9 Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nome;9 Per la qual cosa Dio pur lo esaltò, e gli donò un nome sopra qualunque nome:
10 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterranee;10 Onde nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio in cielo, in terra, e nell'inferno;
11 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre11 E ogni lingua confessi, che il Signore Gesù Cristo o nella gloria di Dio Padre.
12 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore.12 Laonde dilettissimi miei, (siccome sempre siete stati ubbidienti) non solo, come quando io era presente, ma molto più adesso nella mia assenza, con timore, e tremore operate la vostra salute.
13 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito13 Imperocché Dio è, che opera in voi e il volere, e il fare secondo la buona volontà.
14 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni;14 Tutto fate senza mormorazioni, e dispute:
15 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella la parola della vita;15 Affinchè siate irreprensibili, e sinceri figliuoli di Dio, scevri di colpa in mezzo ad una nazione prava, e perversa: tra di cui risplendete, come lumininari del mondo,
16 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch’io non son corso in vano, nè in vano ho faticato.16 Portanti la parola di vita per gloria mia nel giorno di Cristo, perché non ho corso in vano, e non ho lavorato in vano.
17 E se pure anche sono, a guisa d’offerta da spandere, sparso sopra l’ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioisco, e ne congioisco con tutti voi.17 Ma e quando io sia offerto in libagione sopra il sagrifizio, e l'ostia della vostra fede, io ne godo, e me ne congratulo con tutti voi.
18 Gioitene parimente voi, e congioitene meco.18 E voi di questo stesso godetene, e congratulatevene meco.
19 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto Timoteo, acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato.19 Spero nel Signore Gesù di mandare speditamente da voi Timoteo: affine che io pure stia di buon animo, informato che io sia delle cose vostre.
20 Perciocchè io non ho alcuno d’animo pari a lui, il quale sinceramente abbia cura de’ fatti vostri.20 Imperocché non ho nessuno così unanime, che con sincera affezione si affanni per voi.
21 Poichè tutti cercano il lor proprio, non ciò che è di Cristo Gesù.21 Imperocché tutti pensano alle cose loro, non a quelle di Gesù Cristo.
22 Ma voi conoscete la prova d’esso; come egli ha servito meco nell’evangelo, nella maniera che un figliuolo serve al padre.22 Or è a voi noto il saggio, che egli sia dato di se, mentre, come un figliuolo col padre, ha servito con me al vangelo.
23 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei.23 Lui adunque spero di mandare da voi subito, che avrò veduto lo stato delle cose mie.
24 Or io ho fidanza nel Signore ch’io ancora tosto verrò.24 Confido poi nel Signore, che verrò io pure speditamente da voi.
25 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d’opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de’ miei bisogni.25 Ma ho creduto necessario di mandarvi Epafrodito fratello, e cooperatore, e della stessa milizia con me, e vostro Apostolo, ed il quale ha sovvenuto alle mie necessità:
26 Perciocchè egli desiderava molto vedervi tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch’egli era stato infermo.26 Conciossiachè bramava ardentemente di riveder tutti voi: ed era afflitto, perché si fosse saputo da voi, come egli era stato malato.
27 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia.27 Imperocché veramente è stato malato fino a morte: ma Dio ha avuto compassione di lui; né solamente di lui, ma anche di me, affinchè non avessi dolore sopra dolore.
28 Perciò vie più diligentemente l’ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch’io stesso sia men contristato.28 Lo ho adunque mandato più speditamente affinchè vedutolo, di nuovo vi rallegriate, e io sia fuori di pena.
29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istima.29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, e tenete in onore tali persone:
30 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l’opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso me30 Conciossiachè per servigio di Cristo si è avvicinato sino alla morte, facendo getto della propria vita per supplire al difetto degli ufficj vostri verso di me.